...SOPRATTUTTO, SE AVETE, COME ME, WINDOWS 7! Affrettatevi a disattivarlo, altrimenti vi potrebbe succedere che vi mandi in automatico un falso aggiornamento per il sistema operativo che vi paralizza il computer! Questo è quello che mi è capitato 2 giorni fa e per fortuna che dispongo di un altro computer, quello dal quale sto scrivendo in questo momento, altrimenti sai che bel pasticcio! Probabilmente, per sperare di riattivare l'altro, dovrò effettuare un ripristino completo della configurazione di sistema, cercando di riportare quel computer alle impostazioni iniziali e per bene che vada, sarà una bella rottura di scatole! Salvo smentite, WINDOWS UPDATE si è rivelato sempre più una trappola pericolosissima, ma non me ne meraviglio affatto, dalla Microsoft, così come dai suoi concorrenti peraltro, mi aspetto veramente di tutto e di più! Per giunta, anche il browser Google Chrome, mi si sta rivelando parecchio falloso, al momento sono dovuto passare a Firefox Quantum, per poter proseguire la navigazione, evviva! Quando la tecnologia è in mano a ciarlatani e cialtroni...
domenica 28 ottobre 2018
domenica 1 aprile 2018
Disillusioni a catena.
Per rimanere in buoni rapporti fra esseri viventi (umani, mi sembrerebbe azzardato), occorre evitarsi il più possibile reciprocamente, ed ecco il perchè ci ho sbattuto il grugno più e più volte, ostinandomi a fare il contrario, bel cretino! La prossima volta che qualcuno mi farà dire, per interposta persona, che vuole ristabilire rapporti col sottoscritto, gli farò sapere, con la medesima modalità, che si può risparmiare lo sforzo, premurandomi io per primo di evitarlo, con uno sforzo maggiorato, il più possibile! Anche questo mi è capitato di recente, una riappacificazione per finta, ed io ci sono cascato come una pera cotta, ma d'altro canto cosa potevo aspettarmi da una tipa che, nello stringerti la mano, te la porge più flaccida d'un budino? L'ennesima presa in giro, naturalmente! E se almeno non ci si mettessero gli avvoltoi di turno, a far avvertire periodicamente la loro "rallegrante" presenza! Avere la definitiva conferma che, ai poveri disgraziati come me, siano negate, come per decreto, sentimenti, emozioni, una vita propria e quant'altro, non parliamo poi di futuro o prospettive di sorta, che è peggio che andar di notte, è un qualcosa che ti strazia veramente l'anima a più non posso! Una esimia soggetta, recentemente, mi ha definito le relazioni come una sorta di crociera (visto il paragone, mi rafforzo nella convinzione che, per i miei simili - sic! - la vita sia tutta una vacanza, ed i risultati si vedono, ahimè), dove i passeggeri salgono e scendono frequentemente, roba da farmi veramente venire il mal di mare, sarà per questo che odio istintivamente le navi da crociera, non ci salirei nemmeno se mi puntassero una pistola alla tempia, a tal proposito è da tempo che mi sono rotto le scatole, sognando utopisticamente una tranquilla navigazione in solitudine, in ossequio al detto "meglio soli che male accompagnati", francamente non sapendo proprio cosa farmene di conoscenze superficiali e provvisorie, pur conscio di essere in controtendenza, errore gravissimo da parte mia! L'avere a che fare col comparto femminile poi, come già dichiarato, equivale all'aids, per la serie "se le conosci, le eviti", trovarne qualcuna che non sia frustrante e/o distruttiva, equivale a qualcosa di peggio che cercare un ago nel pagliaio, almeno nel mio caso! Assistere al risveglio primaverile dei propri sensi, frenati se non castrati dall'ambiente circostante, è una delle inevitabili iatture dell'esistenza odierna, causa d'inevitabili, periodici scompensi interni, con tutte le nefaste conseguenze del caso. Ogni istante il deserto (morale, spirituale, culturale) inesorabilmente avanza, tirare avanti sforzandosi il più possibile di coltivare il proprio giardino sperando che non arrivino a distruggertelo prima o poi, sta diventando sempre più un'impresa titanica al di sopra delle mie già provatissime capacità di resistenza, vorrei essere capace anch'io di fermare i battiti del mio cuore come sembrerebbero poter fare certi "fenomeni", l'eroe è stanchissimo, vuole congedarsi, costi quel che costi, troppi nodi stanno venendo al pettine, le coordinate stanno saltando e non s'intravvede rimedio alcuno. Sempre dalla parte sbagliata della barricata, in posizione sempre più debole, fragile, vulnerabile, sempre gli altri col coltello dalla parte del manico, le tue armi, quando ci sono, invariabilmente spuntate! Sempre in moto ostinato e contrario...
sabato 17 marzo 2018
Uomini inter-rotti.
Sembriamo sempre più una specie in estinzione, protetta dal WWF, quando ce la meniamo pateticamente fra di noi, oppure dei cani bastonati, quando ci lecchiamo le ferite in solitudine. Man mano che passano gli anni, assumiamo sempre più l'aria dei reduci, dei sopravvissuti, degli sconfitti, di fronte all'avanzata di questo esercito alieno di autentiche virago che sono diventate le donne moderne! E quale che sia l'ambiente, lavorativo o no, non importa affatto! Però, obiettivamente, in ambito lavorativo, non c'è cosa peggiore per un uomo che ritrovarsi con una donna in posizione di superiorità, poichè in questo caso la donna prevarica regolarmente, situazione fin troppo facilmente verificabile, oggigiorno, ed anche in questo caso, ne so ben qualcosa! Femminismo ed emancipazione hanno alfine creato donne mascolinizzate e uomini femminilizzati? Da giovane ero molto più corazzato, adesso periodicamente, m'imbatto nell'esemplare che prima si diverte a scassarti, ops, a squassarti l'anima (ed anche qualcos'altro), dopodichè t'ignora bellamente, naturalmente dopo averti ridotto psicologicamente ad un cencio! E, mentre tu te ne rimani inebetito come un allocco inghiottendo rospi a ripetizione, la virago continua a mietere ignare vittime, con soave noncuranza! Per il resto, o t'imbatti in piattole desiderose soltanto di usarti come valvola di sfogo per le loro paturnie incessanti, od in carogne vogliose soltanto di distruggerti l'esistenza. Ho sempre la sensazione sgradevolissima di avere a che fare con una banchisa polare, ogni qualvolta m'imbatto in un esemplare femminile, queste esimie soggette sembrerebbero avere l'animo assai ben più arido del deserto di Atacama, il modello prevalente risultando la mantide religiosa. Nella migliore delle ipotesi, si viene considerati dei portafogli e/o dei distributori di spermatozoi, alla stessa stregua dei fazzolettini usa e getta, inoltre, non parliamo poi se si ha financo la "colpa" di essere poveri, è peggio che andar di notte! Purtuttavia, nemmeno il fatto di essere abbienti, costituisce garanzia di successo, poichè conosco un soggetto piuttosto agiato, tutt'altro che brutto e stupido, che, pur avendo almeno 2 lustri di differenza in meno, rispetto al sottoscritto, è rimasto scapolo, ritrovandosi col dente avvelenato contro le donne, pur essendo apparentemente favorito dalle circostanze, rispetto ad uno sfortunato individuo come lo scrivente. Il bello (insomma, si fa per dire) è che ti possono rovinare sfrontatamente l'esistenza, anche senza che tu, maschio rimbambito e rintronato, vi abbia mai intrattenuto qualsivoglia relazione sentimental/sessuale, soprattutto se sei un colossale fesso da medagliere olimpionico come il sottoscrittto, poichè, si sà, coi mascalzoni, le cose cambiano assai, come rammentava anche una certa canzone dei bei (!) tempi andati! Ovvero, se almeno si limitassero ad ignorarti, potresti anche fartene una ragione, se non fosse che, quando si tratta di guastarti l'esistenza, allora sì che te le ritrovi tra le palle, anche fin troppo! Intorno a me, nel quotidiano, vedo sovente svolgersi scene allucinanti dove quasi sempre la lei di turno si diverte a tiranneggiare il fesso di turno, giovani o vecchie non ha alcuna importanza, la faccenda ha da tempo travalicato le generazioni, in un mondo che, peraltro, sembra aver abdicato per legge ad emozioni e sentimenti, a livello generale. Questa società occidentale, così sedata, grandemente sedativa, mi sembra ogni giorno di più un fallimento totale, uno squallidissimo cimitero, autentico museo degli orrori a getto continuo. Francamente, avverto solo sconfitti da ambo le parti, ma magari potrei peccare di somma ingenuità, poichè, di sicuro, gli sconfitti senza appello, siamo noi. Prova ne sia il fatto che, gli esemplari maschili che col passare degli anni si ritrovano con dei problemi erettili per le più disparate ragioni come lo scrivente, alla fine non se ne preoccupano più di tanto, poichè sanno benissimo che l'attrezzo in questione gli servirà unicamente per urinare e, forse, pure per masturbarsi, quando va bene! E fra i rinunciatari, conosco persone assai meno vetuste di me, ad ulteriore riprova che non c'è proprio alcun motivo per stare allegri! Uomini in disarmo, ammosciatissimi, con l'animo variamente stropicciato ed il pisello perennemente floscio (altro che Viagra), in un'ottica passivamente rinunciataria, già ben prima di diventare dei vecchi bacucchi. Indubbiamente, l'eccessivo allungamento della vita media, ha prodotto una gran serie di stravolgimenti, per cui a nemmeno metà della tua esistenza, ti ritrovi già a condurre una vita squallidissima da pensionato, quando va bene! Ma anche chi è variamente accoppiato, salvo sporadicissime eccezioni, non sembra passarsela poi particolarmente bene, in un clima tormentatissimo di precarietà diffusa. In giro, sempre più spesso, rilevo comunque e soprattutto gruppi unisex (uomini o donne) che viaggiano rigorosamente separati. Mi ricordo che, all'incirca una ventina d'anni fa, sul canale televisivo Mtv, girava un video divertentissimo, realizzato da un gruppo musicale che si chiamava "Flaminio Maphia". In esso, un gruppetto improbabile di extraterrestri piombato sulla terra, provava, senza alcun successo, ad abbordare tutte le tipe che gli capitavano a tiro. Il titolo e relativo tormentone di questo filmato era, "Ragazza acidella". Beh, queste odierne soggette, i cui atteggiamenti nei confronti degli uomini variano dalla semplice indifferenza al disprezzo, se non addirittura all'odio più totale ed incondizionato, altrochè "acidelle", sono assai più corrosive dell'acido muriatico, che risulta acqua fresca al confronto! Pedanti, rigide, saccenti, prepotenti, invadenti, conformiste e piccolo borghesi fin nel midollo, false, bugiarde ed ipocrite, frigide, totalmente prive della benchè minima autocritica! Perfide, astiose e vendicative, permalosissime, sempre col fucile spianato nei confronti del genere maschile (salvo, beninteso, le eccezioni summenzionate), guai ad avere attimi di abbandono o debolezza, od a fare battute spiritose od ironiche, con costoro, ti disintegrano anche solo con un battito di ciglia, anche un complimento od una frase gentile totalmente disinteressata, produce sfracelli a catena, si viene considerati in un lampo potenziali molestatori ed io, purtroppo, ne so qualcosa! Sto ritornando faticosamente, dolorosamente, da eterno sconfitto qual sono, ad essere misogino e misantropo come quand'ero giovane, provando nuovamente quell'istintivo disagio nei confronti del genere femminile nel suo complesso, che mi attanagliava allora, non sapendo più, a questo punto, cosa augurarmi in proposito! Certo, fra le colpe che attribuisco alla categoria alla quale ho la somma disgrazia d'appartenere (molti miei coetanei oscillano fra l'essere delle mezze checche spompate o dei "rodolfo lavandino" peripatetici), vi è anche quella d'indulgere, non so se più per vigliaccheria od imbecillaggine, a quella pratica nauseante, giustamente stigmatizzata in televisione, parecchi anni fa, dallo scrittore Alfredo Todisco, in una puntata del "Maurizio Costanzo Show", che la bollò definendola "filofemminismo ipocrita". Ma questi omuncoli viscidi e subumani plaudenti a codeste streghe e volgarissime predatrici, capaci soltanto di tirare in ballo un'anacronistica "cavalleria", per giunta blandendole ruffianamente sulla loro presunta superiorità intellettuale, denotano principalmente mancanza di spina dorsale e cattivissima coscienza, in questo loro volersi dimostrare a tutti i costi moderni, evoluti ed al passo dei tempi, screditando ulteriormente una categoria già parecchio screditata di suo, purtroppo, il cui testosterone sembra essersi disperso definitivamente in qualche cloaca maxima! Proprio intorno all'8 marzo, mi sono ritrovato un post su Facebook, con un video francamente agghiacciante ed aggricciante, di uno di questi miserrimi "pistolini", con i quali non vale nemmeno la pena di perdere tempo a polemizzare, visto che la cosa decisamente si commenta da sè! In questo frangente, mi ha fatto letteralmente scompisciare dalle risate, lo "sciopero delle donne per l'8 marzo", contro la violenza, promulgato in Piazza Maggiore a Bologna, da un gruppuscolo di sciamannate, sgallettate, sedicenti femministe (ma con tanto di pagina Facebook), visto che, per quel che mi concerne, lo possono anche proclamare ad oltranza, tanto per quel che conta, non cambia un caz..., ops, cavolo! Banalmente, però, mi chiedo se, a questo punto, noi ometti dovremmo rispondere, letteralmente, con il primo, autentico, "sciopero del cazzo", ma mi sa tanto che, vista la mala parata, idem come sopra! Occorrerebbe senz'altro, stanti le proporzioni endemiche del disastro, una decisa inversione di tendenza, ma, purtroppo, non ne intravvedo minimamente i presupposti, poichè so, per esperienza personale, che dove c'è disagio psicologico, economico e quant'altro, la prevalenza è nettamente maschile, essendo l'esatto contrario dall'altra parte della barricata! Siamo noi uomini, più fuchi che fichi, come non mai, il vero anello debole della catena, altro che loro! E trovo questa periodica enfasi sulla questione del femminicidio, decisamente offensiva e rivoltante, poichè il dramma dell'umanità è che "stronzi" e "stronze" si calamitano a vicenda, così è sempre stato e così continuerà ad essere, per i saecula et saeculorum, amen! Ed è perciò sommamente ipocrita lamentarsi delle conseguenze! Anche la questione delle "quote rosa" la trovo francamente demenziale, all'insegna di uno sciropposo buonismo, aggiungendo che, se le soggette in questione fossero dotate di buon senso, dovrebbero sentirsene offese loro per prime! Mi ricordo di un episodio occorso parecchi anni fa: ad un concorso pubblico, 2 candidati, un uomo ed una donna, superarono, a pari merito, l'esame finale. A questo punto, la commissione, al fine di poter emettere verdetto definitivo, confrontò i curriculum di ambedue, designando alfine l'uomo, in quanto ce l'aveva assai più corposo (bando ai doppi sensi, eh!). Apriti cielo! La donna, atteggiatasi a vittima della discriminazione maschile, sostenuta dalle femministe, fece ricorso in tribunale, ottenendo alfine di scalzare l'uomo, evviva! Ma queste donne mascolinizzate, dalla componente lesbica sempre più accentuata anche se non lo dichiarano ufficialmente e che hanno assimilato i vizi ed i lati peggiori degli uomini elevandoli alla massima potenza, quando hanno il coraggio di affermare che "non ci sono più gli uomini di una volta", oltre a farmi sommamente sorridere, mi piacerebbe tanto il potergli far notare che ciò è dovuto al semplice fatto che non ci sono più nemmeno "le donne di una volta", non siamo compartimenti stagni, cambiando noi, cambia automaticamente anche tutto il contesto, o no? Per la verità, bisognerebbe capire cosa oggi s'intenda per "donne di una volta" e "uomini di una volta", ravviso gran confusione riguardo a codesto concetto, con una pletora di luoghi comuni in agguato dietro l'angolo! Ma saranno veramente mai esistiti gli uni e gli altri, in qualche epoca remota, o trattasi di pie illusioni, pure astrazioni? Alberto Sordi diceva che non si sposava poichè non si voleva mettere un'estranea in casa (aveva però le sorelle che lo accudivano come un sultano); al giorno d'oggi, oltre che un'estranea, rischi di ritrovarti pure con una ciminiera, roba da mettersi la maschera antigas in permanenza, beccarne una che non sia una "troia fumante", dedita ad un consumo compulsivo di sigarette, è peggio che cercare un ago in un pagliaio, la qual cosa sembrerebbe denotare alfine, in costoro, un fondo nascosto di nevrosi e fragilità, per non dire proprio debolezza, insicurezza, pur nell'ostentazione della loro corazza di aggressività ed anaffettività! Donne sole o donne sòle, od ambedue? Bah, vallo a capire, veramente! Non c'è affatto da meravigliarsi, però, se noi omettini, campiamo mediamente di meno, visto che ce le flagellano dalla culla alla tomba, oltre ad essere numericamente preponderanti, quale che sia il loro ruolo, nelle nostre, sempre più scombiccherate, esistenze. Certo, se ognuna di loro continua a comportarsi credendo di avercela in esclusiva, la colpa è innanzitutto di noi maschietti, assai più propensi ad usare il basso ventre al posto del cervello, che pure avremmo (forse), tendendo però sempre più a dimenticarcene e stupidamente, masochisticamente, tirandoci la zappa, noi per primi! Alla fine, verrebbe proprio da pensare che, se ci gettano nel pattume, in fondo in fondo (ma molto, molto, veramente molto in fondo), ci facciano un grandissimo favore, ovvero che sia il loro modo, invero assai singolare di dimostrarci l'affetto che nutrono per noi in realtà, mentre invece, il degnarci della loro considerazione, in qualsivoglia forma, sia il loro modo perfido e sottile di vendicarsi, castrandoci, distruggendoci progressivamente, giorno per giorno o perlomeno nutro da tempo questo atrocissimo sospetto. Dovremmo prendere a modello, a questo punto, società assai più retrograde, come quella islamica? Non vorrei essere cattivo maschilista, ma verrebbe voglia di pensare che siano loro nel giusto, nel mentre qui da noi si sia commesso un errore irreversibile, visti i risultati! Purtroppo, non ci resta, in questa disfatta totale, peggio di Caporetto, colpiti ed affondati, temo, che la pornografia (almeno per il momento), tanto per dimostrare, da parte dello scrivente, di essere un "cretinissimo" ominide, senz'ombra di alcun dubbio! E dire che un buonissimo motivo di ribellione nei confronti del genere femminile ci sarebbe più che mai, da parte di noi uomini, ovvero il fatto che è proprio una donna a scaraventarci unicamente per il suo tornaconto, contro la nostra volontà, in questo mondo bruttissimo, ed io, personalmente, ce l'ho ancora a morte con colei che mi ci ha, a suo tempo, sbattuto impunemente, ma purtroppo la carne è debole, fin troppo debole! Concludo perciò con una supplica al genere femminile: per favore, d'ora in avanti, evitate assolutamente di volermi bene, cercate di odiarmi almeno un pochettino, sforzatevi, vi prego! Ma, probabilmente, nel mio caso, è chiedere troppo!
giovedì 8 marzo 2018
Gettato alle ortiche.
E' la costante sensazione che mi attanaglia, ovunque mi trovi, non c'è scampo alcuno. Purtroppo, tutte quelle che mi vengono riconosciute come qualità, alla fine mi vengono rivoltate contro, è dura da digerire, so benissimo che è la norma, però, in questo periodo, i nodi stanno venendo al pettine come non mai. Banditi sentimenti ed emozioni nell'impossibilità totale di relazioni interpersonali che siano minimamente degne di nota, tutto sembra spingerti inevitabilmente al suicidio, avviluppato in un grigiore esistenziale esponenzialmente crescente, che non ti dà requie, in un contesto che t'isola e ti emargina in infinitesimi modi. Il mio senso dell'ironia, principale mia arma di difesa, mai come adesso è costantemente messo a durissima prova, essendo pure un'arma a doppio taglio, poichè contribuisce a tagliarmi fuori, in un consesso d'immusoniti quale quello presente, inoltre aggiungiamoci la colpa di avere una personalità decisamente marcata e la frittata è bella che fatta! Non parliamo poi della colpa di essere povero, del fatto che la maggior parte delle figure femminili nelle quali ho avuto la somma disgrazia d'imbattermi, appartengono prevalentemente ad un paio di categorie: la piattola e la carogna, ovvero si ronza intorno al sottoscritto, unicamente per rompergliele e/o rovinargli l'esistenza, ed anche il mio aspetto fisico, tutt'altro che disprezzabile, bando alle false modestie, mi è stato rivoltato contro, non so quante volte mi hanno fatto sentire peggio del brutto anatroccolo, se non addirittura brutto, sporco, cattivo, stessa cosa per il mio modo d'essere e di vestirmi, va da sè! E l'unica soluzione propostati, la medicina che ti fa vedere le cose meno negative di quel che però sono in realtà, così ti stordisci e non rompi le scatole, naturalmente! Cerco di consolarmi pensando che il fatto di essere stato oggetto di tanta cattiveria gratuita, possa essere in realtà sinonimo di malcelata invidia nei miei confronti, purtuttavia, sta diventando un peso eccessivo il tirare a campare in simili condizioni, è intollerabile trovarsi costantemente al palo ed il fatto di non essere comunque l'unico, non mi è di alcuna consolazione, mi sento perennemente un pesce fuor d'acqua, l'uomo più sbagliato nel posto più sbagliato, troppe docce fredde negli ultimi tempi e mai un raggio di sole nella mia sempre più tetra e disperata esistenza, in una città che mi diventa ogni giorno di più estranea, un lugubre cimitero, autentico carcere dell'anima, sognando fughe impossibili ed altrettanto improbabili trasfigurazioni, attanagliato se non addirittura soverchiato da questa diffusa, straziante, dilaniante povertà d'animo, in totale solitudine, in moto ostinato e contrario... fino alla prossima tranvata, naturalmente!
lunedì 1 gennaio 2018
Reduce.
Tale mi sento, sempre di più, ad ogni fine d'anno, un sopravvissuto che tira a campare in quell'immenso vuoto a perdere che è Bologna (discorso probabilmente estendibile all'intera nazione), il loculo dove attualmente vegeto senza alcun costrutto, senza una prospettiva che non sia il brancolare eternamente al buio. Potrei persino assurdamente considerarmi privilegiato, in un'epoca d'incertezze quale quella odierna, avere la sicurezza che ogni anno nuovo mi farà perdere altri pezzi (ma ne avrò ancora?) della mia inutile esistenza, con il suo carico inevitabile di ulteriori amarezze e disillusioni che si andranno ad affastellare a quelle precedenti, in un continuo girare a vuoto, perennemente sentendosi gettati alle ortiche, quale che sia la situazione. Quando un anno si conclude, non vorrei mai ne iniziasse uno nuovo con tutto il suo trito corollario di grigie incombenze, così come ogni volta che sto per addormentarmi, mi auguro sempre di non risvegliarmi più il mattino successivo, tanto qui si viaggia sempre più col pilota automatico, in un mondo plasticoso sempre più virtuale che sembra aver bandito per legge qualsivoglia larvata parvenza di relazione interpersonale. Ho la somma presunzione di avere cervello più che a sufficienza per comprendere appieno l'assurdità del contesto nel quale mi dibatto inutilmente, ma è un'arma a doppio taglio che serve soltanto a farmi soffrire ancora di più interiormente. Paradossalmente, mi sento pure un gran cretino che si sta castrando con le proprie mani, andandosi progressivamente ad impantanare sempre di più in questo fallimento totale, incapace di prendere il coraggio necessario per venirne fuori definitivamente, costi quel che costi. Oscillo continuamente fra rassegnazione e disperazione, ben sapendo che, col trascorrere degli anni, la mia vita non potrà che impoverirsi ulteriormente e che quindi devo farci inevitabilmente il callo. Pirandello era decisamente un grande ottimista quando affermava che nella vita s'incontrano pochi volti e tante maschere, peccato che io non faccia altro che imbattermi regolarmente in quest'ultime, da tempo immemorabile. Inutile parlare poi di soddisfazioni sul piano, per così dire, professionale, ci troviamo veramente nella più pura fantascienza. Quando va bene, ti arrivano le briciole, quando va male, le mazzate. Intorno a me vedo solo voragini di rovine fumanti. L'eroe vorrebbe accomiatarsi una volta per tutte, continuare a vivere unicamente in spregio agli avvoltoi che ne attendono il cadavere, non sarebbe propriamente il massimo delle sue aspirazioni, ma continua grottescamente a proseguire il suo sempre più solitario e faticoso cammino, pur essendo ben conscio di non addivenire mai ad alcuna meta che non sia la sua naturale estinzione.
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