mercoledì 5 novembre 2014

Triste, banale, scontato epilogo (Incarico basilare 3/Capitolo finale).

In questi giorni ho scoperto che l' "idrofobo", tempo addietro ci aveva provato con la "smorfiosa" badante polacca, ricevendone un secco diniego, che non aveva affatto mandato giù, inducendolo ancora di più a sfogare i suoi pruriti sessuali mal repressi, martirizzando il sottoscritto condannato ad esserne così il capro espiatorio e questo spiega la recrudescenza di questi ultimi giorni; ovviamente il "fariseo" sapeva e taceva, probabilmente la stessa cosa si doveva essere verificata, a suo tempo, anche con il "mestruato" che anche lui sbavava dietro la "smorfiosa", ed ecco uno dei motivi per cui anche quest'ultimo sfogava i suoi malumori su di me: alla fine, mi trovo in questa situazione per colpa di un paio di dementi in fregola ed una stupida mignotta ubriacona che prima li stuzzicava e poi gli si negava, con la connivenza del "fariseo". Mi sembra proprio di essere piombato per caso nel mezzo di un romanzetto rosa di quart'ordine, non è giusto che debba risentire delle tresche altrui ed invece non è così. Inoltre, quel deficiente del "deretano militare" mi ha detto che lui mi chiama "Hunziker" non solo perchè non si ricorda il mio nome, ma per significare che sono una persona "bella dentro"; qui ti prendono per i fondelli in una maniera inimmaginabile! Se questi sono i cattolico-cristiani, sarebbe proprio meglio farne tabula rasa! Non so se mettermi a ridere od a piangere! Sembra che sia riuscito ad ottenere di poter fare le mie ore mattutine finalmente in santa pace, se non fosse che il prezzo da pagare per ciò, oltre a non poter più contare su aiuti extra di qualsivoglia natura (cosa che peraltro avevo già messo in conto), sia anche il fatto di essere stato praticamente isolato, in quanto adesso le mie ore le passo completamente solo, abbandonato a me stesso, senza sapere cosa fare e senza che si faccia viva un'anima e temo che d'ora in avanti sarà sempre così. Secondo me, questo mira ad indurmi a stare sempre a casa, rinunciando definitivamente così sia al rimborso mensile che ai contributi supplementari, annullandomi in pratica questo benedetto/maledetto tirocinio formativo o borsa lavoro che dir si voglia; è proprio ciò che vogliono, giunti a questo punto, il "fariseo" ed i suoi accoliti, desiderosi di liberarsi il prima possibile di un rompiscatole ignobile che ha osato contrastarne il divino disegno. Se ti ribelli al tuo destino predeterminato di pecora, basta farti il vuoto intorno e, senza colpo ferire, il gioco è fatto, sei invariabilmente sconfitto, gli avversari hanno regolarmente la meglio. L'intera mia esistenza è una sequela di sconfitte, tutto nella norma. Tirando le somme, nel mio caso, la sfortuna che mi perseguita, non mi aveva affatto lasciato, si era presa soltanto una pausa di riposo ed ora che è tornata, sono cavoli amarissimi, tanto per cambiare! Da quanto tempo ci si prendeva gioco di me, senza che me ne rendessi perfettamente conto, ma sembra proprio che la vita non possa essere altrimenti. Questa altalena di continue illusioni e disillusioni mi strazia profondamente l'animo, ma non ci posso fare un bel nulla, naturalmente. Può darsi che, con l'anno nuovo, mi spostino di parrocchia, ma, visti i precedenti, il timore di cadere dalla padella nella brace, è altamente probabile, perciò non so proprio cosa augurarmi, le mie residue illusioni essendo svanite definitivamente. Ho toccato con mano quanta autentica immondizia morale si celi all'interno di una di queste stramaledettissime chiesucole, non so proprio se potrei reggere altri affronti del genere. Per l'ennesima volta, con grande amarezza, mi ritrovo solo ed abbandonato, unica nota di consolazione, sia pure effimera, la radio, che oggi a mezzogiorno ha trasmesso una musica perfettamente in sintonia col mio stato d'animo attuale; del resto, nei miei momenti peggiori, ho sempre fatto ricorso alla musica, unica ciambella di salvataggio della mia anima ferita, spero che almeno quella non me la tolgano, allora sì che ne morirei. La giornata prevalentemente piovosa ed uggiosa, al contrario, ha acuito il mio malessere psicologico, sembra proprio capitata apposta! Il suicidio, anche a livello concettuale, irrita perchè mette a nudo l'ipocrisia imperante nella nostra società! Quanta cattivissima coscienza per ogni dove! Fermate il mondo, che voglio scendere! / Mi sono successivamente imbattuto nel "fariseo", il quale mi ha così confermato di essere in stato di punizione (come si usa nell'esercito, dice lui), adducendo il fatto che tutti, secondo il suo dire, mi ritengono colpevole, cosa peraltro possibilissima ed ampiamente nella norma, stante il bigottismo, l'ipocrisia, il nauseante conformismo di questi sedicenti cristiani-cattolici; secondo lui, adesso sarei addirittura un reietto da rieducare, figuriamoci, nessuna meraviglia, è tutto così squallidamente grottesco ma altrettanto sordidamente nella normalità! A questa sorta di onanista della redenzione, pervertito del proselitismo ad oltranza, pornografo dell'inculcamento forzato, stupratore di anime, non gli basta di attirare come una calamita tutti i peggiori bastardi che si aggirino nei paraggi, adesso pretende pure di rieducarmi, ovverossia di insegnarmi a stare al mondo, un altro poco e qui si arriva alla lobotomizzazione, altro che "trattamento sanitario obbligatorio"! Magari con l'aggiunta di qualche "salutare" elettroshock e detenzione obbligatoria in un gulag gestito da "comunione e liberazione", con "radio maria" a tutto volume 24 ore su 24! Ma vaffangulag! Se resto ancora in questo loculo indegno, fra un po' mi ritrovo nuovamente tra le balle l' "idrofobo" o qualche altro soggetto similare, ne sono certissimo! Ad ogni buon conto, ho tranquillamente dichiarato al "fariseo" che continuo a non considerarmi colpevole, quindi dovrò senz'altro aspettarmi qualche altra tranvata, prossimamente; ho accettato di farmi prescrivere degli psicofarmaci dalla psichiatra del centro di salute mentale, così spero che detti medicinali mi aiutino almeno ad attuare finalmente, una volta per tutte, i miei propositi suicidi, tanto che senso ha continuare a vivere così? Il "fariseo" mi ha detto che anche lui, quando lavorava in banca, subiva soprusi ed angherie dai colleghi, però direi con una piccola differenza, nel senso che il suo stipendio fisso (e sottolineo fisso!) era senz'altro di gran lunga superiore al mio miserrimo rimborso spese di borsalavorista precario, così come lo è altrettanto la sua attuale pensione, viste le generosissime e copiosissime elargizioni con cui gratifica i suoi beniamini e viste anche le migliaia di euro sborsate di tasca propria, già solo a livello di materiali, per far restaurare all' "idrofobo", gli scuri e gli infissi della parrocchia, tacendo di rinfreschi (pappatorie) vari ed altre amenità! Al peggio veramente non c'è limite! Qualora la Caritas accettasse almeno di raddoppiarmi il compenso, allora forse potrei anche sopportare insulti, minacce, aggressioni, punizioni, rieducazioni e prese per i fondelli varie, oppure no?    

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