domenica 21 settembre 2014

Codice a (s)barre.

Kafka, Sartre e Orwell, al confronto, erano degli ingenui ottimisti! Per un vasetto di Nutella, poco ci è mancato che non mi ritrovassi ostaggio, prigioniero, in uno di quei "non luoghi", rientranti nella categoria dei centri commerciali, pazzesco! Questa mia piccola grottesca disavventura, svoltasi nel primo pomeriggio di venerdì 19 settembre, ha avuto come teatro l'IperCoop "Centro Lame" di via Marco Polo a Bologna. All'interno dell'ipermercato mi ero preso un vasetto da 1 kg. di Nutella, alimento del quale vado ghiottissimo e pregustando la gioia dell'imminente sbranamento casalingo, mi ero regolarmente portato nella zona delle casse automatiche, ove, dopo aver provveduto, sotto lo sguardo della commessa, al regolare pagamento del medesimo, ritirando il regolamentare scontrino che, recente novità introdotta da quei "geni-tali" di responsabili della baracca, per arginare la piaga dei furti, reca all'estremità inferiore, un codice a (s)barre, da passare su un sensore che ti apre un cancelletto, consentendoti così di uscire dalla zona casse e quindi dall'ipermercato, mi stavo, per l'appunto, proprio apprestando, tenendolo in mano, all'espletamento di tale ridicola "formalità", degna di un burosauro incancrenito. Sennonchè quel giorno, nonostante i miei ripetuti tentativi, il sensore sembrava rifiutarsi di leggere questo benedetto codice a (s)barre, rimanendo acceso sul rosso e quindi bloccandomi l'uscita. Alla signora anziana nel frattempo appressatasi dietro di me, ignara del tutto, ho spiegato brevemente la faccenda, al che lei ha ripescato faticosamente dall'interno della sua sporta, il proprio scontrino, passandolo sul sensore, con identico risultato. Dopodichè ha successivamente tratto un secondo scontrino, ma non c'è stato alcunchè da fare. A quel punto, abbiamo interpellato la cassiera, rimasta ad osservare indifferente, ottenendo come risposta, in tono sprezzante: "A me non importa, voi potete uscire soltanto passando il codice a barre sul sensore!" Mi è venuto spontaneo obiettarle che non ci poteva trattenere come fossimo dei prigionieri, che trattavasi di autentico sequestro di persona, avendo oltretutto regolarmente pagato la merce acquistata, come i nostri scontrini dimostravano, ma costei, in tono ancor più arrogante, ribadiva: "Non m'interessa! Qui prima la gente usciva anche con un televisore in mano, senza pagare!" A parte i dubbi sulla veridicità di tale affermazione, ma quand'anche fosse vero, che colpa ne avevamo noi poveri malcapitati, tanto più che un televisore non mi sembra un oggetto così piccolo da potersi mettere in saccoccia o cacciarsi dentro al giubbotto così facilmente, soprattutto se contenuto all'interno del suo imballaggio, sì da passare inosservati sfuggendo alle maglie del servizio di vigilanza, delle cui eventuali carenze non si può farne duolo a noi onesti consumatori, soltanto che mi sono astenuto da queste mie ulteriori obiezioni, anche perchè finalmente l'ennesimo tentativo dell'anziana signora, aveva fatto accendere la luce verde, aprendo così il funesto cancelletto e restituendoci alla tanto agognata libertà; ciò non toglie che fossi furente e che poco ci è mancato che non sbattessi il vasetto da 1 kg. di Nutella, sul grugno di quella grandissima cretina di cassiera, peccato anche che nei paraggi mancasse, ovviamente, qualsivoglia ufficio reclami, poichè avrei avuto una gran voglia di fare una piazzata, ma tant'è! In questa assurda circostanza, secondo me, si sono configurati i reati di abuso di potere e sequestro di persona, anche se vi potrà sembrare esagerato, ma in tal caso, rifletteteci bene! E' mai possibile rischiare seriamente di rimanere ostaggi, prigionieri, in un ipermercato, per un vasetto di Nutella, ribadisco debitamente pagato e non di certo sgraffignato da un bancone? Veramente pazzesco, io dico! Scandaloso, aggiungerei, trattandosi di autentico sopruso, una vera e propria violenza psicologica nei riguardi delle persone, denotante una totale mancanza di rispetto nei confronti del prossimo, purtroppo tipica del periodo attuale, all'insegna dell'arroganza più sfacciata! La Coop sei tu, come dice la pubblicità? Ma vogliamo scherzare? Altro che "falce e carrello", siamo in libertà vigilata, se va bene! Ho sempre deprecato il comportamento aggressivo di quei gruppuscoli anarcoidi, provenienti dai centri sociali, dediti alle loro famigerate "spese proletarie", però adesso sarei quasi tentato di aderirvi, visto che qui ci trattano a pesci in faccia! Ma anche questo piccolo episodio, secondo me, s'inscrive sempre più, in un clima generale dal sentore terroristico-intimidatorio, nel quale siamo impercettibilmente e progressivamente precipitati, prova ulteriore ne sia quel che mi è successo la mattina successiva, sabato 20, prendendo l'autobus, dopo aver regolarmente (!) timbrato (obliterato!!!) il biglietto (titolo di viaggio!!!) sull'apposito marchingegno (obliteratrice!!!) ed essermi messo a sedere. Dopo qualche istante, si sono improvvisamente materializzati dal nulla, la bellezza di 3 controllori 3, in borghese, che oltre a bloccare le persone in procinto di scendere dal mezzo e passandoci tutti quanti al setaccio, si sono sentiti in dovere di farci un predicozzo sulla necessità di "obliterare regolarmente i titoli di viaggio", altrimenti guai a noi, al che una signora giustamente ha replicato: "Qui si rompono le scatole a quelli che pagano!", ma i nostri intrepidi "eroi" dell'Atc/T>per, gr(rrr)anitici ed immarcescibili, ovviamente, non hanno fatto una piega, il tutto rientra nella norma, "giustamente"! C'è ancora qualche bello spirito che si crede di essere in una democrazia? Sono stanco di pagare sempre più faticosamente tasse e gabelle ai miei peggiori nemici (condominio, comune, provincia, regione, stato), non illudetevi, ci tassano persino l'aria (inquinata!) che respiriamo, o cosa credete che siano gli "ecocontributi"? Non li si odierà mai abbastanza, per il male che ci fanno, ma al contempo, non disprezzeremo mai abbastanza noi stessi, poichè glielo consentiamo! Non per niente, il simbolo grafico della guida cartacea agli spettacoli estivi di Bologna, "Bé - Bologna Estate", è proprio una pecora! Seguite la pecora, pecoroni! Tutto nella norma! A parte il fatto che, anche dal punto di vista meteorologico, il cosiddetto clima mediterraneo, sembra sia andato definitivamente a farsi benedire, altro che paese del sole! Il porto delle nebbie, piuttosto!

Nessun commento:

Posta un commento