mercoledì 26 agosto 2015

Delirio e castigo.

Se gli altri rappresentano la causa principale della tua infelicità, sei costretto per forza ad evitarli il più possibile, anche forzando, o meglio sopprimendo la tua naturale propensione alla socievolezza, non hai scelta, altrimenti impazzisci! Non faccio altro che sentirmi il capro espiatorio delle nefandezze altrui, non riesco più a vivere, maledico continuamente il mio destino ingrato, che sembra non conoscere requie. Colui che posso tranquillamente definire il mio peggior nemico, mi ha definitivamente annientato, nella maniera più subdola e discreta, senza apparentemente colpo ferire! Qui sei circondato da persone senz'anima, che ti uccidono in silenzio! Il bello è che la mia situazione presenta anche dei lati comici e grotteschi, persino ridicoli, stante il fatto che la probabile causa della mia rovina definitiva, sembra la sbiadita copia di un romanzetto rosa di quarta categoria! Altro che scoperchiare altarini, l'orrore resta infinito! Guarda te se dovevo avere anche la sventura d'imbattermi in un sottaniere da strapazzo, perbenista ipocrita! Perchè il coltello dalla parte del manico, ce lo devono sempre avere gli altri, ogni battaglia risultando già persa in partenza? Amore ed amicizia, che utopia! Solo cattiveria e falsità imperano per ogni dove, è tutto nella norma! Penso a come era il mio animo, prima d'iniziare questa cosa rivelatasi progressivamente un autentico calvario ed a come mi ritrovo ridotto adesso, con più depressione e nevrosi di prima, è mai possibile che non ci sia cosa che si concluda positivamente, tutto non possa che inesorabilmente finire nel peggiore dei modi? Cerco di non perdere la tramontana, ma è veramente un'impresa, nella migliore delle ipotesi per il prossimo sei solo una patata bollente, della quale scaricarsi il prima possibile. Non faccio altro che domandarmi sterilmente, se e come potrò mai venir fuori da tutto questo, temendo fortemente che ciò sia decisamente impossibile. Mi sto ripetendo, lo so, è facilissimo cadere in paranoia, quando vivi in un mondo che premia soltanto i peggiori farabutti. Troppe volte mi è stato detto che ho l'animo di un signore, che sono una brava persona e via discorrendo, allora è per questo che merito di essere vilipeso e calpestato in mille modi e maniere, perchè sono sbagliato? E' questa dunque la mia colpa? Allora non c'è assoluzione alcuna! Devo farci scappare il morto, affinchè si cessi di sparare sulla Croce Rossa? Quanto vorrei che certe persone patissero quel che sto passando io, ed invece, tutto bene, madama la marchesa! Inoltre, mi è stato rilevato, a suo tempo, che ho una mia morale e dei principi in cui credo, colpa capitale di questi tempi, peccato che non possa dire lo stesso riguardo alle persone nelle quali, malauguratamente, mi sono imbattuto, orride idre. Veramente, ogni giorno di più, mi considero la cartina di tornasole della mediocrità altrui, altrimenti non riesco a capacitarmi delle occhiatacce di odio che sembro suscitare anche da parte di perfetti sconosciuti, quando giro per la città. Altre paranoie? Magari lo fossero! Altro motivo per me di fortissimo dolo, visto che sono, purtroppo, bolognese di nascita, è il constatare sempre più quanto i bolognesi nativi siano diventati la quintessenza della falsità assoluta in tutto ciò che dicono o fanno, ne sto avendo l'ennesima dimostrazione proprio in questi giorni, sembrano intrinsecamente costituzionalmente incapaci di avere anche solo un barlume di sincerità, a parte l'equazione "tanto più hanno quattrini, tanto più sono cretini; tanto più sono abbienti, tanto più sono fetenti" (in questo caso, sapendo di essere dotato di discreta intelligenza, temo proprio di essere destinato, prestissimo, ad ingrossare le fila dei senzatetto nullatenenti), sono stanco di vergognarmene, qui ci sono nato decisamente per sbaglio! Questa città mi rammenta sempre più uno squallido cimitero, un carcere di massima sicurezza dell'anima, mi manca l'aria, non mi si fa vivere! Se non sei padrone nemmeno in casa propria, allora sei condannato ad essere un corpo estraneo ovunque tu vada. Quando si è dei malati di mente in preda alla follia totale come il sottoscritto, è facile abbandonarsi a questi folli vaniloqui, giusto? 

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