sabato 3 maggio 2014

Squallido fallimento.

Completamente incapaci di relazionarci in qualsivoglia maniera nella vita quotidiana. Così ci siamo ridotti, ma non ne sembriamo minimamente preoccupati, anzi del fatto di essere scesi a livelli abissalmente subumani, non ce ne potrebbe importare di meno, tanto ci possiamo masturbare allegramente con i cosiddetti "social network" e le relative, numerosissime amicizie virtuali, di nome e di fatto e perciò stesso per nulla impegnative e rischiose, tutto nella norma, tanto basta riempirsi la bocca di parole come comunicazione, amicizia, amore e compagnia bella, dotandoci dei gingillini tecnologici più svariati, con i quali ci balocchiamo ostentatamente, onanisticamente, finendo immancabilmente con l'alienarci del tutto dal contesto ambientale, ma cosa vuoi che importi. Quando va bene, una conoscenza fra esseri in carne ed ossa (parlare di amicizia è decisamente eufemistico!), si esaurisce mediamente nell'arco di un semestre (ad essere molto "fortunati"!), la 'persona' (?) che fino a un attimo prima si comportava da grande amico nei tuoi confronti, improvvisamente, senza alcuna apparente ragione, non ti si fila più nemmeno a puntargli una pistola alla tempia, ma è tutto normale, non preoccupiamoci, questi omuncoli sembrano proprio fabbricati con lo stampino, inutile anche solo ipotizzare una rinascita del nostro supposto 'bel paese', con una tale (dis)umanità generalizzata, se siamo anime morte, il contesto non può non risentirne, ma allora dovremmo prendercela innanzitutto con noi stessi, se la situazione generale, continuerà inevitabilmente, allegramente, ad andare sempre più a rotoli (altro che 5 piani di morbidezza!). Tutto ciò lo sappiamo benissimo, ma ipocritamente adottiamo la politica dello struzzo, come da consuetudine. E' vero, dovrei esserci abituato, dovrei essere ormai corazzato, vaccinato a tutto ciò, stante la frequenza con cui accade, tanto non puoi cambiare lo stato delle cose, ma è difficile, non ci riesco proprio e ricado regolarmente nelle mie autolesionistiche paturnie, pur sforzandomi di prenderla con ironia, cercando di pensare che, pur nella mia disastrata situazione personale, sembrerebbe almeno essersi aperto, salvo smentite future, un piccolo spiraglio per uscire, almeno in parte, dalle mie difficoltà economiche, la qual cosa, di questi tempi, non è poco, per cui, forza e coraggio, tiriamo pure avanti, se non posso rivoluzionare il contesto, spero almeno di rivoluzionare un pochettino la mia squinternata esistenza, anche se la sensazione di vuoto interiore rimane cosmica, ma non è così soltanto per me, augurandomi almeno che il clima meteorologico freddo e uggiosissimo di questi giorni, che sembra fatto apposta per spingerti ancor di più nella depressione più tetra, ceda finalmente il posto, in maniera più stabile, a giornate più serene e soleggiate, col maltempo decisamente ridotto a livelli fisiologici, almeno quello ce lo si conceda, che diamine, ma dov'è finito il clima mediterraneo? Me lo sono sognato? E' un effetto delle striscie chimiche prodotte dagli apprendisti stregoni che solcano il cielo giornalmente, imperterriti e indisturbati (tanto alcuno di noi omuncoli dell'evo moderno iper-tecnologico, osa più volgere verso l'alto il cranio, per osservare il cielo, per quel che serve, dico bene no?). Ah, il "Bel Paese"! Terra dei cachi, veramente! Possibile che non ci sia alternativa alcuna a questo squallido fallimento? Non faccio altro che domandarmelo sterilmente, stupido idiota! Il che è bello ed istruttivo. Continuiamo a meritarcelo questo brutto mondo, mi raccomando! Il che è brutto e distruttivo! / Questo è il mondo delle mille possibilità negate!