venerdì 11 aprile 2014

Chiedo scusa!

Scusatemi, ma non posso proprio fare a meno di sottoporre alla vostra attenzione, questa mia futile considerazione. Periodicamente mi ritrovo a dover constatare che non ci sono più i mascalzoni di una volta. Pensando al giovane maniaco palpeggiatore, molestatore di donzelle inermi, che ha imperversato qualche tempo fa qui a Bologna, catturato all'estero e rispedito al mittente, il quale, dopo aver negato inizialmente l'evidenza, una volta messo alle strette, ha chiesto scusa alle sue vittime, pensando al falso prete (in realtà un ex-oste con precedenti penali, che risponde al cognome di Senatore, guarda caso, nomen omen) che, sempre qui in città, dopo aver fondato, tempo addietro, un'opera pia posticcia (ordinando pure altri sacerdoti), ottenendone in cambio elargizioni di denaro, spacciandosi in altre occasioni anche per un militare (dando prova, in questo come in altri frangenti, anche di un rimarchevole camaleontismo, degno di uno zelig di alleniana memoria), minacciando le sue vittime, ne ha combinate più di Carlo in Francia, insomma, una volta sbattuto in galera, eccolo chiedere, anche lui, improvvisamente tremebondo, scusa per le sue innumerevoli malefatte (ancora!), dopo averne veramente fatte di cotte e di crude, lo ribadisco! Ma, scusate tanto, ci stiamo prendendo in giro? Mi sembra che, almeno una volta, i farabutti, quando venivano colti in flagrante, avessero più dignità ed espiassero la loro pena, risparmiandoci queste ridicole sceneggiate, o scusatemi tanto, me lo sono sognato? Non importa di quali nefandezze tu ti sia macchiato, che sia un furto di arance, un banalissimo scippo o una strage terroristico-mafiosa, tanto basta chiedere scusa al mondo intero e la tua coscienza è a posto, comunque, no? Ma, scusatemi ancora, scherziamo? Picchiamo i nostri familiari e poi, magari, ce ne scusiamo? Pratichiamo molestie psicologiche ai nostri colleghi di lavoro, tanto basta eventualmente scusarsene! Ci facciamo dispetti reciproci come condomini, poi chiediamo venia! Ci facciamo le scarpe gli uni con gli altri quotidianamente, ma chiediamoci scusa e la pace è fatta! Perdonatemi, vi chiedo umilmente scusa, per questi esempi banalissimi, ma quante volte ci troviamo a dover pronunciare questa frase, nell'arco di una giornata, azzerandone il senso? Chiedere scusa è diventato il tormentone quotidiano dell'evo moderno, quasi una moda. Prendiamoci reciprocamente per i fondelli, chiedendo continuamente scusa per questo, per quello e per quell'altro ancora, tanto nessuno ci crede! Chiedo scusa per aver scritto queste cretinate! Vogliate sentitamente scusarmi di essermi continuamente scusato, in questo frangente! Scusiamoci così, senza pudor (che delirio! Qual paranoia!), scusate il disturbo! Chiedo umilissimamente, fantozzianamente scusa! Non ho scusanti per il mio comportamento! Scusassimo! Scusassimissimevolmente scusiamoci! Mi scusassero scusabilmente!

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