Il grigiore, l'uggiosità, che ci attanaglia metereologicamente da giorni e che sembrerebbe non volerci concedere tregua alcuna, parrebbe aver contagiato indelebilmente anche cose e persone, inondandoci in un grigiore esistenziale senza scampo; viene proprio da chiedersi se si tornerà mai più a veder risplendere il sole, in tutti i sensi. Ripensando a quel che ho passato in quell'autentico carcere dell'anima che si è rivelata essere la parrocchia, dove ancora "opero", se così si può dire, come "aiutante generico" (sic!), tutto lì mi sembra immondizia (umana, morale e materiale), non solo il ciarpame che con l'aiuto del soggetto, trasmutatosi nel corso di poco più di un semestre, da "ministro laido" a "fariseo", "gran capo dei farisei", "Inculcator", ed ora "Inculcator Cortese" (essendosi apparentemente un poco ammorbidito nei miei confronti, pur non manifestando più, naturalmente, la sua espansività iniziale nei miei confronti; solo che, a differenza del noto brigante Stefano Pelloni, il famigerato "Passator Cortese" scorrazzante nella Romagna tardo-ottocentesca, l' "Inculcator Cortese", al raffronto, fa assai più magra figura, essendo completamente privo del benchè minimo carisma, sia pure in negativo, riducendosi ad essere un comunissimo criminale da strapazzo, uno smunto ladruncolo di anime), con un camaleontismo da far perfino invidia allo "Zelig" di Woody Allen (chissà quali altre trasformazioni potrebbe tenermi in serbo, per dilettarmi anche in futuro, non sto più nella pelle al solo pensiero!), ma anche tutte le cose e le persone che vi gravitano intorno, mi provocano la stessa nauseabonda, repellente sensazione. Se questa è la moralità dei sedicenti cattolico-cristiani praticanti (e sottolineo "inculcanti"!), allora me la metto tranquillamente tutta in saccoccia! Adesso, però, credo di aver capito perchè il nostro sia solito donare, alle potenziali vittime ancora dimoranti sotto un tetto come il qui presente, la 'famosa' scarpiera dell'Ikea: prima ce la regala, poi ci fa le scarpe! Tutto giusto e sacrosanto, il conto torna! In questi giorni, il derelitto, come prevedibile, improvvisamente piagnucola miseria, non rendendosi conto di parlarsi addosso, dopo le palate di quattrini da lui gettate al vento, ho il forte sospetto che trattasi del tipico bolognese, talmente povero, che l'unica cosa che non gli manca è proprio il denaro! Comunque sia, ennesimo soggetto che mi fa vergognare di esserci nato, in questa maledetta fogna, da aggiungere alla mia personale e sempre più nutrita, purtroppo, galleria degli orrori metropolitani. Nel giro di poco tempo, il luna-park iniziale si è progressivamente trasformato in una sorta di ottovolante imbizzarrito, dal quale sono precipitato sbattendoci bruscamente il grugno e piombando in un'atmosfera da "deserto dei tartari", anche se a tratti il mio isolamento viene interrotto, in questi giorni, da sporadiche comparse dell'esimio personaggio e di qualcuno dei figuri gravitantigli intorno. Non dico che da questa dannata borsa-lavoro mi aspettassi certo una rivoluzione copernicana, riguardo alla mia disastratissima esistenza, obiettivamente sarebbe stata una pretesa invero eccessiva, mi illudevo però che almeno siglasse un piccolo giro di boa, un mutamento di vento, un piccolo segnale che anche per me le cose iniziassero a prendere finalmente una direzione diversa, più positiva, dalla consueta, tristissima mia quotidianità, in ossequio al noto proverbio "da cosa nasce cosa", ed invece, eccomi, a poco a poco, rigettato al mio punto di partenza, al mio limbo perenne, senza capo nè coda, ma probabilmente era da stupidi, sperare che fosse altrimenti. Mi viene in mente Giovannino Guareschi, quando descrive, in un suo libro, la vecchia maestra elementare della scuola del paese, in procinto di andarsene in pensione. Fino al giorno prima, lei pensa fermamente che, con tutto quello che le è capitato nella sua lunghissima carriera d'insegnante, potrebbe scriverci tranquillamente un libro. Poi, giunta al momento fatidico del suo pensionamento, si rende improvvisamente conto che tutto si riduce al semplice fatto che un giorno ha iniziato ad insegnare, ed un altro giorno ha terminato, tutto qui, nulla di più, nulla di meno. Anche per me è la stessa cosa, alla fine, un giorno l'ho iniziata ed un altro giorno la terminerò, questa benedetta incombenza, niente altro, alla fine si resta sempre con un pugno di mosche in mano, tutto scorre senza lasciare traccia alcuna, nè in bene, nè in male, la propria esistenza non evolve in alcuna direzione, restando permanentemente bloccata, imprigionata in uno squallido nulla di fatto. In questo frangente, inoltre, ho avuto l'ennesima riconferma della totale caducità delle relazioni umane, impossibile anche solo ipotizzare di poter creare un rapporto almeno decente con chicchessia! Tirate le somme, fra me e costui, il tutto si riduceva ad un dialogo fra sordi, tutto nella norma! Avevo ragione di sentirmi, per l'ennesima volta, sprecato, gettato alle ortiche ed incompreso, i fatti accadutimi, per me, l'hanno ampiamente dimostrato, senza ombra di dubbio! Eccomi qui, dunque, risbattuto nel mio totale, consueto, vuoto esistenziale infinito, avevo già da un pò l'impressione che la mia vita stesse ritornando al cupo grigiore precedente, è sempre tutto così banalmente nella norma, accidenti! Per placare sperabilmente il mio animo straziato, ho accettato di farmi prescrivere dalla psichiatra del centro di salute mentale, degli psicofarmaci, pur essendo perfettamente conscio dei loro effetti collaterali ed avendoli rifiutati in precedenza, ma d'altronde, non intravvedo alternativa alcuna a tutto ciò, per cui la scelta diviene obbligata. Se Berlusconi praticava notoriamente il "bunga-bunga", qui, nell'orrido sito dove il destino mi ha piombato, da un lato c'era (o c'è ancora?), lo svergognato "mungi-mungi" da parte di questi squinternati nei confronti del munificissimo "inculcator cortese", dall'altro l'altrettanto spudorato "magna-magna" da parte di un gruppo di sia pur validi musicisti, formatosi recentissimamente in seno alla parrocchia (e che comunque, in quanto appassionato, cerco in ogni caso, nel mio piccolo, di far conoscere in giro, nonostante ciò, a costo di entrare in conflitto con la mia coscienza) costituito da 8 archi (ma potrebbero anche già essere morti sul nascere, visto il mutato clima, o forse chissà...) che, in virtù dei buoni uffici del "deretano militare" e col pretesto di dar prestigio alla parrocchia, oltre ad usufruire di uno spazio gratuito dove provare ed esibirsi, si sbafavano il rinfresco offerto (anche se l'attuale, quello che si sta approntando in questi giorni, viene fatto decisamente in economia, rispetto ai precedenti, cosa quantomeno auspicabile), a spese sue, dal grand'uomo, ed in più si beccavano l'intero ricavato dei loro concerti ad offerta libera, senza degnarsi di lasciare uno spicciolo che uno alla parrocchia ospitante, con capricci ed indolenze da prime donne e con quel gran fesso del sottoscritto, suo malgrado, ridotto a far da reggimoccolo a simile assurdo contesto, prendendosi per giunta anche insulti e contumelie assortite dallo squilibrato di turno, veramente grandioso! Non escludo, però che, con l'arrivo del nuovo parroco nella chiesa titolare, previsto verso la fine di novembre e per il quale vi è già un certo fermento, anche da parte dell'esimio personaggio, ci possano essere ulteriori mutamenti dietro l'angolo, sperando solo che tutto questo non si traduca in ulteriori brutte sorprese per lo scrivente, non si sa mai! Temo proprio qualche altro giro di vite, avendo anche avuto l'ardire, recentemente, di rifiutare la buon anima sia come "rieducatore" che come "padre", in quest'ultimo caso facendogli anche cortesemente, ma fermamente, notare che di padri mi è già bastato ed avanzato averne uno, quindi non ne sento certo la necessità di un altro, affatto, per carità! E' proprio l'ultima cosa che desidero, aiuto! Qui si tratta di un rapporto fra persone adulte, o così dovrebbe essere, nulla di più, nulla di meno! Se gli altri non possono essere come io vorrei, altrettanto vale per me, non potendo neppure io allora essere come mi vogliono loro, o meglio, costui! Se gli altri sono liberi di comportarsi come meglio credono, allora io sono altrettanto libero di regolarmi in conseguenza! Se io devo accettarli per quello che sono, la stessa cosa deve valere anche per me, nel senso che anche gli altri mi dovrebbero accettare (ma non certo nel significato di tagliarmi con l'accetta, sia pure metaforicamente!) e soprattutto rispettare per quel che sono anch'io! Tutto questo (che dovrebbe essere ampiamente assodato) non può nè deve essere a senso unico, troppo comodo! Nei giorni scorsi mi sono imbattuto in un paio di mie amiche, anche loro sfruttate e malpagate, in borsa lavoro, come custodi in una galleria d'arte moderna comunale, scoprendo che anche loro subiscono angherie simili alle mie, con le loro proteste che cadono regolarmente nel vuoto, ovviamente, anche in questo caso, inascoltate dai responsabili di turno, vittime anch'esse degli "inculcatori" di turno, uno in particolare, un pensionato settantenne ex volontario alla mensa della Caritas, che conoscevo bene anch'io e che pareva la bontà personificata, che ci ha provato con ambedue, anzi con la meno giovane, più vulnerabile in quanto caratterizzata da patologia cronica causantegli periodiche perdite di memoria, non si è ancora messo l'anima in pace, aggiungiamocene un'altro che fortunatamente non conosco, un bolognese col passatempo della 'mano morta', che pensa di cavarsela semplicemente, scusandosi in seguito con gli oggetti delle sue attenzioni, ed ecco delineata in tutto il suo squallore l'intera faccenda, altrettanto squallidamente nella norma! La più giovane delle 2, mi ha anche accennato di un suo amico, anch'egli 'impiegato' in una parrocchia, ed altrettanto schifato di quel che vi succede, per cui, alla fine, nonostante che ambedue, a differenza di me, siano credenti, i loro discorsi e le loro riflessioni, avevano parecchi punti di contatto con le mie, c'è proprio poco da stare allegri! --- P.S.: Da quando ho iniziato a stilare queste note, nel frattempo, il clima psicologico intorno a me sembrerebbe essersi apparentemente stemperato, ciò nonostante non mi faccio troppe illusioni al riguardo, per il momento si naviga a vista (in effetti mi sarei aspettato che il camaleontico "inculcator cortese" si tramutasse ulteriormente magari, prima o poi, nel "convitato di pietra", col dito indice solennemente puntato verso quel reprobo recalcitrante del sottoscritto, al grido di: "Pentiti, pentiti, o dissoluto!", ma per adesso, non si segnalano ulteriori metamorfosi, comunque stiamo in campana, perchè non si sa mai, le sorprese possono essere sempre dietro l'angolo), ad ogni modo, potrebbe essere stato provvidenziale per entrambi il fatto che, proprio in questi giorni, io sia stato convocato come scrutatore al seggio elettorale, per cui dovrei avere ben altro di che occuparmi per 2 o 3 giorni, oltrechè beccandomi sperabilmente qualche quattrino, in luogo di eventuali insulti ed aggressioni da parte di qualsivoglia scombiccherato. Certo è che continuerò a considerarmi sostanzialmente gettato alle ortiche, così come la mia inutile esistenza, rimane decisamente sprecata, ma vorrei sperare, una volta tanto, che a poco a poco, gli eventi mi allontanino progressivamente sempre di più, dalla mia attuale impasse, aprendomi a qualche prospettiva veramente nuova, non ne posso veramente più di sentirmi l'uomo sbagliato nel posto più sbagliato, un pesce fuor d'acqua, annaspante e boccheggiante, avendo continuamente la sensazione di girare a vuoto, di essere l'ultimo dei galoppini, pur sapendo benissimo che tutto questo rientra ampiamente nella norma. Continuerò ostinatamente a rifiutare consolazioni anestetizzanti di natura religiosa e non, essendo troppo conscio della loro intrinseca fallacità, bisogna guardare la realtà per quel che effettivamente si rivela, senza costruirsi quadretti idilliaci e presepi mentali, rimedio (?) assai peggiore del male, preferisco restare nella mia eterna infelicità ed insoddisfazione, piuttosto che ricercare un'artificiosa felicità interiore fondata su basi d'argilla, se non autentico castello di menzogne, destinata perciò a crollare inesorabilmente alla prova dei fatti, appena il destino bussi alla propria porta. L'unico paradiso possibile, se effettivamente realizzabile, non può che essere qui, dove ci troviamo, ma non certo in altri improbabili, immaginifici, ipotizzabili, mondi alternativi, dipende solo e soltanto da noi e basta, qualora lo volessimo sinceramente, collettivamente, non certo da qualsivoglia presunta entità ultraterrena alla quale lasciare tale assurda delega, o vogliamo ancora credere alle favole?
venerdì 21 novembre 2014
domenica 9 novembre 2014
Inculcamenti (Incarico basilare 4 - Postludio).
Quel giorno fatidico in cui ho pensato di rendere pan per focaccia all' "idrofobo", ho sbagliato obiettivo, ma d'altronde, senza quell'errore tattico, non sarei mai arrivato a comprendere lo stato effettivo della situazione demenziale nella quale, mio malgrado, mi ritrovo. Ripensando, a mente fredda, alle parole del "fariseo" di venerdì mattina, riguardo alla mia punizione e rieducazione, di colpo mi è balzata agli occhi l'orrida verità: l'autentico, unico nemico effettivo da combattere è proprio solo e soltanto quest'ultimo, non certo l' "idrofobo", nè il "mestruato", anch'essi in realtà vittime inconsapevoli dei suoi vagiti di redenzione, ma troppo stupidi per arrivare a comprenderlo, commettendo così lo sbaglio di farmi le scarpe ad oltranza, anzichè rivoltarsi al loro presunto benefattore, come sarebbe stato giusto ed auspicabile. Ho cercato di analizzare l'effetto che l'altruismo del "fariseo" ha prodotto singolarmente sulle nostre esistenze, arrivando alla conclusione che ha causato soltanto sfracelli su ciascuno di noi, non ci ha reso certo nè migliori, nè più felici, nè ci ha risolto affatto i problemi, proprio perchè non è certo questo il suo reale intendimento;alla fine ha procurato al sottoscritto soltanto una nevrosi perenne con relativa impennata della sua condizione depressiva ed ha trasformato gli altri in una sorta di isterici uterini, di drogati in perenne crisi di astinenza. Il "fariseo" fallito e frustrato come padre e marito, ha creduto di compensare tutto ciò, gettandosi a corpo morto nel più bieco dei fanatismi religiosi, tentando così di crearsi una sorta di famiglia alternativa, virtuale, formata dall'insieme dei suoi beneficati, sorta di figli adottivi, ai quali, da buon "padre", provvede in tutto e per tutto, a patto però che corrispondano in toto alle aspettative che, invariabilmente, nutre su di essi. Le potenziali vittime del "fariseo", devono rispondere ad almeno una delle seguenti caratteristiche: essere mentalmente disturbati, in condizioni di bisogno economico se non estremamente disagiate ed ultima, ma forse la più importante, portare anche un nome (ed eventualmente pure un cognome) evocanti suggestioni bibliche e religiose; se poi le si possiede tutte, allora non c'è proprio scampo! Purtroppo persino il sottoscritto, per sua somma sfortuna, le comprende tutte, in quanto in cura ufficialmente per la depressione al centro di salute mentale, in quanto disoccupato privo di reddito e con un nome e cognome che costituiscono, in tal senso, tutto un programma (se torno a nascere, spero di chiamarmi Mario Rossi!), aggiungiamoci il fatto che il "fariseo", nella sua prima visita esplorativa fattami in casa con un flebile pretesto, proprio poco dopo l'inizio della mia borsa lavoro, notò subito, oltre alla pletora di calendari più o meno sboccati appesi alle pareti di tutto l'appartamento, anche la mia nutrita collezione di video e riviste erotiche e pornografiche, oltre ai miei capi d'abbigliamento alquanto eccentrici, per cui si sarà senz'altro detto: "ecco un altro soggetto perfetto per sfogare le mie smanie redentrici, un'altra pecorella smarrita da riportare sulla retta via, pronta per le mie brame d' "inculcamento", ecc. ecc. ..."; chissà quanti orgasmi multipli a raffica avrà raggiunto, al solo pensiero di potermi condurre per mano nel suo progetto salvifico-redentorio! Si sarà di sicuro fiondato nel primo gabinetto raggiungibile per masturbarsi forsennatamente, una volta uscitomi di casa, ne sono certissimo, questo impotente dell'anima! Tutto ciò spiega anche il perchè l' "idrofobo", rappresenti il suo attuale figlio prediletto, in quanto ancora più disturbato e disagiato, essendo egli un senzatetto che dorme all'addiaccio in un sacco a pelo e soffrendo per di più di patologie all'apparato respiratorio, dall'animo profondamente anticlericale ma con un doppio nome che rappresenta un autentico invito a nozze per il nostro autentico pornografo dell'evangelizzazione la più smaccata: Nunzio Giuseppe (il cognome al contrario è assai più prosaico, ma non si può certo avere tutto dalla vita ed in ogni caso quel doppio nome, basta ed avanza, nevvero?). Effettivamente il "mestruato", un assai più banale Fabrizio, godeva di minori quotazioni in tal senso, pur essendo di tipologia simile, in quanto, ahimè per lui (o piuttosto per sua inconscia fortuna?), dotato di un nome e cognome decisamente più prosaici. Fra la feccia gravitante intorno al "fariseo", mi sono guardacaso imbattuto pure in un Michele ed un Raffaele, mentre le quotazioni scemano ulteriormente per un Massimo, attestandosi prossime allo zero assoluto per un Franco, avente anche il "torto" di essere un buonissimo soggetto e perciò non bisognoso di alcuna opera di redenzione. Una volta ghermita la nuova vittima, parte il percorso d'iniziazione all'inculcamento, costituito, al principio, di aiuti e coccole a non finire, condito con copiosissime elargizioni monetarie del cui effettivo uso da parte del nuovo oggetto delle sue premure non si perita affatto, anzi se sa che vengono letteralmente buttate dalla finestra è ancora più soddisfatto (l'errore di quel deficiente del sottoscritto fu quello di mostrargli che, nel suo caso, venivano utilizzate in primis per il pagamento di tasse e bollette, provocandogli un certo disappunto con relativa accusa di eccessiva venalità, il che la dice lunga sull'omuncolo in questione), che portano il beneficato di turno, alla stessa stregua di un drogato, ad uno stadio di totale dipendenza psicologica ed economica nei confronti di questo individuo, causando oltretutto la gelosia e la cattiveria degli altri ex-beneficati, autentiche anime in pena incapaci di rassegnarsi al mutato stato delle cose, con relativi sms pieni di insulti e minacce (talvolta anche verbali e de visu) indirizzati al sovranamente indifferente ex-benefattore, sordido buonista, crudelmente insensibile alle loro vibranti grida di dolore! Eh già, poichè il prosieguo di detta pacchia è subordinato al totale assoggettamento alla sua missione d'inculcamento, il che significa che se il soggetto si mostra riottoso, la sua generosità ovviamente scema progressivamente sempre di più, fino ad annullarsi del tutto, mentre, al contrario aumenta vertiginosamente la percentuale di presa per i fondelli da parte di codesto sodomita pietistico. Se poi ci si ribella come nel mio caso, arriva anche il castigo divino a base d'isolamento totale, punizione e rieducazione, per il "cattivo" comportamento tenuto e per "insegnarti" a stare al mondo, assatanato che non sei altro! Ovviamente, è tutto per il tuo bene, o ingrato! Fra i trascorsi del "fariseo", vi è anche l'aver effettuato il servizio di leva nel corpo dei paracadutisti, ambiente notoriamente dalla mentalità fascistoide e di essere stato per parecchi anni impiegato come grigio burosauro bancario; se si aggiunge che il mentecatto si autodefinisce soldato di cristo, magari farà anche parte della famigerata "militia christi", non c'è da meravigliarsi affatto che riveli, con simili precedenti, la tipica mentalità oscurantista, retrograda, reazionaria, conformista tipica del cattolico-cristiano praticante, l'equivalente di un integralista islamico, per la quale chiunque non la pensi come lui, è contro di lui e la sua religione, è un infedele da stroncare senza pietà alcuna, naturalmente. Certo, come ex-bancario, deve anche avere accumulato parecchi scheletri nell'armadio, con relativi sensi di colpa e da ciò probabilmente origina il suo asfissiante buonismo. Nel mio caso, il suo progetto d'inculcamento, lo comincio a capire adesso, cercando di mettere insieme i pezzi di questo puzzle impazzito, consisteva, dopo avermi anestetizzato come gli altri poveri malcapitati con la sua "immensa generosità", nel fatto che dovessi, in onore al cognome che porto, fare anch'io opera di evangelizzazione, ovvero accogliere nel mio seno questi soggetti mentalmente disturbati che volutamente mi affiancava, dicendomi persino che avrei potuto convertirmi, magari diventare financo sacerdote, che il signore aveva un progetto su di me ed altre panzane assortite, con saltuari ascolti forzati della famigeratissima "radio maria", quando mi riaccompagnava a casa o mi portava in giro con sè in auto, emittente secondo lui che avrei dovuto preferire a "Radiotre" e al genere di musica prevalentemente trasmessovi, o anima impura (si è per giunta premurato d'informarmi d'essere amico proprio di quel Sergio Valzania, uno dei peggiori direttori in assoluto, in passato, di questa emittente, tipico bolso intellettualoide sinistrorso catto-comunista, con la puzza sotto al naso e nemico della musica classica che, durante la sua reggenza, era di fatto fortemente penalizzata in favore di masturbatorie e prolisse cronache di boiate tipo "via francigena", "santiago de compostela", con contorno di cavolate pseudo-letterarie assortite e cosmoscemonologia applicata -per dirla con Voltaire-, caratterizzato anch'egli, guarda caso, da paturnie pseudo-religiose)! Tutto ciò venendo da lui proferito con tono gioviale, ironico, apparentemente scherzoso e giocoso, mi aveva ingenuamente indotto a non dargli eccessivo peso, avendogli chiaramente dichiarato il mio sostanziale ateismo, ma mi rendo conto di essermi praticamente tirato la zappa sui piedi. Or ora mi sto chiedendo con raccapriccio, sarò obbligato prossimamente ad indossare il cilicio, dovrò magari mettere pure le calze autoflagellanti? In questa atmosfera punitiva e carceraria, potrò anch'io, novello Silvio Pellico, almeno scrivere "Le mie prigioni"? O forse sarebbe meglio "Le mie pigioni"? Mi attende lo Spielberg (non mi riferisco al noto regista) dietro l'angolo? Ascensore per il patibolo? O per l'inferno? Quanto vorrei essere l'angelo sterminatore o l'anticristo e far tabula rasa di tutti e tutto, invece resto soltanto un povero diavolo debole ed indifeso reo unicamente di aver disatteso le assurde aspettative del suo presunto benefattore, cosa comunque destinata invariabilmente a verificarsi con tutte le sue vittime, passate, presenti e future. Con simili presupposti, il giocattolo, prima o poi, si rompe, nessuno potrà umanamente essere per così dire all'altezza di aspettative così deliranti, lasciando di botto, abbandonati a sè stessi ed in preda all'isteria più delirante e piagnucolosa, i suoi ex-beneficati. Il "fariseo" trasmutatosi in "inculcatore", o meglio in "Inculcator", novello cyborg da far risultare l'obsoleto "Terminator" roba da educande, arma letale, o piuttosto fecale, dell'odierno catto-cristianesimo, pretende obbedienza cieca ed assoluta e totale assoggettamento ai suoi deliri progettuali presuntamente salvifici, dai suoi numerosi figli adottivi, che si devono dimostrare docili e mansueti ai suoi voleri, non contrastando i suoi disegni divini, altrimenti sono cavoli amarissimi, per dio! L'ultima volta che l'ho visto mi è sembrato un tantino nervosetto, forse la sua patina d'indifferente imperturbabilità si sta lentamente sgretolando, pareva un tantino infastidito dalla musica sinfonica che stavo ascoltando, o forse è l'ennesima illusione? Non potendo contare su alcun tipo di giustizia terrena ed ultraterrena, l'unica mia speranza resta quella di vederlo progressivamente sempre più travolto dalla controversia familiare relativa alla vendita dell'appartamento di proprietà della madre defunta, che gli ha già provocato un consistente indebitamento, magari finisse anche lui per stracci e fosse costretto a rivolgersi alla Caritas, in tal caso quante grasse risate che mi farei, anzichè le lacrime amarissime che attualmente patisco! Sapendo che "Inculcator" legge anche quanto scrivo nei miei 2 blog, purtroppo temo che per me il destino sia proprio inesorabilmente segnato, di sicuro dovrò aspettarmi altre ritorsioni da parte sua, nei prossimi giorni. Non solo, d'ora in avanti, visto il nome e cognome altamente pericolosi che disgraziatamente porto, dovrò stare decisamente alla larga da parrocchie et similia, essendo fortemente, per questo motivo, a rischio agguati da parte di qualche altro "Inculcator" fanatico invasato in fregola, madonna santissima! Certo che quel paio di dementi che mi ha disgraziatamente voluto mettere al mondo, mi ha fatto proprio un bel pesce d'aprile! Spero di sbagliarmi, ma l' "Inculcator" attuale, potrebbe non mettersi l'anima in pace, fintantochè non mi avrà fatto terra bruciata intorno. Qualcuno conosce il film degli anni '80, "Cercasi Gesù" di Luigi Comencini, con un giovane Beppe Grillo nella parte del protagonista? Beh, io mi sento quasi come quel personaggio derelitto! Ma che ci vada lui, piuttosto, a farsi inculcare, quello squallidissimo umanoide del "gran capo dei farisei", solerte "Inculcator", assieme ai suoi familiari, parenti, amici, conoscenti, simili, antenati e discendenti! Una bella "inculcata" di gruppo! Ma che si "inculchino" vicendevolmente! Magari! Quanto a me, trattato da uomo da marciapiede, violentato, stuprato nell'animo, da cotal consesso di umanoidi, vedrò in futuro, di regolarmi diversamente, lo auspico proprio!
mercoledì 5 novembre 2014
Triste, banale, scontato epilogo (Incarico basilare 3/Capitolo finale).
In questi giorni ho scoperto che l' "idrofobo", tempo addietro ci aveva provato con la "smorfiosa" badante polacca, ricevendone un secco diniego, che non aveva affatto mandato giù, inducendolo ancora di più a sfogare i suoi pruriti sessuali mal repressi, martirizzando il sottoscritto condannato ad esserne così il capro espiatorio e questo spiega la recrudescenza di questi ultimi giorni; ovviamente il "fariseo" sapeva e taceva, probabilmente la stessa cosa si doveva essere verificata, a suo tempo, anche con il "mestruato" che anche lui sbavava dietro la "smorfiosa", ed ecco uno dei motivi per cui anche quest'ultimo sfogava i suoi malumori su di me: alla fine, mi trovo in questa situazione per colpa di un paio di dementi in fregola ed una stupida mignotta ubriacona che prima li stuzzicava e poi gli si negava, con la connivenza del "fariseo". Mi sembra proprio di essere piombato per caso nel mezzo di un romanzetto rosa di quart'ordine, non è giusto che debba risentire delle tresche altrui ed invece non è così. Inoltre, quel deficiente del "deretano militare" mi ha detto che lui mi chiama "Hunziker" non solo perchè non si ricorda il mio nome, ma per significare che sono una persona "bella dentro"; qui ti prendono per i fondelli in una maniera inimmaginabile! Se questi sono i cattolico-cristiani, sarebbe proprio meglio farne tabula rasa! Non so se mettermi a ridere od a piangere! Sembra che sia riuscito ad ottenere di poter fare le mie ore mattutine finalmente in santa pace, se non fosse che il prezzo da pagare per ciò, oltre a non poter più contare su aiuti extra di qualsivoglia natura (cosa che peraltro avevo già messo in conto), sia anche il fatto di essere stato praticamente isolato, in quanto adesso le mie ore le passo completamente solo, abbandonato a me stesso, senza sapere cosa fare e senza che si faccia viva un'anima e temo che d'ora in avanti sarà sempre così. Secondo me, questo mira ad indurmi a stare sempre a casa, rinunciando definitivamente così sia al rimborso mensile che ai contributi supplementari, annullandomi in pratica questo benedetto/maledetto tirocinio formativo o borsa lavoro che dir si voglia; è proprio ciò che vogliono, giunti a questo punto, il "fariseo" ed i suoi accoliti, desiderosi di liberarsi il prima possibile di un rompiscatole ignobile che ha osato contrastarne il divino disegno. Se ti ribelli al tuo destino predeterminato di pecora, basta farti il vuoto intorno e, senza colpo ferire, il gioco è fatto, sei invariabilmente sconfitto, gli avversari hanno regolarmente la meglio. L'intera mia esistenza è una sequela di sconfitte, tutto nella norma. Tirando le somme, nel mio caso, la sfortuna che mi perseguita, non mi aveva affatto lasciato, si era presa soltanto una pausa di riposo ed ora che è tornata, sono cavoli amarissimi, tanto per cambiare! Da quanto tempo ci si prendeva gioco di me, senza che me ne rendessi perfettamente conto, ma sembra proprio che la vita non possa essere altrimenti. Questa altalena di continue illusioni e disillusioni mi strazia profondamente l'animo, ma non ci posso fare un bel nulla, naturalmente. Può darsi che, con l'anno nuovo, mi spostino di parrocchia, ma, visti i precedenti, il timore di cadere dalla padella nella brace, è altamente probabile, perciò non so proprio cosa augurarmi, le mie residue illusioni essendo svanite definitivamente. Ho toccato con mano quanta autentica immondizia morale si celi all'interno di una di queste stramaledettissime chiesucole, non so proprio se potrei reggere altri affronti del genere. Per l'ennesima volta, con grande amarezza, mi ritrovo solo ed abbandonato, unica nota di consolazione, sia pure effimera, la radio, che oggi a mezzogiorno ha trasmesso una musica perfettamente in sintonia col mio stato d'animo attuale; del resto, nei miei momenti peggiori, ho sempre fatto ricorso alla musica, unica ciambella di salvataggio della mia anima ferita, spero che almeno quella non me la tolgano, allora sì che ne morirei. La giornata prevalentemente piovosa ed uggiosa, al contrario, ha acuito il mio malessere psicologico, sembra proprio capitata apposta! Il suicidio, anche a livello concettuale, irrita perchè mette a nudo l'ipocrisia imperante nella nostra società! Quanta cattivissima coscienza per ogni dove! Fermate il mondo, che voglio scendere! / Mi sono successivamente imbattuto nel "fariseo", il quale mi ha così confermato di essere in stato di punizione (come si usa nell'esercito, dice lui), adducendo il fatto che tutti, secondo il suo dire, mi ritengono colpevole, cosa peraltro possibilissima ed ampiamente nella norma, stante il bigottismo, l'ipocrisia, il nauseante conformismo di questi sedicenti cristiani-cattolici; secondo lui, adesso sarei addirittura un reietto da rieducare, figuriamoci, nessuna meraviglia, è tutto così squallidamente grottesco ma altrettanto sordidamente nella normalità! A questa sorta di onanista della redenzione, pervertito del proselitismo ad oltranza, pornografo dell'inculcamento forzato, stupratore di anime, non gli basta di attirare come una calamita tutti i peggiori bastardi che si aggirino nei paraggi, adesso pretende pure di rieducarmi, ovverossia di insegnarmi a stare al mondo, un altro poco e qui si arriva alla lobotomizzazione, altro che "trattamento sanitario obbligatorio"! Magari con l'aggiunta di qualche "salutare" elettroshock e detenzione obbligatoria in un gulag gestito da "comunione e liberazione", con "radio maria" a tutto volume 24 ore su 24! Ma vaffangulag! Se resto ancora in questo loculo indegno, fra un po' mi ritrovo nuovamente tra le balle l' "idrofobo" o qualche altro soggetto similare, ne sono certissimo! Ad ogni buon conto, ho tranquillamente dichiarato al "fariseo" che continuo a non considerarmi colpevole, quindi dovrò senz'altro aspettarmi qualche altra tranvata, prossimamente; ho accettato di farmi prescrivere degli psicofarmaci dalla psichiatra del centro di salute mentale, così spero che detti medicinali mi aiutino almeno ad attuare finalmente, una volta per tutte, i miei propositi suicidi, tanto che senso ha continuare a vivere così? Il "fariseo" mi ha detto che anche lui, quando lavorava in banca, subiva soprusi ed angherie dai colleghi, però direi con una piccola differenza, nel senso che il suo stipendio fisso (e sottolineo fisso!) era senz'altro di gran lunga superiore al mio miserrimo rimborso spese di borsalavorista precario, così come lo è altrettanto la sua attuale pensione, viste le generosissime e copiosissime elargizioni con cui gratifica i suoi beniamini e viste anche le migliaia di euro sborsate di tasca propria, già solo a livello di materiali, per far restaurare all' "idrofobo", gli scuri e gli infissi della parrocchia, tacendo di rinfreschi (pappatorie) vari ed altre amenità! Al peggio veramente non c'è limite! Qualora la Caritas accettasse almeno di raddoppiarmi il compenso, allora forse potrei anche sopportare insulti, minacce, aggressioni, punizioni, rieducazioni e prese per i fondelli varie, oppure no?
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