domenica 23 marzo 2025

Pulizia etnica!

A morte pidioti covidioti, stranieri, immigrati, terroni, forestieri, femministe, ebrei, lgbtqe+, massoni, mafiosi, politici, sindacalisti, studenti, scolari, clero, turisti, abbienti fetenti, ricchi bastardi, bolognesi pagliacci, italioti subumani, autorità costituita in tutte le sue forme, ecc. ecc.! Avete rotto il cazzo, feccia antifascista del menga, immondizia che non siete altro!  

Viva l'antisemitismo!

Viva il razzismo! Viva la xenofobia! Viva il maschilismo! Viva la misoginia! Viva l'ateismo! A morte il buonismo!! A morte la democrazia! A morte la religione! A morte le donne!

venerdì 7 febbraio 2025

Subumani!

Subumani, questa è la condizione attuale delle persone, è impossibile anche solo ipotizzare una qualsivoglia relazione interpersonale durevole, che vada oltre una superficialità di fondo, tutti si comportano come se avessero qualcosa da nascondere (ed in effetti è proprio così), il "divide et impera" ed il "panem et circenses" continuano a manifestare la loro formidabilissima efficacia, siamo in uno stato di convulsione epilettica permanente, totalmente alla deriva e meno che mai si intravvede la fine di tutto ciò! Lobotomizzati da una tecnologia sempre più alienante ed invasiva, abbrutiti e ridotti allo stato larvale di monadi impazzite, ci ritroviamo a stare in centri abitati ridotti a manicomi criminali ed a sopravvivere perlopiù in quei luoghi di totale disfacimento psichico che sono i condomini, pagando profumatamente i nostri nemici (dall'amministratore condominiale all'autorità costituita in tutte le sue forme ed a tutti i livelli), affinché ci consentano, per grazia ricevuta, di continuare a condurre un'esistenza ogni giorno più allucinante, sempre più lamentosi, vigliacchi, servili ed incapaci di ribellarci! Fermate il mondo, voglio scendere!

giovedì 6 febbraio 2025

Il re dei poveri intelligenti?

Mi definì così, beffardamente, un cappellano militare alquanto esibizionista e sopra le righe, anni addietro, il re dei poveri intelligenti! Ma in un mondo di ricchi deficienti, se è così, direi! Quattrini e cretini andando di pari passo, nel senso che sono troppo cretini perché hanno troppi quattrini ed hanno troppi quattrini poiché sono troppo cretini, devo dedurne che l'intelligenza sia di impedimento al benessere economico, bella sfortuna! Prossimamente sarò il re dei miserabili intelligenti? Ma tanto sono ricco di animo, a quanto mi è stato detto da altri zuzzurelloni! Ed allora di cosa mi preoccupo? Andrà tutto bene, come no!

domenica 31 luglio 2022

Pizza margherita lavata con furlana!

 Se questa è la controinformazione, stiamo proprio freschi (nonostante il caldo afoso di questi giorni)! Fritti ed impanati! Seguivo abitualmente il notiziario quasi giornaliero de "La casa del sole - tv", ma direi proprio che il passaggio da "La casa del sole" a "La casa circondariale delle sòle" sia brevissimo! Il problema è proprio l'ideatrice di questo notiziario, margherita furlan (minuscolo d'obbligo), autoproclamatasi sedicente erede del fu Giulietto Chiesa, ma mi sa tanto che tale presunta eredità sia alquanto millantata! Costei mi sembra sempre più atteggiarsi a divetta capricciosa piuttosto che a seria giornalista! Il colmo è che quest'anno, ripetendo fino alla noia l'invito a sostenere finanziariamente da parte degli utenti la sopravvivenza futura del suo canale informativo, invito reiterato per un bel pò di tempo fino alla nausea in seno al notiziario, abbia avuto l'ardire di chiedere una cifra doppia rispetto all'anno passato (30.000 euro anzichè 15.000) assolutamente da raccogliere entro metà luglio, altrimenti addio informazione, avendone poi ottenuti a suo dire addirittura 35.000 ben prima della fatale scadenza, sospenda il notiziario per l'intero mese d'agosto, facendone al contempo presagire una futura trasformazione in una sorta di tribuna politica per l'oppo-finzione di regime avvicinandosi la scadenza elettorale, dà ben l'idea dell'assoluta mancanza di serietà di questa soggetta! Per la questua dell'anno prossimo, quanto chiederà, 60.000 euro? E magari l'anno successivo, 120.000? E, di raddoppio in raddoppio, fino a quando i gonzi attecchiranno? Naturalmente ai miei commenti critici fattigli sulla rete su alcuni di questi aspetti, mi è giunta una risposta da parte de "la casa del sole - tv", che sa tanto di patetica arrampicata sugli specchi, oltretutto in un italiano alquanto sgrammaticato e con evidenti errori di sintassi, tanto per dare un'idea di come siamo messi proprio male! Inoltre, non si pretende certo che l'esimia signora si mostri al pubblico in gramaglie, cilicio od addirittura in stracci, ma essere bardata peggio della madonna di Pompei, ovvero fra l'esibire perennemente abiti ed occhiali griffati all'ultima moda, gioielli, oltre ad essere sempre fresca di parrucchiere (spendendo di certo un capitale per la sola messa in piega e per quelle assurde tinture, ultimamente esibendo una capigliatura color prugna), insomma sempre rileccata e rilaccata (con l'apporto magari di qualche costosissimo centro di estetica o beauty farm che dir si voglia?), truccatissima come una starlette del cinema, ce ne corre assai di differenza! E dico, tutto questo, per poi avere la sfrontataggine di batter cassa in maniera così spudoratamente assillante, la dice lunga sulla scarsa etica di codesta esimia personaggia, evidentemente menefreghista nei confronti dei tanti che, come il sottoscritto, faticano a dir poco a sbarcare il lunario! Avesse la decenza d'evitarcelo! Provi a sacrificare almeno qualcuno dei suoi vizi (se si pensa che costei mantiene pure un costosissimo esemplare di certosino, con riferimento alla razza felina e non di certo al dolce tipico bolognese), magari rinunciando financo a qualche viaggettino e villeggiatura, sì da riuscire a risparmiare qualche soldino per le sue trasmissioni, prima di massacrarcele di brutto pretendendo da quei fessi di utenti della rete un sostegno finanziario per il suo canale! Un aspetto più sobrio e professionale, sarebbe a questo punto, certamente più credibile! Ma è ovvio che il semplice concetto di vergogna, debba esserle totalmente ignoto! Purtroppo il fatto d'avere diversi adulatori in rete, le ha senz'altro montato la testa! Assai scarse, per non dire quasi nulle, inoltre, le informazioni reperibili su di lei in rete, ho appreso soltanto che avrebbe dei trascorsi su Radio Radicale, a parte una sua dichiarazione in cui afferma d'essere una ex manager d'azienda folgorata sulla via di Damasco del giornalismo d'inchiesta alla "veneranda" età di 40 anni! Bah! Se questi sono i risultati, poveri noi! Aiuto!😏😒😔😂

sabato 23 luglio 2022

Vicolo cieco!

Vivere in un contesto sociale completamente popolato di anime morte, non fa intravedere alcuna alternativa al suicidio, il peso di questa assurda esistenza essendomi diventato insostenibile già da parecchio tempo (chiamarla vita mi sembra eccessivo, poiché, volenti o nolenti, si è costretti a vegetare).

lunedì 13 aprile 2020

CONTRO LA RETORICA DI REGIME!

Non ci sto a glorificare le forze del (dis)ordine, come qualcuno sta facendo in questo periodo così nefasto, pur sapendo d'urtare la suscettibilità altrui. Mio padre era un sottufficiale di polizia, sopravanzato nel corso della sua carriera da colleghi disonesti e corrotti! Un giorno venne punito da un'ufficiale al quale aveva osato replicare con una battuta di spirito, perchè non faceva, a suo dire, abbastanza multe! In casa circolavano varie storie riguardo alle nefandezze di certi suoi colleghi, diciamo così, assai più disinvolti! Per questa ed altre ragioni, non mi sono mai sognato di ricalcarne le orme! Aggiungiamoci pure il fatto che, durante il lunghissimo periodo in cui abitavamo a Cesena, abbiamo avuto pure la bella fortuna (si fa per dire) di risiedere nella zona prediletta dalle scorribande in trasferta di quegli zuzzurelloni della "banda della Uno bianca"! Ebbene sì, tanto per cominciare, il cassiere Merendi, morto di crepacuore durante una delle loro rapine, lavorava proprio nella filiale della banca dove i miei avevano il conto corrente! Inoltre, la moglie di Graziano Mirri, il benzinaio ucciso dalla banda, che gestiva un distributore poco distante da casa nostra, moglie che in gesto di disprezzo lanciò i soldi della cassa in faccia ai rapinatori, mia madre la incontrava tutti i giorni, andando a fare la spesa nel vicino negozio d'alimentari! Anche l'ufficio postale dove effettuarono un'altra rapina, era quello dove ci recavamo abitualmente, così come ricordo benissimo il gran botto dell'esplosione dell'autobomba fatta saltare di lì a poco, sempre a brevissima distanza, che scosse la nostra casa come se ci fosse stato un terremoto! Ricordo anche che, in quel periodo, appena mettevamo il naso fuori, per terra si trovavano regolarmente bossoli di proiettile! Un giorno, uscendo in mattinata per andare dal barbiere, nel bel mezzo d'un'incrocio, vidi un piccolo furgoncino grigio con i vetri oscurati ed un'antenna rotante sul tetto che ovviamente non ritrovai quando vi ripassai all'incirca un'ora dopo! Sapendo che sui simpatizzanti e fiancheggiatori (che pure c'erano) della banda, non si è mai indagato a fondo, questo spiega il perchè sia piuttosto critico nei confronti della polizia in generale, tanto più che ci sarebbe da dilungarsi anche sulle piccole e meno piccole angherie (in misura minore anche dai carabinieri) assurdamente subite, soprattutto in certi periodi, da quando rientrai a Bologna, verso la fine del 2002, essendo un soggetto che, oltre ad avere una fedina penale immacolata, non si è mai minimamente comportato in maniera da creare qualsivoglia turbativa all'ordine pubblico, come chi mi conosce ben sa! Sa il cielo che anch'io vorrei veramente una polizia al servizio del cittadino, ma quella che mi vedo intorno, abitando attualmente ad un tiro di schioppo da un paio di caserme, una di carabinieri ed una di polizia, la qual cosa se da un lato è inquietante, dall'altro costituisce un interessante punto d'osservazione, mi sa sempre di più d'un qualcosa preposto alle SEVIZIE DEL CITTADINO, con buona pace dei sempre numerosi corifei di regime, insomma un'entità oppressiva e repressiva, altro che gli sgherri di Scelba!

venerdì 21 febbraio 2020

L'ecomostro della cooperativa (a)sociale.

Veramente, al peggio non c'è mai limite, credevo di essere sufficientemente corazzato nei confronti delle persone distruttive, in particolare quelle di sesso femminile, ma evidentemente mi sbagliavo, me ne sto "allegramente" rendendo sempre più conto anche in questi giorni metereologicamente roventi, il mio ottimistico pessimismo o pessimistico ottimismo che dir si voglia, venendo ripetutamente messo a durissima prova; in quel che sto vergando, vi sarebbe anche un nemmeno troppo velato atto d'accusa a quel gaudentemente perverso sistema dei tirocini, del quale, volenti o nolenti, si finisce per esserne sia complici che vittime, un meccanismo infernale che ti mette innanzitutto alla mercè dell'anima nera di turno, esemplare (dis)umano facente parte della dotazione standard di quell'efficacissimo succedaneo, perlomeno a livello di torture psicologiche di massa, del campo di concentramento nazifascista, che si rivela essere oggigiorno, qualsivoglia cosiddetto "luogo di lavoro" (in)degno di nota. Mi era già accaduto di trovarmi in una situazione sgradevolissima in un precedente sterminio, ops, tirocinio, ma stavolta la faccenda sembrerebbe essere persino peggiore, se possibile! Per la serie "Il buongiorno si vede dal mattino", fin dal primo giorno (9 gennaio 2017) del mio attuale (peraltro giunto ad inevitabilmente prematura conclusione), pietosissimo, "campo di sterminio lavorativo", ariops (!), "tirocinio riabilitativo terapeutico" (farmacologicamente parlando, temo d'aver compreso fin troppo bene in cosa consista la "supposta terapia" o "terapia supposta", nel senso nemmeno poi così recondito di medicamento ad uso solitamente per via rettale, non esattamente la via lattea, né tantomeno una strada di Bologna, ahimè!), mi sono sciaguratamente imbattuto in una sva(n)gata tristanzuola, tipico esponente del moderno e g(rrr)intosissimo sesso muliebre funestante l'evo attuale, parto podalico post-femminista, post-moderno, post-atomico e postal market, perdiana! Questa aggraziata gentildonna, marchigiana, dall'attrattiva sessuale a malapena paragonabile a quella d'un manico di scopa, tipica soggetta di mezza età, repressa, complessata e frustrata (se fosse anche frustata, sarebbe senz'altro assai meglio), sedicente (ma non seducente, ahimè) vegana (una grandissima figlia di una vegana, purtroppo) per la verità piuttosto contradditoria avendo ella dichiarato, una volta, d'essersi scofanato un tiramisù (?), è una continua rivelazione, nella sua sconfinatissima bruttezza interiore (da far impallidire la già ragguardevolissima bruttezza esteriore, il che è tutto dire)! "Encomiabile" (si fa per celia) la sua metamorfosi nell'arco di poco più d'un triennio (ovvero da quando il mio calvario ha avuto inizio), passando dai resoconti sulla via francigena e relativi pellegrinaggi a Santiago De Compostela, alla discoteca trasgressiva e fuorilegge a Berlino ("...ho visto cose che voi umani..."), rifiutandosi, chissà perchè, in quest'ultimo caso, di "pene-trare" nei dettagli (ma ci sarà stata veramente?), comunque sia decisamente una trasformazione a 360 gradi (alla pecorina?), per questa bigotta ipocrita conformista perbenista, spocchiosa arrogante con la puzza sotto al naso, che si atteggia facilmente a scandalizzata, facendoti pesantemente la morale ad ogni occasione! Ed ovviamente, come tutti gli imbecilli à-la-page, anche costei va a lezione periodicamente dal suo "maestro di yoga", ma stanti i risultati, forse farebbe meglio a passare allo yogurt! Mai visto, fino ad ora, un tale concentrato di cattiveria, perfidia e falsità (anche se qualcuno m'ha detto che, ovviamente, potrei imbattermi in ben di peggio, ça-va-sans-dire!), invidiosa, astiosa, rancorosa, vendicativa, con un senso dell'umorismo degno d'una iena ridens, beati i tempi in cui quelle della sua risma le si poteva bruciare vive, adesso ci tocca di subirle senza potergli torcere nemmeno un capello, con le ovvie micidiali conseguenze, bel progresso, senz'altro! Mobbing, plagio, circonvenzione, aggressività passiva, queste alcune delle modalità con cui l'amenissima soggetta destruttura la psiche dei malcapitati che osano non corrisponderla pienamente, in aggiunta a dispetti, "giochini" e ritorsioni di varia natura, profittando spudoratamente e senza alcun ritegno, della sua posizione di favore, tanto più che il fatto d'essere financo socia di codesta scombiccherata cooperativa agricola (a)sociale, la rende praticamente un'intoccabile, va da sè! Inutile protestare, come minimo ti tacciano di "fantasie malate" (ma una psichiatra da me interpellata a tal proposito, mi ha riferito che comunque le "fantasie malate" partono pur sempre da un dato reale, ammesso e non concesso che lo siano) e con ciò questi begli ipocriti si sentono del tutto a posto, ovvio! Gioco fin troppo facile! Un giorno, provocatoriamente, ho chiesto a quel simpaticissimo smidollato cialtrone belga del vicepresidente del riformatorio, ops, cooperativa (a)sociale, se questa soavissima donzella (da lui medesimo definita "bravissima educatrice" e dal suo punto di vista "curativo-sedativo" lo sarà senz'altro, ma dal mio, io dico che se costei è una "bravissima educatrice", allora io sono il "primo ballerino della Scala" o "campione olimpionico di salto in lungo", ma và!) fosse stata a suo tempo assunta (è da poco più di una quindicina d'anni che imperversa, sic!) proprio in "virtù" di queste sue mirabilissime "qualità" (io sospetto atrocemente di sì), ma, stranamente, ha eluso la domanda, oibò! Quanto alle "straordinarie" capacità lavorative di questa autentica mezza calzetta, sciattissima e trasandatissima, con capigliatura unta e bisunta da far vomitare (che sia discendente di vespasiano - non mi riferisco all'imperatore, naturalmente - ?), in realtà consistono nello scaricare quante più incombenze possibili ai suoi "schiavetti adoranti", essendo ella troppo impegnata a fumarsi una "sigarettina" dietro l'altra (una volta che le feci notare la stridente contraddizione coi dettami vegani, lei, indomita ed imperturbabile, mi replicò dicendo che fumava soltanto sigarette il cui tabacco era stato lavorato con metodi assolutamente naturali, il che non fa una piega, o no?), ed ovviamente essendo sempre prona ad addossare i suoi errori e negligenze, agli altri! Tanto più che ha anche il vizio inveterato d'andare a ficcanasare nei cantieri altrui! Una volta che mi trovavo nella sua squadra, in un cantiere esterno in una casa di riposo, fotografò con lo smartphone, in un'aiuola, una mantide religiosa! Affinità elettive? Tacendo della sua guida da sconsiderata; in una particolare circostanza, col furgone della cooperativa, mancammo per un pelo l'impatto con un altro mezzo, sbucato lateralmente all'improvviso, inoltre quello stesso giorno venimmo fermati da una pattuglia di carabinieri per velocità eccessiva, riuscendo costei, con la sua fortuna sfacciatissima, ad evitarsi la multa! A parte le sue presunte smemoratezze, con le quali ci marcia alla grande, in tutti i frangenti! Risulterebbe peraltro laureata in scienze politiche, ma se le chiedi con quale punteggio, naturalmente glissa! Per giunta, ad un tirocinante, confidò d'aver avuto, in passato, una brutta storia con un uomo (lo vorrei proprio conoscere questo temerario, non sarà mica un alieno? E sarà poi vero?), ma stante il caratteraccio ben più che infernale della tipa, ci sarebbe da stupirsi del contrario! Ma non dimentichiamoci dell'elitario club "Gli amici di zia CINZIA / Vantaggi esclusivi per i so(r)ci" riservato ai suoi schiavetti adoranti, in seno alla cooperativa, autentico regno della "strega cattiva", con ricchi premi e cotillons! Una gran rottura di cotillons, soprattutto! Questi ultimi mentecatti costituiscono il suo piccolo esercito di spioni; siccome il sottoscritto ed un suo compagno di sventure, eravamo adusi a "magnificare" le sue grandi doti, soprattutto riguardo al modo di maneggiare il volante, durante i tragitti in autobus da e per la cooperativa, qualche "gola profonda" (più oscena che porno) le riferì i nostri sapidi e salaci commenti in proposito! E difatti la muliebre creaturina mi punzecchiò dicendomi che i suoi "servizi segreti" le avevano riportato tutto quanto! Stante gli individui interessati, più che di "servizi segreti", bisognerebbe piuttosto parlare di "servizi igienici"! Comunque, in conseguenza di ciò, io ed il mio sodale, decidemmo coscientemente di rincarare la dose, sia per soddisfare i "servizi igienici", ma ancor più per soddisfare l'ego smisurato di questa benedetta donna, la tipica BRUTTA-LESBICA-MAL-REPRESSA-CHE-ODIA-TUTTI-GLI-UOMINI (tanto carogna con questi, quanto cinguettante con le sue simili) e che usa la cooperativa agricola come unica valvola di sfogo possibile per le sue turbe sessuali, certi di farle cosa senz'altro graditissima! E per San Tommaso, non mi fate venire i MOSCHINI al naso! AGRI giornate pur di non rimanere al VERDE!

mercoledì 11 settembre 2019

(S)cassonetto.

Io non so se anche nel resto della "terra dei cachi", meglio nota, temporibus illis, come Italia, siano altrettanto cervellotici ed idioti in materia di smaltimento rifiuti come qui in Emilia Romagna, riferendomi in particolare ai comuni di Bologna e San Lazzaro (ma non solo), con la complicità degli "avanzi di (gal)Hera", di cui il primo, Bologna, è pure azionista di maggioranza (alla faccia del conflitto d'interessi), funestando soprattutto i residenti del centro storico con le sue demenziali innovazioni in materia, che hanno ridotto la suddetta zona ad una squallidissima discarica a cielo aperto, da far invidia ai più sgangheratamente amministrati comuni del meridione, rendendo la raccolta differenziata un autentico incubo ed un assurdo tormentone per tutti coloro che albergano nel sito incriminato, in barba ai risultati presuntamente positivi,  sfacciatamente sbandierati dai cialtroni comunali che sprecano una marea di soldi pubblici per rendere la vita dei cittadini sempre più difficile, ovvero facendo di tutto e di più, pur di metterli in condizione di trovarsi in fallo, in maniera da poterli poi massacrare di multe, il tipico, squallidissimo espediente per rimpinguare il più possibile le famelicissime (devono averci un esercito di vermi solitari), voracissime casse comunali. Insomma, si spendono i soldi pubblici, unicamente per creare nuovi modi di spremitura dei fessi contribuenti, ovvero paghiamo le tasse per essere ancora più tartassati, in un circolo vizioso infinito, geniale, nevvero? Non bastassero telecamere e vigilantes per i cassonetti dell'immondizia, già da tempo nefastamente presenti in quel di San Lazzaro, eccoti arrivare i cassonetti per l'indifferenziato che si attivano unicamente con la tessera nominativa da residente e/o con apposita applicazione da installarsi sul proprio smartphone, alla faccia del grande fratello! A quando impronte digitali, riconoscimento vocale, gruppo sanguigno, tessera elettorale, sirene antifurto, navigatore satellitare, codice fiscale, tesserino sanitario, vaccinazione antitetanica ed antirabbica (stanti possibilissime incazzature)? Cosa succederebbe se a tutto ciò, opponessimo un deciso rifiuto?

domenica 28 ottobre 2018

ALLA LARGA DA WINDOWS UPDATE...

...SOPRATTUTTO, SE AVETE, COME ME, WINDOWS 7! Affrettatevi a disattivarlo, altrimenti vi potrebbe succedere che vi mandi in automatico un falso aggiornamento per il sistema operativo che vi paralizza il computer! Questo è quello che mi è capitato 2 giorni fa e per fortuna che dispongo di un altro computer, quello dal quale sto scrivendo in questo momento, altrimenti sai che bel pasticcio! Probabilmente, per sperare di riattivare l'altro, dovrò effettuare un ripristino completo della configurazione di sistema, cercando di riportare quel computer alle impostazioni iniziali e per bene che vada, sarà una bella rottura di scatole! Salvo smentite, WINDOWS UPDATE si è rivelato sempre più una trappola pericolosissima, ma non me ne meraviglio affatto, dalla Microsoft, così come dai suoi concorrenti peraltro, mi aspetto veramente di tutto e di più! Per giunta, anche il browser Google Chrome, mi si sta rivelando parecchio falloso, al momento sono dovuto passare a Firefox Quantum, per poter proseguire la navigazione, evviva! Quando la tecnologia è in mano a ciarlatani e cialtroni...

domenica 1 aprile 2018

Disillusioni a catena.

Per rimanere in buoni rapporti fra esseri viventi (umani, mi sembrerebbe azzardato), occorre evitarsi il più possibile reciprocamente, ed ecco il perchè ci ho sbattuto il grugno più e più volte, ostinandomi a fare il contrario, bel cretino! La prossima volta che qualcuno mi farà dire, per interposta persona, che vuole ristabilire rapporti col sottoscritto, gli farò sapere, con la medesima modalità, che si può risparmiare lo sforzo, premurandomi io per primo di evitarlo, con uno sforzo maggiorato, il più possibile! Anche questo mi è capitato di recente, una riappacificazione per finta, ed io ci sono cascato come una pera cotta, ma d'altro canto cosa potevo aspettarmi da una tipa che, nello stringerti la mano, te la porge più flaccida d'un budino? L'ennesima presa in giro, naturalmente! E se almeno non ci si mettessero gli avvoltoi di turno, a far avvertire periodicamente la loro "rallegrante" presenza! Avere la definitiva conferma che, ai poveri disgraziati come me, siano negate, come per decreto, sentimenti, emozioni, una vita propria e quant'altro, non parliamo poi di futuro o prospettive di sorta, che è peggio che andar di notte, è un qualcosa che ti strazia veramente l'anima a più non posso! Una esimia soggetta, recentemente, mi ha definito le relazioni come una sorta di crociera (visto il paragone, mi rafforzo nella convinzione che, per i miei simili - sic! - la vita sia tutta una vacanza, ed i risultati si vedono, ahimè), dove i passeggeri salgono e scendono frequentemente, roba da farmi veramente venire il mal di mare, sarà per questo che odio istintivamente le navi da crociera, non ci salirei nemmeno se mi puntassero una pistola alla tempia, a tal proposito è da tempo che mi sono rotto le scatole, sognando utopisticamente una tranquilla navigazione in solitudine, in ossequio al detto "meglio soli che male accompagnati", francamente non sapendo proprio cosa farmene di conoscenze superficiali e provvisorie, pur conscio di essere in controtendenza, errore gravissimo da parte mia! L'avere a che fare col comparto femminile poi, come già dichiarato, equivale all'aids, per la serie "se le conosci, le eviti", trovarne qualcuna che non sia frustrante e/o distruttiva, equivale a qualcosa di peggio che cercare un ago nel pagliaio, almeno nel mio caso! Assistere al risveglio primaverile dei propri sensi, frenati se non castrati dall'ambiente circostante, è una delle inevitabili iatture dell'esistenza odierna, causa d'inevitabili, periodici scompensi interni, con tutte le nefaste conseguenze del caso. Ogni istante il deserto (morale, spirituale, culturale) inesorabilmente avanza, tirare avanti sforzandosi il più possibile di coltivare il proprio giardino sperando che non arrivino a distruggertelo prima o poi, sta diventando sempre più un'impresa titanica al di sopra delle mie già provatissime capacità di resistenza, vorrei essere capace anch'io di fermare i battiti del mio cuore come sembrerebbero poter fare certi "fenomeni", l'eroe è stanchissimo, vuole congedarsi, costi quel che costi, troppi nodi stanno venendo al pettine, le coordinate stanno saltando e non s'intravvede rimedio alcuno. Sempre dalla parte sbagliata della barricata, in posizione sempre più debole, fragile, vulnerabile, sempre gli altri col coltello dalla parte del manico, le tue armi, quando ci sono, invariabilmente spuntate! Sempre in moto ostinato e contrario... 

sabato 17 marzo 2018

Uomini inter-rotti.

Sembriamo sempre più una specie in estinzione, protetta dal WWF, quando ce la meniamo pateticamente fra di noi, oppure dei cani bastonati, quando ci lecchiamo le ferite in solitudine. Man mano che passano gli anni, assumiamo sempre più l'aria dei reduci, dei sopravvissuti, degli sconfitti, di fronte all'avanzata di questo esercito alieno di autentiche virago che sono diventate le donne moderne! E quale che sia l'ambiente, lavorativo o no, non importa affatto! Però, obiettivamente, in ambito lavorativo, non c'è cosa peggiore per un uomo che ritrovarsi con una donna in posizione di superiorità, poichè in questo caso la donna prevarica regolarmente, situazione fin troppo facilmente verificabile, oggigiorno, ed anche in questo caso, ne so ben qualcosa! Femminismo ed emancipazione hanno alfine creato donne mascolinizzate e uomini femminilizzati? Da giovane ero molto più corazzato, adesso periodicamente, m'imbatto nell'esemplare che prima si diverte a scassarti, ops, a squassarti l'anima (ed anche qualcos'altro), dopodichè t'ignora bellamente, naturalmente dopo averti ridotto psicologicamente ad un cencio! E, mentre tu te ne rimani inebetito come un allocco inghiottendo rospi a ripetizione, la virago continua a mietere ignare vittime, con soave noncuranza! Per il resto, o t'imbatti in piattole desiderose soltanto di usarti come valvola di sfogo per le loro paturnie incessanti, od in carogne vogliose soltanto di distruggerti l'esistenza. Ho sempre la sensazione sgradevolissima di avere a che fare con una banchisa polare, ogni qualvolta m'imbatto in un esemplare femminile, queste esimie soggette sembrerebbero avere l'animo assai ben più arido del deserto di Atacama, il modello prevalente risultando la mantide religiosa. Nella migliore delle ipotesi, si viene considerati dei portafogli e/o dei distributori di spermatozoi, alla stessa stregua dei fazzolettini usa e getta, inoltre, non parliamo poi se si ha financo la "colpa" di essere poveri, è peggio che andar di notte! Purtuttavia, nemmeno il fatto di essere abbienti, costituisce garanzia di successo, poichè conosco un soggetto piuttosto agiato, tutt'altro che brutto e stupido, che, pur avendo almeno 2 lustri di differenza in meno, rispetto al sottoscritto, è rimasto scapolo, ritrovandosi col dente avvelenato contro le donne, pur essendo apparentemente favorito dalle circostanze, rispetto ad uno sfortunato individuo come lo scrivente. Il bello (insomma, si fa per dire) è che ti possono rovinare sfrontatamente l'esistenza, anche senza che tu, maschio rimbambito e rintronato, vi abbia mai intrattenuto qualsivoglia relazione sentimental/sessuale, soprattutto se sei un colossale fesso da medagliere olimpionico come il sottoscrittto, poichè, si sà, coi mascalzoni, le cose cambiano assai, come rammentava anche una certa canzone dei bei (!) tempi andati! Ovvero, se almeno si limitassero ad ignorarti, potresti anche fartene una ragione, se non fosse che, quando si tratta di guastarti l'esistenza, allora sì che te le ritrovi tra le palle, anche fin troppo! Intorno a me, nel quotidiano, vedo sovente svolgersi scene allucinanti dove quasi sempre la lei di turno si diverte a tiranneggiare il fesso di turno, giovani o vecchie non ha alcuna importanza, la faccenda ha da tempo travalicato le generazioni, in un mondo che, peraltro, sembra aver abdicato per legge ad emozioni e sentimenti, a livello generale. Questa società occidentale, così sedata, grandemente sedativa, mi sembra ogni giorno di più un fallimento totale, uno squallidissimo cimitero, autentico museo degli orrori a getto continuo. Francamente, avverto solo sconfitti da ambo le parti, ma magari potrei peccare di somma ingenuità, poichè, di sicuro, gli sconfitti senza appello, siamo noi. Prova ne sia il fatto che, gli esemplari maschili che col passare degli anni si ritrovano con dei problemi erettili per le più disparate ragioni come lo scrivente, alla fine non se ne preoccupano più di tanto, poichè sanno benissimo che l'attrezzo in questione gli servirà unicamente per urinare e, forse, pure per masturbarsi, quando va bene! E fra i rinunciatari, conosco persone assai meno vetuste di me, ad ulteriore riprova che non c'è proprio alcun motivo per stare allegri! Uomini in disarmo, ammosciatissimi, con l'animo variamente stropicciato ed il pisello perennemente floscio (altro che Viagra), in un'ottica passivamente rinunciataria, già ben prima di diventare dei vecchi bacucchi. Indubbiamente, l'eccessivo allungamento della vita media, ha prodotto una gran serie di stravolgimenti, per cui a nemmeno metà della tua esistenza, ti ritrovi già a condurre una vita squallidissima da pensionato, quando va bene! Ma anche chi è variamente accoppiato, salvo sporadicissime eccezioni, non sembra passarsela poi particolarmente bene, in un clima tormentatissimo di precarietà diffusa. In giro, sempre più spesso, rilevo comunque e soprattutto gruppi unisex (uomini o donne) che viaggiano rigorosamente separati. Mi ricordo che, all'incirca una ventina d'anni fa, sul canale televisivo Mtv, girava un video divertentissimo, realizzato da un gruppo musicale che si chiamava "Flaminio Maphia". In esso, un gruppetto improbabile di extraterrestri piombato sulla terra, provava, senza alcun successo, ad abbordare tutte le tipe che gli capitavano a tiro. Il titolo e relativo tormentone di questo filmato era, "Ragazza acidella". Beh, queste odierne soggette, i cui atteggiamenti nei confronti degli uomini variano dalla semplice indifferenza al disprezzo, se non addirittura all'odio più totale ed incondizionato, altrochè "acidelle", sono assai più corrosive dell'acido muriatico, che risulta acqua fresca al confronto! Pedanti, rigide, saccenti, prepotenti, invadenti, conformiste e piccolo borghesi fin nel midollo, false, bugiarde ed ipocrite, frigide, totalmente prive della benchè minima autocritica! Perfide, astiose e vendicative, permalosissime, sempre col fucile spianato nei confronti del genere maschile (salvo, beninteso, le eccezioni summenzionate), guai ad avere attimi di abbandono o debolezza, od a fare battute spiritose od ironiche, con costoro, ti disintegrano anche solo con un battito di ciglia, anche un complimento od una frase gentile totalmente disinteressata, produce sfracelli a catena, si viene considerati in un lampo potenziali molestatori ed io, purtroppo, ne so qualcosa! Sto ritornando faticosamente, dolorosamente, da eterno sconfitto qual sono, ad essere misogino e misantropo come quand'ero giovane, provando nuovamente quell'istintivo disagio nei confronti del genere femminile nel suo complesso, che mi attanagliava allora, non sapendo più, a questo punto, cosa augurarmi in proposito! Certo, fra le colpe che attribuisco alla categoria alla quale ho la somma disgrazia d'appartenere (molti miei coetanei oscillano fra l'essere delle mezze checche spompate o dei "rodolfo lavandino" peripatetici), vi è anche quella d'indulgere, non so se più per vigliaccheria od imbecillaggine, a quella pratica nauseante, giustamente stigmatizzata in televisione, parecchi anni fa, dallo scrittore Alfredo Todisco, in una puntata del "Maurizio Costanzo Show", che la bollò definendola "filofemminismo ipocrita". Ma questi omuncoli viscidi e subumani plaudenti a codeste streghe e volgarissime predatrici, capaci soltanto di tirare in ballo un'anacronistica "cavalleria", per giunta blandendole ruffianamente sulla loro presunta superiorità intellettuale, denotano principalmente mancanza di spina dorsale e cattivissima coscienza, in questo loro volersi dimostrare a tutti i costi moderni, evoluti ed al passo dei tempi, screditando ulteriormente una categoria già parecchio screditata di suo, purtroppo, il cui testosterone sembra essersi disperso definitivamente in qualche cloaca maxima! Proprio intorno all'8 marzo, mi sono ritrovato un post su Facebook, con un video francamente agghiacciante ed aggricciante, di uno di questi miserrimi "pistolini", con i quali non vale nemmeno la pena di perdere tempo a polemizzare, visto che la cosa decisamente si commenta da sè! In questo frangente, mi ha fatto letteralmente scompisciare dalle risate, lo "sciopero delle donne per l'8 marzo", contro la violenza, promulgato in Piazza Maggiore a Bologna, da un gruppuscolo di sciamannate, sgallettate, sedicenti femministe (ma con tanto di pagina Facebook), visto che, per quel che mi concerne, lo possono anche proclamare ad oltranza, tanto per quel che conta, non cambia un caz..., ops, cavolo! Banalmente, però, mi chiedo se, a questo punto, noi ometti dovremmo rispondere, letteralmente, con il primo, autentico, "sciopero del cazzo", ma mi sa tanto che, vista la mala parata, idem come sopra! Occorrerebbe senz'altro, stanti le proporzioni endemiche del disastro, una decisa inversione di tendenza, ma, purtroppo, non ne intravvedo minimamente i presupposti, poichè so, per esperienza personale, che dove c'è disagio psicologico, economico e quant'altro, la prevalenza è nettamente maschile, essendo l'esatto contrario dall'altra parte della barricata! Siamo noi uomini, più fuchi che fichi, come non mai, il vero anello debole della catena, altro che loro! E trovo questa periodica enfasi sulla questione del femminicidio, decisamente offensiva e rivoltante, poichè il dramma dell'umanità è che "stronzi" e "stronze" si calamitano a vicenda, così è sempre stato e così continuerà ad essere, per i saecula et saeculorum, amen! Ed è perciò sommamente ipocrita lamentarsi delle conseguenze! Anche la questione delle "quote rosa" la trovo francamente demenziale, all'insegna di uno sciropposo buonismo, aggiungendo che, se le soggette in questione fossero dotate di buon senso, dovrebbero sentirsene offese loro per prime! Mi ricordo di un episodio occorso parecchi anni fa: ad un concorso pubblico, 2 candidati, un uomo ed una donna, superarono, a pari merito, l'esame finale. A questo punto, la commissione, al fine di poter emettere verdetto definitivo, confrontò i curriculum di ambedue, designando alfine l'uomo, in quanto ce l'aveva assai più corposo (bando ai doppi sensi, eh!). Apriti cielo! La donna, atteggiatasi a vittima della discriminazione maschile, sostenuta dalle femministe, fece ricorso in tribunale, ottenendo alfine di scalzare l'uomo, evviva!  Ma queste donne mascolinizzate, dalla componente lesbica sempre più accentuata anche se non lo dichiarano ufficialmente e che hanno assimilato i vizi ed i lati peggiori degli uomini elevandoli alla massima potenza, quando hanno il coraggio di affermare che "non ci sono più gli uomini di una volta", oltre a farmi sommamente sorridere, mi piacerebbe tanto il potergli far notare che ciò è dovuto al semplice fatto che non ci sono più nemmeno "le donne di una volta", non siamo compartimenti stagni, cambiando noi, cambia automaticamente anche tutto il contesto, o no? Per la verità, bisognerebbe capire cosa oggi s'intenda per "donne di una volta" e "uomini di una volta", ravviso gran confusione riguardo a codesto concetto, con una pletora di luoghi comuni in agguato dietro l'angolo! Ma saranno veramente mai esistiti gli uni e gli altri, in qualche epoca remota, o trattasi di pie illusioni, pure astrazioni? Alberto Sordi diceva che non si sposava poichè non si voleva mettere un'estranea in casa (aveva però le sorelle che lo accudivano come un sultano); al giorno d'oggi, oltre che un'estranea, rischi di ritrovarti pure con una ciminiera, roba da mettersi la maschera antigas in permanenza, beccarne una che non sia una "troia fumante", dedita ad un consumo compulsivo di sigarette, è peggio che cercare un ago in un pagliaio, la qual cosa sembrerebbe denotare alfine, in costoro, un fondo nascosto di nevrosi e fragilità, per non dire proprio debolezza, insicurezza, pur nell'ostentazione della loro corazza di aggressività ed anaffettività! Donne sole o donne sòle, od ambedue? Bah, vallo a capire, veramente! Non c'è affatto da meravigliarsi, però, se noi omettini, campiamo mediamente di meno, visto che ce le flagellano dalla culla alla tomba, oltre ad essere numericamente preponderanti, quale che sia il loro ruolo, nelle nostre, sempre più scombiccherate, esistenze. Certo, se ognuna di loro continua a comportarsi credendo di avercela in esclusiva, la colpa è innanzitutto di noi maschietti, assai più propensi ad usare il basso ventre al posto del cervello, che pure avremmo (forse), tendendo però sempre più a dimenticarcene e stupidamente, masochisticamente, tirandoci la zappa, noi per primi! Alla fine, verrebbe proprio da pensare che, se ci gettano nel pattume, in fondo in fondo (ma molto, molto, veramente molto in fondo), ci facciano un grandissimo favore, ovvero che sia il loro modo, invero assai singolare di dimostrarci l'affetto che nutrono per noi in realtà, mentre invece, il degnarci della loro considerazione, in qualsivoglia forma, sia il loro modo perfido e sottile di vendicarsi, castrandoci, distruggendoci progressivamente, giorno per giorno o perlomeno nutro da tempo questo atrocissimo sospetto. Dovremmo prendere a modello, a questo punto, società assai più retrograde, come quella islamica? Non vorrei essere cattivo maschilista, ma verrebbe voglia di pensare che siano loro nel giusto, nel mentre qui da noi si sia commesso un errore irreversibile, visti i risultati! Purtroppo, non ci resta, in questa disfatta totale, peggio di Caporetto, colpiti ed affondati, temo, che la pornografia (almeno per il momento), tanto per dimostrare, da parte dello scrivente, di essere un "cretinissimo" ominide, senz'ombra di alcun dubbio! E dire che un buonissimo motivo di ribellione nei confronti del genere femminile ci sarebbe più che mai, da parte di noi uomini, ovvero il fatto che è proprio una donna a scaraventarci unicamente per il suo tornaconto, contro la nostra volontà, in questo mondo bruttissimo, ed io, personalmente, ce l'ho ancora a morte con colei che mi ci ha, a suo tempo, sbattuto impunemente, ma purtroppo la carne è debole, fin troppo debole! Concludo perciò con una supplica al genere femminile: per favore, d'ora in avanti, evitate assolutamente di volermi bene, cercate di odiarmi almeno un pochettino, sforzatevi, vi prego! Ma, probabilmente, nel mio caso, è chiedere troppo!     

giovedì 8 marzo 2018

Gettato alle ortiche.

E' la costante sensazione che mi attanaglia, ovunque mi trovi, non c'è scampo alcuno. Purtroppo, tutte quelle che mi vengono riconosciute come qualità, alla fine mi vengono rivoltate contro, è dura da digerire, so benissimo che è la norma, però, in questo periodo, i nodi stanno venendo al pettine come non mai. Banditi sentimenti ed emozioni nell'impossibilità totale di relazioni interpersonali che siano minimamente degne di nota, tutto sembra spingerti inevitabilmente al suicidio, avviluppato in un grigiore esistenziale esponenzialmente crescente, che non ti dà requie, in un contesto che t'isola e ti emargina in infinitesimi modi. Il mio senso dell'ironia, principale mia arma di difesa, mai come adesso è costantemente messo a durissima prova, essendo pure un'arma a doppio taglio, poichè contribuisce a tagliarmi fuori, in un consesso d'immusoniti quale quello presente, inoltre aggiungiamoci la colpa di avere una personalità decisamente marcata e la frittata è bella che fatta! Non parliamo poi della colpa di essere povero, del fatto che la maggior parte delle figure femminili nelle quali ho avuto la somma disgrazia d'imbattermi, appartengono prevalentemente ad un paio di categorie: la piattola e la carogna, ovvero si ronza intorno al sottoscritto, unicamente per rompergliele e/o rovinargli l'esistenza, ed anche il mio aspetto fisico, tutt'altro che disprezzabile, bando alle false modestie, mi è stato rivoltato contro, non so quante volte mi hanno fatto sentire peggio del brutto anatroccolo, se non addirittura brutto, sporco, cattivo, stessa cosa per il mio modo d'essere e di vestirmi, va da sè! E l'unica soluzione propostati, la medicina che ti fa vedere le cose meno negative di quel che però sono in realtà, così ti stordisci e non rompi le scatole, naturalmente! Cerco di consolarmi pensando che il fatto di essere stato oggetto di tanta cattiveria gratuita, possa essere in realtà sinonimo di malcelata invidia nei miei confronti, purtuttavia, sta diventando un peso eccessivo il tirare a campare in simili condizioni, è intollerabile trovarsi costantemente al palo ed il fatto di non essere comunque l'unico, non mi è di alcuna consolazione, mi sento perennemente un pesce fuor d'acqua, l'uomo più sbagliato nel posto più sbagliato, troppe docce fredde negli ultimi tempi e mai un raggio di sole nella mia sempre più tetra e disperata esistenza, in una città che mi diventa ogni giorno di più estranea, un lugubre cimitero, autentico carcere dell'anima, sognando fughe impossibili ed altrettanto improbabili trasfigurazioni, attanagliato se non addirittura soverchiato da questa diffusa, straziante, dilaniante povertà d'animo, in totale solitudine, in moto ostinato e contrario... fino alla prossima tranvata, naturalmente!

lunedì 1 gennaio 2018

Reduce.

Tale mi sento, sempre di più, ad ogni fine d'anno, un sopravvissuto che tira a campare in quell'immenso vuoto a perdere che è Bologna (discorso probabilmente estendibile all'intera nazione), il loculo dove attualmente vegeto senza alcun costrutto, senza una prospettiva che non sia il brancolare eternamente al buio. Potrei persino assurdamente considerarmi privilegiato, in un'epoca d'incertezze quale quella odierna, avere la sicurezza che ogni anno nuovo mi farà perdere altri pezzi (ma ne avrò ancora?) della mia inutile esistenza, con il suo carico inevitabile di ulteriori amarezze e disillusioni che si andranno ad affastellare a quelle precedenti, in un continuo girare a vuoto, perennemente sentendosi gettati alle ortiche, quale che sia la situazione. Quando un anno si conclude, non vorrei mai ne iniziasse uno nuovo con tutto il suo trito corollario di grigie incombenze, così come ogni volta che sto per addormentarmi, mi auguro sempre di non risvegliarmi più il mattino successivo, tanto qui si viaggia sempre più col pilota automatico, in un mondo plasticoso sempre più virtuale che sembra aver bandito per legge qualsivoglia larvata parvenza di relazione interpersonale. Ho la somma presunzione di avere cervello più che a sufficienza per comprendere appieno l'assurdità del contesto nel quale mi dibatto inutilmente, ma è un'arma a doppio taglio che serve soltanto a farmi soffrire ancora di più interiormente. Paradossalmente, mi sento pure un gran cretino che si sta castrando con le proprie mani, andandosi progressivamente ad impantanare sempre di più in questo fallimento totale, incapace di prendere il coraggio necessario per venirne fuori definitivamente, costi quel che costi. Oscillo continuamente fra rassegnazione e disperazione, ben sapendo che, col trascorrere degli anni, la mia vita non potrà che impoverirsi ulteriormente e che quindi devo farci inevitabilmente il callo. Pirandello era decisamente un grande ottimista quando affermava che nella vita s'incontrano pochi volti e tante maschere, peccato che io non faccia altro che imbattermi regolarmente in quest'ultime, da tempo immemorabile. Inutile parlare poi di soddisfazioni sul piano, per così dire, professionale, ci troviamo veramente nella più pura fantascienza. Quando va bene, ti arrivano le briciole, quando va male, le mazzate. Intorno a me vedo solo voragini di rovine fumanti. L'eroe vorrebbe accomiatarsi una volta per tutte, continuare a vivere unicamente in spregio agli avvoltoi che ne attendono il cadavere, non sarebbe propriamente il massimo delle sue aspirazioni, ma continua grottescamente a proseguire il suo sempre più solitario e faticoso cammino, pur essendo ben conscio di non addivenire mai ad alcuna meta che non sia la sua naturale estinzione.

sabato 9 dicembre 2017

Tutto si paga...

...anche la galera! Anni fa, conoscevo una persona finita in galera, almeno a suo dire, per reati d'opinione o politici (in realtà non l'ho mai capito bene). Costui, un giorno, mi mostrò un vaglia, giuntogli parecchi anni dopo aver terminato di scontare la sua pena, in cui gli veniva letteralmente presentato il conto del suo soggiorno nelle patrie galere, non ne ricordo esattamente la cifra, ma trattavasi di un ammontare senz'altro non irrilevante. Il soggetto, infuriatissimo, mi dichiarò che mai e poi mai avrebbe pagato, comunque, avendolo perso successivamente di vista, non ho idea alcuna di come sia andata a finire. Successivamente, anche un'altra persona, il cui compagno era stato in galera per alcuni anni, mi raccontò che, avendo quest'ultimo lavorato all'interno del carcere per tutta la durata della sua permanenza, sul suo compenso finale, all'uscita, gli erano state fatte delle trattenute inerenti il costo totale del suo soggiorno in cella. Inoltre, mi è stato poi riferito da qualcun'altro che, qualora ci si rifiutasse di saldare il conto della "villeggiatura", si verrebbe nuovamente incarcerati, dovendo poi anche pagarci gli interessi aggiunti! Se le cose stessero veramente in questa maniera, sarebbe decisamente demenziale! Riflettendoci sopra, a questo punto, mi chiedo se, nel caso che a commettere un crimine efferato fosse un miserabile, un senzatetto, ovvero un soggetto non solvibile, che quindi non sia in grado di pagarsi la permanenza in carcere, come ci si regola? Lo si lascia libero, agli arresti domiciliari (e se non ha domicilio?), oppure lo si fa lavorare in galera (anche se è un incapace totale?), sì da consentirgli comunque di saldare il conto finale? Forse è per questo motivo che, spesso, i colpevoli di reati gravi, vengono assurdamente rimessi in libertà? Perchè non possono permettersi il lusso di pagarsi la p(r)igione? Chi è squattrinato, senza beni materiali, ha la licenza di uccidere, sicuro che le sue condizioni gli garantiscono l'impunità? Sarebbe veramente terribile, ad ulteriore riprova degli effetti nefasti sulla società, prodotti da uno stato che più pidocchioso di così non si può! Ed è così anche nel resto d'Europa e del mondo, oppure è una tipica stortura nostrana (ed in tal caso, non me ne meraviglierei affatto)? Non avendo avuto, in seguito, ulteriori riscontri, non so più cosa pensare in proposito, ma vorrei tanto sbagliarmi.

domenica 26 novembre 2017

Pitali selvaggi e cateteri al vento.

Qualche tempo fa, mi sono ritrovato nella buca della posta, codesta amenissima corrispondenza, di cui vi ragguaglio: innanzitutto, l'intestazione della busta: SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA/Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna - Istituto delle Scienze Neurologiche/Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (ohibò!) - Dipartimento Oncologico/UOC Psicologia Ospedaliera (in precedenza avevo ricevuto, negli anni passati, inviti a partecipare a campagne di prevenzione contro il tumore al colon, per cui, inizialmente, pensavo si trattasse di qualcosa del genere, ed invece...), la missiva è datata 23 ottobre u.s., in calce, oltre all'indirizzo della sede legale dell'Azienda USL di Bologna in via Castiglione 29 (guarda caso è proprio l'Azienda USL ad elargirmi il mio rimborso spese mensile, per via del tirocinio "terapeutico" che attualmente sto effettuando presso la Cooperativa Sociale Agriverde, sita in seno alla sede dell'ASL S.Camillo, località Le Mura S.Carlo/La Cicogna, presso San Lazzaro di Savena/BO), vi è anche quello dell'UOC Psicologia Ospedaliera, reparto dell'Ospedale Bellaria di via Altura 3 (il mio sarà un eccesso di dietrologia, però non posso fare a meno di notare che proprio il Bellaria è incluso nel percorso dell'autobus 90, che uso quando mi debbo recare ad Agriverde), in aggiunta all'indirizzo mail della dottoressa responsabile, Simona Cappelletti, nome che non mi è del tutto nuovo. Ma veniamo all'oggetto della lettera, il cui testo, così recita: "Egregio sig. (...), la informiamo che presso la sede della Unità Operativa Complessa di Psicologia Ospedaliera del Dipartimento Oncologico dell'AUSL di Bologna, intendiamo svolgere una ricerca scientifica (!) che si propone di verificare se esiste una relazione tra emissione di biofotoni (emissioni debolissime di energia luminosa non percepibili dall'occhio umano) e benessere percepito (sarà dovuto alla mia totale ignoranza in materia, ma non solo mi sfugge il senso di tutto ciò, ho persino un vago sentore di bufala)." La lettera prosegue: "Gli studi di fisica quantistica (nientepopodimenochè!) hanno evidenziato che ciascuna persona emette biofotoni (ma và!) la cui quantità varia in relazione allo stato di benessere percepito." Il periodo seguente è addirittura evidenziato in grassetto: "La nostra ricerca ha carattere puramente conoscitivo e potrebbe contribuire al miglioramento delle conoscenze attuali (e su questo non ci piove, ci grandina!), in quanto, ad oggi, non è possibile ipotizzare benefici per i soggetti partecipanti (ma quali mai dovrebbero essere, questi ipotetici benefici, lo scopo finale, sarebbe per caso quello di provocare una sensazione di benessere fittizio nelle persone, tramite l'emissione di piccole radiazioni luminose? Ma che totale idiozia, se ho visto giusto!)". Procediamo oltre: "Il Suo nome, assieme a quello di altri cittadini, è stato estratto a caso (mah, ripensando alle mie riflessioni iniziali, avrei qualche dubbio in proposito) dalle liste dell'Anagrafe sanitaria dell'AUSL di Bologna. Le riassumiamo di seguito le informazioni sulla ricerca che crediamo Le possano essere utili nella sua decisione di collaborare o meno (bah!). Le fasi che descrivono la presente ricerca, possono essere così sintetizzate: 1) reclutamento (mi ricorda il servizio di leva) su base volontaria (e ci mancherebbe!) di 300 persone di età compresa fra 18 e 69 anni (e già questo implica una preselezione iniziale, alla faccia della presunta casualità!) selezionati casualmente (e ci risiamo!) dall'Anagrafe Sanitaria (...); 2) alle persone aderenti alla ricerca verrà proposto un appuntamento per la rilevazione di biofotoni, attraverso l'utilizzo di una macchina fotografica (tipo quelle integrate negli smartphone, magari!) e di una telecamera che, con tecnologia appositamente sviluppata dalla NASA ... (a NASO, direi proprio che a questi qua, gli sia andato decisamente il cervello in orbita, peggio della sega, ops, saga di "Guerre stellari"!), rileva le emissioni di biofotoni. Il tempo necessario per la rilevazione di quanto sopra è di circa 5 minuti." La frase successiva, è nuovamente evidenziata in grassetto: "La macchina utilizzata non ha emissioni di alcun genere (e quali mai dovrebbe avere? Magari l'avranno acquistata di seconda mano al mercatino dell'usato, o taroccata a quello della Piazzola) e la sua azione può essere paragonata a quella di una macchina fotografica (per forza, anche perchè di quello si tratterà, nella migliore delle ipotesi!); 3) nel corso dello stesso appuntamento, verrà proposto a ciascun partecipante, in presenza di personale specializzato, di rispondere a tre questionari (addirittura!): uno per la rilevazione dello stato psicologico (POMS) e due per la valutazione dello stato di salute percepito (EQ-5D e SF-36, chissà cosa vorranno mai dire tutte queste strane sigle, o forse saranno soltanto fumo negli occhi, probabile!). Il tempo necessario per la somministrazione dei questionari (ai miei tempi si somministravano soprattutto pillole e supposte, adesso è tutta una somministrazione, ah, questi insulsi neologismi moderni!), è di circa 15 minuti (devono essere veramente difficili tali questionari, se ti danno così poco tempo, 5 minuti cadauno!). - La informiamo che la partecipazione allo studio non comporta alcun rischio (se non quello di farsi menare per il NASO!) e che può ritirarsi dallo studio in ogni momento senza dover dare alcuna spiegazione (lapalissiano). - La informiamo inoltre che i suoi dati personali .... (e via con le trite frasi di rito riguardo alla privacy)". Giungiamo alla conclusione: "I risultati dello studio potranno essere oggetto di pubblicazione (immagino quale grande interesse!), ma i dati saranno in forma anonima e la sua identità sarà sempre segreta (i cosiddetti segreti di Pulcinella). Se è interessato (?), alla fine della sperimentazione, Le saranno comunicati i risultati dello studio in generale, ed in particolare di quelli che la riguardano (sic!). - Il protocollo sperimentale è stato redatto in conformità ... (e via sproloquiando, come da prassi) - Per ogni ulteriore informazione e comunicazione durante lo studio, può contattare: Sig.ra Simona Cappelletti (segue numero telefonico) - La informiamo che la contatteremo a breve al suo numero telefonico disponibile sulle Pagine Bianche (non sono nell'elenco!) o sull'Anagrafe Sanitaria ('azz!), per chiederle conferma della sua collaborazione (qual'ora lo facessero, nel mio caso, li manderei senz'altro a farseli loro, dei gran fotoni, sì da fargli passare la voglia di rompere i neuroni alla gente!)." E adesso viene il bello: "Nel caso non desideri essere contattato telefonicamente, la preghiamo di comunicarcelo al numero 051...., dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 15 (a questo punto, dico, non solo vengo inserito non certo per mio volere nell'elenco dei possibili partecipanti ad una sperimentazione, a dir poco, di dubbia utilità, ma dovrei essere casomai io a telefonare, sprecando scatti ed ingrassando il gestore di turno, ad un numero fisso e nemmeno ad un numero verde gratuito, almeno per un minimo di decenza, ma che bei pidocchiosi, qualora volessi disdire! Ma costoro, ci sono o ci fanno, o tutt'e due?). In attesa di sentirla al più presto (come no!)... firmato: Dottor Gioacchino Pagliaro, Direttore UOC... (ecco, bruciamolo codesto Pagliaro, facciamogli fare la stessa fine del Vecchione, anzi, usiamolo al suo posto la notte di San Silvestro, non lo definisco un somaro, soltanto perchè non voglio offendere questa nobilissima specie animale!)" Banalissimo pensiero? Cui prodest? A chi giova? Ennesimo spreco di soldi pubblici da parte di un sistema sanitario regionale sempre più allo sbando? Per caso, l'essere tirocinante retribuito, per tramite del CSM, dall'AUSL, implica pure il venire eventualmente coinvolto come cavia in bizzarri esperimenti (mi sento come il protagonista del "Wozzeck" di Alban Berg, un miserabile soldato martirizzato, per 2 soldi, come cavia dal medico militare), non bastasse la paga da fame (2,50 euro l'ora)? E già, poichè, stranamente, il nome della dottoressa Simona Cappelletti del Bellaria, io l'avevo già visto in un manifesto affisso all'ingresso della sede legale di Agriverde, presso San Lazzaro. Il manifesto era relativo ad un corso di auto-aiuto, ed il nome di costei, vi compariva come consulente, assieme a quello di un certo, mefitico, dottor Filippi, uno dei peggiori soloni nei quali mi sia mai imbattuto nella mia sgangherata esistenza, me ne sciroppai gli assurdi sproloqui, al corso d'ortoterapia tenutosi la scorsa primavera al palazzino di Villa Ghigi. Lavoro troppo di fantasia? Sarà, ma a me questa cosa m'appare comunque uno squallidissimo campionario di corbellerie, ad opera di uno sguaiato manipolo di parassiteggianti onanisti in camice bianco, che dovranno pur in qualche modo giustificare i loro cospicui ed immeritati emolumenti, nevvero? La mia glande, ops, grande (si fa per dire!) esperienza di vita, mi ha portato più volte alla scontatissima conclusione che i confini fra scienza e scemenza, si siano fatti progressivamente sempre più labili. Anni fa, credo a Milano, venne condotta una "seria"(?) ricerca sc...ssc...scientifica (come direbbe Peppe er Pantera, il pugile suonato interpretato da Vittorio Gassmann ne "I soliti ignoti" di Mario Monicelli), coinvolgendo un certo numero di giovani studenti, per fargli visionare dei filmati pornografici, con degli elettrodi collegati ai genitali (in caso di eiaculazioni, sai che cortocircuiti!), al fine di studiarne le reazioni, eh già, chissà mai quali potrebbero essere, converrete anche voi, no? Quel che si dice, mi si passi il francesismo, un'autentica sperimentazione del cazzo e tutto questo con tanto di finanziamenti pubblici, come da prassi! Durante il servizio di leva (purtroppo ai miei tempi era ancora obbligatoria), che feci fra l'83 e l'84, all'interno dei cessi delle varie caserme in cui capitai, erano presenti dei capienti contenitori di plastica dai quali, semprechè tu ci pisciassi dentro, cosa che istintivamente non ho mai fatto, una volta raccolta l'urina, ne sarebbe stato ricavato un principio attivo per debellare il cancro, così recitava la targhetta cartacea appostagli in evidenza. Ce ne sarebbe di che scompisciarsi, veramente una faccenda meritevole di una minzione (non è un refuso) speciale, anche in questo caso, si stenda pure un pietosissimo velo! Un giorno di diversi anni fa, nella tarda mattinata, accendendo casualmente la radio, udii una voce femminile annunciare enfaticamente l'argomento del giorno della trasmissione "Radiotre scienza": "La cacca!" (ohibò, drizziamo le orecchie, sogno o son desto?) ed i temi popòsti, ops, proposti, con tanto di esperti in studio, erano i seguenti: "La cacca da bambino/la cacca da adulto, la cacca da giovane/la cacca da anziano, la cacca da nobile/la cacca da popolano, la cacca da ricco/la cacca da povero, la cacca da uomo/la cacca da animale". Esterrefatto, penso trattarsi di una parodia, di uno scherzo (rimembrando certi ameni programmi del remoto passato del compianto duo Italo Terzoli e Franco Vaime o dell'altrettanto compianto Luciano Salce), ma a fugare i miei dubbi, ci pensa la stessa conduttrice che, nel bel mezzo di cotali dottissime disquisizioni, ad un certo punto, irrompe con voce piagnucolosa, proferendo: "Scusate, non capisco proprio il perchè, ma stiamo ricevendo una valanga di sms pieni d'insulti, da parte dei radioascoltatori". In quel momento, con sommo raccapriccio, realizzo che, purtroppo, non di scherzo o parodia si trattava, ma, ahimè, di tristissima, squallidissima, realtà, quel che si direbbe, mi si passi un'altro francesismo, un'autentica trasmissione di merda di un anale, ops, canale radiofonico di servizio (igienico)! Ma a proposito di "balle (ma grosse così!) spaziali", qualcuno si ricorda ancora di quando, non più di un paio di lustri fa, si affermava che la causa dell'allargamento (!) del buco (!!!) dell'ozano, ops, ozono, era dovuta agli escrementi ed alle flatulenze delle vacche? Il buco dell'ozono è stato a lungo un tormentone, però attualmente, che strano, mi sembra, non se ne parli praticamente più, o per caso mi sono rimbambito? "Ma che aspettate a battere le mani / sono arrivati i re dei ciarlatani!", chissà come mai, questo garrulo motivetto che accompagnava gli spettacoli teatrali di Dario Fo, remotissimamente trasmessi in televisione, mi ronza insistentemente, in questo istante, nella testa! A questo punto, io mi sento più che un uomo scoraggiato, un uomo scoreggiato!     

giovedì 23 novembre 2017

Indignazione a buon mercato.

Ne ho vista veramente tanta, in questi ultimi mesi, anzi, ne vedo tutt'ora, ahimè! Ripensando agli attentati di matrice islamica avvenuti, nel corso dell'anno, in Inghilterra, Francia, Spagna, Stati Uniti, ma non solo, riflettendo su altre cose, in questo caso nostrane, come il ridicolo terremoto ad Ischia e gli sgomberi di centri sociali avvenuti in piena estate a Bologna, ma quanto mi fanno sorridere questi indignati a corrente alternata! Innanzitutto, ogni volta che si verificano attentati di matrice islamica, salta regolarmente fuori, la tronfia retorica dei soloni con la pancia piena fino a scoppiare, della superiorità della civiltà occidentale rispetto a quella islamica, della contrapposizione fra i buoni (ovviamente, noi occidentali) ed i cattivi (naturalmente gli islamici). Vi tolgo subito ogni illusione, nessuna civiltà (chiamiamola così, per comodità di definizione, poichè quella in cui m'imbatto quotidianamente, non mi sembra tale proprio per niente), è superiore ad un'altra, anzi, qui è una continua gara al ribasso, i buoni (ammesso e non concesso che siano mai esistiti), non ci sono più, la cattiveria dilaga fra ambo le parti. Personalmente, vedo soltanto 2 fallimenti che si contrappongono, con più di un sinistro punto di contatto fra loro. Ambedue i sistemi sono innanzitutto fondati sulla violenza, prevalentemente (ma non solo) fisica, in quella islamica, prevalentemente psicologica (ma non solo, pensiamo, per esempio, anche ai recenti accadimenti in Catalogna), in quella occidentale. Paradossalmente, si potrebbe persino affermare che, perlomeno, la violenza fisica è più, in un certo senso, onesta, dichiarata, manifesta, concreta, in quanto la vedi, te la senti letteralmente e fisicamente addosso, mentre quella psicologica, in cui alcuno apparentemente ti torce un capello, è senz'altro più subdola, ma può essere altrettanto, se non più, devastante di quella fisica, in quanto ti distrugge progressivamente nell'animo, nel tuo intimo, emarginandoti, isolandoti, alienandoti, riducendoti in povertà se non addirittura in miseria, attraverso varie forme di sfruttamento e schiavizzazione, mortificandoti attraverso le molestie psicologiche (mobbing), soprattutto se si è soggetti intelligenti e creativi, sostituendo la bontà col più bieco e spregiudicato dei buonismi, uccidendo il merito, riducendo sempre più gli agglomerati urbani a degli squallidissimi dormitori da un lato ed a degli orripilanti parchi gioco per turistame ricco e debosciato dall'altro (FICO!), soltanto per dare alcuni esempi, ma potrei proseguire all'infinito. Certo è che, tra parentesi, anche l'atrio della galleria d'arte moderna "Mambo" di Bologna, dove mi trovo al momento, luogo da cui solitamente vomito i miei deliri, è davvero divenuto, col tempo, un'eccellente cartina di tornasole dell'estremo grado di subumanità raggiunto dai miei simili (sic!) italioti occidentali, poichè proprio di fronte a me, giorni fa, si trovava l'ennesima coppia di deficienti in fregola che pomiciava e gemeva, ma a volte c'è gente che vi bivacca, che ci si appisola persino, che si mette ad ascoltare musicaccia da basso ventre con il proprio ridicolo gingillo tecnologico senza nemmeno mettersi gli auricolari, per la somma delizia altrui, ubriachi che ti vengono ad infastidire, non parliamo poi delle scolaresche bercianti ed indisciplinatissime, autentiche orde barbariche, con al seguito i loro smidollatissimi insegnanti, o del turistame volgare ed insolente,  insomma qui tutto è all'insegna dello svaccamento più volgare e sguaiato (ultimamente, però, ignoro se proprio per tali ragioni, sono stati tolti i tavolini su rotelle, sui quali erano disposti una serie di libri di vario genere, con le relative sedie, piazzate quest'anno per celebrare il decennale dell'apertura del Mambo, rimanendo perciò soltanto le 3 sedute in similpelle)! E sempre fra parentesi, certo è che i miei concittadini (arisic!) bolognesi, sempre più cerebrolesi, con i loro comportamenti quotidiani, non m'inducono sicuramente ad essere ottimista, nei confronti del genere umano in generale, tutt'altro, direi! Ma tornando a "bomba" (!) al discorso principale, direi proprio che, ambedue le "civiltà" (?), oltre ad essere minate al loro interno, da fanatismi politici e religiosi e nell'essere sessuofobiche, sono profondamente classiste e reazionarie, dispensatrici fin troppo generose di disuguaglianze sociali, di razzismi, di prevaricazione sui più deboli. Se ragiono poi sul fatto che, sovente, i più gravi attentati, avvengono proprio nei luoghi simbolo del turismo di massa, tipica devianza occidentale (altra tara tipica dell'occidente, da aggiungere ad un ipotetico elenco, sarebbe costituita pure dalle privatizzazioni selvagge di servizi pubblici, che "privano" le persone dei loro diritti fondamentali), non posso non arrivare alla scontata conclusione che la violenza (anche il turismo di massa lo è, nei confronti dei luoghi e delle persone che attraversa), non può che generare altra violenza e questi sono soltanto alcuni nodi di un consesso umano irrimediabilmente malato, che vengono inesorabilmente al pettine. Di sicuro è che, quando ti leggo commenti su facebook che, a proposito dell'autista assassino che, alla guida di un furgone, ha falciato la folla a Barcellona, dopo la sua morte avvenuta successivamente in uno scontro a fuoco con la polizia, commenti che arrivano ad auspicare, per contrappasso, il passare sopra al suo cadavere, più e più volte, utilizzando naturalmente un furgone, oppure, dopo l'attentato a New York, di arrestare a priori tutti coloro che portano la barba in una certa maniera, mi assale, inevitabilmente, chissà mai per qual motivo, un certo sentore di Piazzale Loreto! Ovviamente, i più strenui difensori dell'altrettanto fallimentare sistema occidentale, che arrivano persino ad incitare un peripatetico mascalzone come Trump, ad incavolarsi sul serio, reagendo di conseguenza, ossia a difesa della "sana" civiltà occidentale, sono, per l'appunto, proprio coloro che, su questo fallimento, ci prosperano a meraviglia, lapalissianamente parlando! Insomma, quante squallidissime similitudini fra islam ed occidente, ci vuole veramente un bel paraocchi, per pensare di sentirsi automaticamente dalla parte della ragione, migliori di altri, quale che sia la nostra origine! E comunque, i milioni, ma forse dovrei dire miliardi, in continuo aumento, di PERSONE DISAGIATE, IN DIFFICOLTA', fra cui il sottoscritto, allocate in seno all'avanzatissima ed evolutissima civiltà capitalistico-occidentale, costituiscono, volenti o nolenti, l'INCONTROVERTIBILE TESTIMONIANZA, del suo TOTALE FALLIMENTO (a parte l'ipocrisia del rifornire, a pagamento, più o meno sottobanco, di armi e bagagli, i nostri presunti antagonisti islamici), piaccia o meno! Quel che è certo è che il TERRORISMO è un formidabile alleato del POTERE VIGENTE, sia esso più o meno apparentemente "democratico", un grimaldello inesorabile con cui scardinare progressivamente la libertà dei singoli, se non ci fosse, se lo inventerebbero! Altro punto cruciale, ognuno dei due sistemi si ritiene depositario del VERBO ASSOLUTO, reagendo di conseguenza nei confronti di chi osasse minimamente dissentire! Purtroppo però, l'unica verità assoluta è che esistono soltanto verità relative, quando va bene. Il problema dell'esistenza del POTERE, ovvero di un genere umano così cretino da pagare un'accozzaglia d'individui, ancora più stupidi della massa, se possibile, affinchè si venga comandati (maldestramente, per giunta), è nel suo essere, temo, un male inevitabile, poichè l'ANARCHIA presupporrebbe un grado tale di maturità ed autodeterminazione, affinchè non si precipiti nel caos più totale, che siamo ben lungi dall'avere, anzi, ce lo possiamo proprio decisamente scordare, vista la fase involutiva che stiamo pervicacemente percorrendo! Se fossimo almeno stati capaci, nel corso dei secoli passati, di creare degli anticorpi in grado di limitare perlomeno gli inevitabili effetti collaterali dovuti all'esercizio stesso del potere, ma allora, in tal caso, già non saremmo più quel cumulo d'escrementi che rappresenta la nostra più intima essenza, per quanto sgradevole possa risultare questa constatazione, avremmo quindi già delle potenzialità per evolvere progressivamente a quel livello di totale autonomia ed indipendenza, che ci consentirebbe di PASSARE, di generazione in generazione,  dallo stadio attuale di QUAQQUARAQQUA' quale noi attualmente siamo, a quello di UOMINI, finalmente, faccenda però TOTALMENTE UTOPICA, ovvio! Tanto, solo per fare un banalissimo esempio, basta inocularci dosi periodiche di quella formidabile ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA, costituita dal CALCIO (e non mi riferisco certo all'omonima sostanza organica, magari fosse quella, nè tantomeno ad una bella pedata, nuovamente magari se fosse perlomeno quella) sì da permanere magicamente allo stadio di docili agnellini, capaci soltanto di accapigliarsi vacuamente per la PALLONITE ACUTA! A questo proposito, almeno ai miei tempi, la parte di popolazione femminile era ancora, per fortuna, sostanzialmente immune a questo morbo, ma fra i risultati nefasti prodotti dal FEMMINISMO, dalla susseguente EMANCIPAZIONE, dalla cosiddetta PARITA' (quest'ultima cosa, veramente un bell'inganno, direi, visto che, come posso purtroppo testimoniare in prima persona, IL DISAGIO E LA DIFFICOLTA' ECONOMICA, sono PREVALENTEMENTE MASCHILI, le donne essendo nettamente in minoranza, chissà com'è), vi è anche questa cosa, l'averle rese devote al DIO PALLONE, come e più degli stessi UOMINI, evviva, ci mancava soltanto questa! E difatti, colgo il destro (pur non salvando affatto gli uomini, tutt'altro, soprattutto se guardo quei rammolliti ultracinquantenni dei miei coetanei, salvo rarissime eccezioni, perlopiù oscillanti fra l'atteggiarsi a "Rodolfo Lavandino" e rigurgiti di latenza omosessuale mal repressa, ma se si passa pure alle "categorie intermedie", ossia transessuali, travestiti e compagnia bella, peggio che andar di notte, è un vagare da un insulso stereotipo ad un altro) per dire proprio che le donne occidentali siano state fin troppo leste, a suo tempo, soprattutto ad assimilare i lati peggiori degli uomini, elevandoli alla massima potenza, finendo così col divenirne la loro sbiaditissima fotocopia, a discapito delle loro peculiarità ed il guaio è che è troppo tardi per tornare indietro (tanto più che le dirette interessate non se ne rendono sicuramente conto o tutt'al più, fingono di non esserne consapevoli, visto che, tutto sommato, non gli conviene affatto), anche in questo caso. Mi rammento di un documentario, visto casualmente parecchio tempo fa su Rai5, in cui veniva intervistato uno zingaro all'interno della sua lussuosa roulotte (credo fossimo in Ungheria, o comunque in un paese dell'Europa dell'est), con al suo fianco la giovane moglie servizievole e discreta, il quale, ad un certo punto, beffardamente, affermava: "Voi occidentali, con la vostra emancipazione femminile, vi ritrovate con famiglie allo sbando, separazioni, divorzi, mentre io ho al mio fianco una moglie docile, devota e servizievole...", con l'intervistatore che non sapeva cosa replicare e d'altronde, diciamoci l'ennesima sgradevole verità, non è agevole controbattere simili affermazioni (come fai?) e pur non auspicando certamente simili modelli che, rispetto a quello occidentale, esagerano naturalmente in senso opposto (prima di venir prontamente bollato come MASCHILISTA FALLOCRATICO et similia, per la cronaca, quando mi ritrovavo ancora ambedue i genitori, l'unico ad aiutare regolarmente mia madre nelle sue incombenze, era il sottoscritto che ne prendeva pure le difese, ogni qualvolta litigava con mio padre, il quale reagiva di conseguenza nei miei confronti), guardandomi intorno, non posso fare a meno di rilevare una crescente precarietà delle relazioni a livello generale ("Ma come sei fortunato te, ad essere da solo", frase che mi sento quasi regolarmente rivolgere da coloro variamente "accompagnati", in ossequio al celebre detto "meglio soli che male accompagnati", arrivando persino ad essere invidiosi nei miei confronti), anzi, la definirei una frantumazione, disgregazione, disintegrazione, i sentimenti sono ridotti a livello di vacue parole con cui ci si riempie sterilmente la bocca, non dico l'amicizia, ma persino il giungere ad una semplice conoscenza fra persone, rappresenta praticamente una missione impossibile, diventando sempre più difficoltoso ottenere persino un'amicizia virtuale, cioè meno di niente, su un qualsivoglia social network, tutto ad ulteriore riprova del totale fallimento dell'odierna condizione umana. Mesi fa, parlando con una conoscente, sulla cinquantina, dalle cui affermazioni ho compreso che cambia compagno praticamente ogni lustro o due al massimo (ovvero fa il "tagliando", ossia la "revisione", al "fortunato" di turno che, se non la supera, sono cavoli amari), questa replicava alla mia battuta, dicendo: "Cosa vuoi, col tempo si cambia come persona e quindi è inevitabile che cambino pure i rapporti... ma mi vuoi far passare, per caso, per una sciupa-uomini?" (soprannome che, da allora in poi, le ho appioppato, ovvio). Ho annuito, lei mi ha sorriso, dopodichè le ho domandato se, per farsi mettere nella lista degli aspiranti, occorresse prenotarsi al Cup (l'attuale malcapitato avendo miracolosamente superato già il primo lustro), come per la visita medica, ricevendo prontamente risposta affermativa (oh bè, insomma...)! Qui, tirando le somme, ci sarebbe più da dolersi che da indignarsi, altro che civiltà contro barbarie, io vedo solo quest'ultima su ambo i fronti, in un'atmosfera generale sempre più grigia, opprimente, bigotta, conformista, retrograda! Ci voleva pure quel ridicolo terremoto ad Ischia, i cui danni ingenti si devono unicamente alla sfrontata speculazione edilizia avutasi fin da tempi remotissimi, per scatenare altrettanta indignazione posticcia da parte delle presunte vittime, "sporchi terroni" nell'accezione più deleteria del termine! Nel mio piccolo, a parte il terremoto in Emilia del 2012, avvertito anche qui a Bologna, nei 36 anni abbondanti in cui ho vissuto a Cesena (a circa 15 km. da Cesenatico, sul mare Adriatico), in Romagna (dall'ottobre del '66, fino al dicembre 2002), mi sono fatto una discreta esperienza, per così dire, di sciami sismici che andavano avanti quotidianamente anche per alcuni mesi (rimembro soprattutto quelli della primavera del '94, cessati con l'estate già alle porte), dovuti principalmente, ma non solo, almeno credo, ad una faglia presente sull'Appennino tosco-romagnolo, non troppo distante, in linea d'aria, da quella città, inoltre aggiungiamoci il fatto che, quando erano le Marche (altra zona notoriamente ad alto rischio sismico) a "traballare", il più delle volte, l'effetto era chiaramente avvertibile anche a Cesena, questo dà un'idea approssimativa di cosa mi sono sciroppato in tale ambito, per tutto il periodo della mia permanenza. Orbene, le scosse, sussultorie od ondulatorie che fossero, più o meno profonde come punto d'emissione, più o meno vicine come epicentro, arrivavano a toccare delle intensità massime anche del 6° grado della Mercalli, con una media del 3°/4° grado, a volte con delle durate singole che sfioravano il minuto secondo (ed in quei casi, il tempo ti sembra veramente un'eternità), perdurando tali fenomeni, come già detto, per lunghi periodi, come tutti gli sciami sismici che "si rispettino". A parte, talvolta, un poco di paura e di nervosismo (e soprattutto di fifa blu da parte di quel fesso del sottoscritto, che tremava letteralmente come una foglia), qualche caduta di cornicioni nel vecchio centro storico, o il trovarsi le suppellettili rovesciate o ridotte in cocci, sul pavimento, per coloro che avevano casa nell'Appennino, alcuno si faceva un graffio, nè tantomeno si rilevavano crolli, morti e feriti e questi accadimenti a malapena trovavano riverbero nella cronaca locale, meno che mai in quella nazionale, se non di sguincio, tanto per dare un'idea dell'effettiva "gravità". Dal '66 al '79, ho abitato al 1° ed ultimo piano, in una casa comprendente un paio d'appartamenti, costruita nell'immediato dopoguerra, dopo, fino al 2002, mi son trovato al 2° ed ultimo piano di un piccolo condominio di 6 appartamenti, edificato nel '70: in ambedue i casi, quando si verificavano eventi sismici, a parte la paura, alcun danno, nemmeno una piccolissima crepa, pur non essendo stabili dichiaratamente costruiti con criteri antisismici. Ma anche, più recentemente, quando il terremoto in Emilia, si è avvertito nettamente pure a Bologna, anche stavolta con punte massime che sfioravano il 6° grado, abitando attualmente al 5° ed ultimo piano, in un condominio di 12 appartamenti ex-Incis del '49, in centro storico, in casa mia, non si è spostata d'un millimetro, alcuna suppellettile, comprese quelle in precario equilibrio, incredibilmente (cosa verificatasi invece nell'appartamento al 4° ed ultimo piano di una persona che abitava in uno stabile di costruzione più recente, sito in via Tiarini, alla prima periferia, la quale persona, a suo dire, mi riferì che, durante una scossa, le sue suppellettili sistemate sui vari ripiani, erano finite tutte sul pavimento, pur non avendo peraltro avuto danni di sorta), soltanto alcune vecchie chiese del centro storico sono state dichiarate inagibili per un certo lasso di tempo e più per motivi prudenziali che per danni effettivi! Morale della favola, io dico che, se un edificio, quale che sia la sua epoca ed il tipo di terreno su cui è eretto, è costruito decentemente, regge tranquillamente fino ad almeno il 6° grado della scala Mercalli, quali che siano il tipo e le caratteristiche della scossa, per cui, se così non'è, diamo unicamente la colpa alla nostra sventataggine, anzichè atteggiarci ipocritamente a vittime del destino cieco e crudele, indignandoci ridicolmente! Non è minimamente concepibile, in conclusione, che una scossa del 4° grado, un terremoto così risibile, possa produrre di per sè, tutto quell'iraddiddio vistosi ad Ischia, anche tirando in ballo la natura particolare del terreno sottostante, la colpa è soltanto della selvaggia speculazione edilizia con abituri chiaramente fuori norma, piaccia o meno! Altra indignazione a buon mercato estiva è quella che ho rilevato quando, qui a Bologna, in pieno agosto, ovvero in piena "vacanzite estiva" (altra "arma di distrazione di massa"), in un'atmosfera opprimentemente canicolare, sono avvenuti un paio di sgomberi di centri sociali ad opera delle forze di polizia che, pare abbiano usato la mano pesante, cosa che non mi meraviglia affatto di per sè (ed altri sgomberi del genere incombono pure per il futuro), con il comune, sindaco in testa, che è stato praticamente a guardare, assumendo un comportamento che definirei latitantemente ambiguo. Fateci caso, è proprio quando imperversa la "vacanzite acuta", quindi con l'opinione pubblica e mass media più che mai distratti da altro, che avvengono più facilmente simili episodi; l'estate ed il periodo natalizio, sono momenti ideali per commettere impunemente le peggiori soperchierie, tanto per cambiare! A questi sgomberi forzati, naturalmente hanno fatto seguito manifestazioni di sdegno anche in centro storico, con tanto di cortei di persone indignate, senonchè anche in questo avverto una nota stonata. Mi chiedo, banalmente, quanti fra codesti indignati, che si lagnano del brutto clima che si respira a Bologna (il che è verissimo, peraltro), abbiano dato il voto, a suo tempo, all'attuale sindaco ed alla sua amministrazione (anzi, riconfermandoli entrambi per la seconda volta), corresponsabili di questo progressivo peggioramento dell'atmosfera cittadina, poichè in tal caso gli dico che, non solo non hanno alcun diritto di lamentarsi, non solo si meritano questa città imbarbarita, ma che si meriterebbero financo di peggio! Chi è causa dei suoi mali, pianga sè stesso!      

martedì 3 ottobre 2017

I mercanti del tempio.

Certo è un miracolo se, domenica 1 ottobre, non è piovuto a "dirottomila", con un arcivescovo di nome "Zuppi", ed una reliquia vagante che si aggirava nei paraggi di San Petronio, come Gianni Morandi (forse più "Morendi" che "Morandi", a questo punto), ci mancava solo che si mettesse a cantare: "Scende la pioggia, ma che fa / crolla il mondo, attorno a me / per amore, sto morendo ecc., ecc." e buonanotte al secchio, sai che strizza, roba da massacrarsi a bottigliate nel basso ventre, alla Tafazzi! Delirante il riuscire, in un'atmosfera di gran confusione della madonna, a depositare finalmente le proprie terga indolenzite dalla levataccia mattutina unita alla lunga attesa all'esterno, in un posto a tavola, all'interno della basilica, ove erano financo situati, in posizione strategica, un paio di grandi schermi che, sia pure con un audio altalenante, consentivano ai presenti di farsi una qualche idea di ciò che avveniva all'esterno, ovvero in Piazza Maggiore. Difatti bisognerebbe riconoscere, obiettivamente, all'attuale pontefice, almeno il dono della sintesi, poichè, nonostante la lunga pappardella introduttiva all'Angelus, da parte dell'arcivescovo (se non è Zuppi, è pan bagnato), poco dopo l'arrivo dell'alto prelato in loco, era riuscito comunque a rispettare, col suo breve discorso ("La brevità, gran pregio", si recita ne "La bohème" di Puccini), i tempi previsti per il suo ingresso all'interno della basilica, ovvero per l'inizio del pranzo, stimato per mezzogiorno e mezzo. Ma a guastare la festa, ci hanno naturalmente pensato i boiardi miracolati di regime, presenti in gran massa all'esterno e dispostisi in lunga processione per prendersi la propria assoluzione papale a buon mercato (a cominciare da quel Vasco Errani, che vedrei molto più volentieri marcire nelle patrie galere per il resto dei suoi giorni, naturalmente dopo aver buttato via la chiave della cella), ritardandone oltremodo l'entrata in San Petronio e quindi pure l'inizio dello stesso pranzo, ma tanto è tutto stramaledettamente nella norma, in simili occasioni, nevvero? A parte che l'attuale arcivescovo di Bologna si comporta più da politico che da uomo di religione, facendo troppo il "piacione" alla maniera di Rutelli e quando si vuol piacere a tutti, alla fine, si sa, si ottiene l'esatto contrario, facendo un bel buco nell'acqua, ma tant'è! Per fortuna che, almeno, a conti fatti, il pranzo si è rivelato tutto sommato abbastanza soddisfacente per il sottoscritto, insomma più "papale" che "francescano" (altrimenti sai che bella fregatura), per cui ramazzando complessivamente un primo, tre secondi e tre dolci, oltre alla frutta, al caffè d'orzo ed all'acqua minerale (liscia e gassata), pur rimanendo un poco al di sotto del mio standard abituale (ma visto l'iraddidio di commensali presenti, nonostante alcuni tavoli rimasti vuoti, forse era obiettivamente troppo pretendere di più), potevo persino affermare, in conclusione, che stavo quasi da "papa" e vabbè! Una nota stonata in tutto questo, però c'era, me l'ha fatta notare una persona che sedeva al mio stesso tavolo. L'aver fatto pranzare col pontefice, un piccolo gruppo di "eletti", in una zona riservata e separata da tutto il resto, creava una discriminante, non mettendo tutti sullo stesso piano, così affermava questa persona. Personalmente, la cosa non mi toccava più di tanto, poichè, ateo miscredente qual sono, il mio unico obiettivo era quello, se possibile, di abbandonarmi alla crapula più smodata ("pancia mia fatti capanna", come diceva Paperino) e diciamo che ci sono andato abbastanza vicino, anche se non l'ho centrato proprio in pieno come avrei voluto, ma pazienza, sarà per un'altra volta (???). Tanto più che ho pensato che, se mi fossi trovato come vicino di tavolo, proprio l'esimio personaggio, magari per ragioni di etichetta, i "supplementi" me li sarei sognati e buonanotte ai suonatori! Per cui, tirando le somme, meglio così, almeno per quel che mi riguarda! Però, riflettendoci sopra a posteriori, ho convenuto che questa persona non aveva poi del tutto torto, diciamo, forse alquanto ingenuamente, che era un qualcosa che si doveva cercare di evitare e pur tenendo conto di esigenze di sicurezza, non è comunque bello suddividere le persone disagiate in poveri di categoria A e poveri di categoria B, o meglio, quella è senz'altro l'impressione complessiva che si è data e bisognerebbe più che mai tenerne conto in futuro (mah!). Nei giorni precedenti, nella parete di un bar del centro storico, campeggiava un manifesto che così principiava: "La Confcommercio dà il benvenuto a Papa Francesco..."; poco più sotto era piazzato un banchetto del "Gratta e vinci", la qual cosa mi ha fatto avvertire, non so il perchè, un certo stridore. Impossibile, al giorno d'oggi, mi son detto con immensa ingenuità, mandare via i mercanti dal tempio (se poi penso alle "Giornate francescane", svoltesi in precedenza anche in Piazza Maggiore, madonna santa, anche lì...), sono ubiquitari più della gramigna, per dirla "papale, papale". E adesso che siamo andati tutti (o quasi), finalmente, a farci benedire l'anima de li mortacci nostri, potremo continuare nelle nostre nefandezze quotidiane ancor più a cuor leggero dell'usuale, poichè, è noto, "passata la festa, gabbato lo santo", tutto stramaledettamente nella norma, nevvero? Poffarre, poffarbacco, perdindirindina!   

sabato 25 febbraio 2017

La dizione, questa sconosciuta.

Noto, con crescente orrore, che, dopo aver stuprato selvaggiamente, da tempo immemorabile, grammatica e sintassi, non contenti di tutto ciò, stiamo mietendo un'altra vittima, la corretta dizione. Sapendo, per mia fortuna o sfortuna (a seconda dei punti di vista), di essere una mosca bianca in tal senso (me lo dicono gli altri), nonostante la mia voce da papero, m'imbatto in un crescente numero di persone che, oltre a lottare vanamente e disperatamente contro la grammatica e la sintassi, parlano come se avessero una saponetta in bocca, o come se li avessero castrati di fresco, biascicando, bofonchiando, smozzicando, strascicando, squittendo, incespicando, tentennando, ruminando, spezzettando, cigolando, smembrando, sminuzzando, rantolando, grugnendo, gorgogliando, borbottando, balbettando, mangiandosi ogni singola parola, riducendo quello che, almeno nelle intenzioni, vorrebbe ambire ad essere una parvenza larvata di discorso, ad un'informe sequela d'incomprensibili borborigmi e fonemi, irritandosi per giunta se tu non riesci a capirli, ma mica si può ricorrere alla pagina 777 del televideo Rai, per sottotitolarli! Autocritica, altra sconosciuta! E questa sarebbe Bologna la Dotta, o piuttosto la "Rotta"? Peggio di Zululandia, altrochè! E mi riferisco esclusivamente ai cosiddetti, presuntamente, normodotati, non certo ai disabili, anzi alcuni di questi ultimi, sono persino meglio di costoro, il che è tutto dire e questo mi fa comprendere a quali livelli abissali d'inciviltà, siamo già precipitati! Veramente, a costo di rendermi odiosissimo ed antipaticissimo a tutti, mi sento un gigante (pur essendo ben conscio dei miei limiti) in mezzo ad una massa di cerebrolesi e proprio per questo, peggio di un condannato a morte! Ma quanta miseria d'animo, quanta subumanità che mi assedia, ma cosa ho fatto di male per meritarmi di venire al mondo? Domanda retorica, naturalmente, ma qui tutto sembra spingerti da un lato al suicidio e dall'altro al desiderio di poter fare piazza pulita, nella maniera più cruenta che sia immaginabile, di siffatto contesto di umanoidi all'ultimo stadio di decomposizione, o sogno impossibile! Non so, contenti voi, ma a me, tutto ciò, risulta intollerabilmente ammosciante, più ancora che angosciante! 

venerdì 11 novembre 2016

Rihm - Seconda sinfonia, per baritono, soprano, coro misto e grande orchestra.

Un brano composto fra il 1976 ed il 1977 e pubblicato l'anno successivo, di uno dei più importanti compositori tedeschi viventi, colpevolmente trascurato, fino ad ora, anche dalle case discografiche dedite alla musica contemporanea, chissà perchè, le poche notizie su di esso temo che siano solo quelle rintracciabili sui commenti a questo video di Youtube e poco altro. Musica certamente non facile, ma di grande fascino, purtroppo adesso viviamo nell'epoca del "cotto e mangiato" ed abbiamo poca o punta voglia di sforzarci le meningi, non sapendo, nè volendo sapere le meraviglie che ci perdiamo, come in questo caso. Il video in questione ne documenta la recente prima assoluta olandese del 6 giugno 2015 (!), il linguaggio è senz'altro debitore di Mahler e della seconda scuola di Vienna, pur possedendo tratti decisamente personali. 4 movimenti in tempo prevalentemente lento, anche se con un'agogica varia e mossa, ossia 3 adagi, seguiti da un "semplice e calmo" finale, il 2° e 4° con intervento delle voci soliste e del coro, quest'ultimo producentesi, nel movimento finale, anche in uno "sprech-gesang" (cantato-parlato) di schoenberghiana memoria. Esecuzione validissima, a parte qualche piccola smagliatura in orchestra, soprattutto negli ottoni e ripresa sonora eccellente e video di ottima qualità, il che non guasta affatto in simili casi. Questa è la musica che vorrei sentire più spesso sulla scena contemporanea, altro che Giovanni Allevi, Lodovico Einaudi e "(s)concerti del 2 agosto". Utopia!

venerdì 14 ottobre 2016

Il bello ed il cattivo tempo.

E' quello che fa, letteralmente, l'aeronautica militare, che non a caso gestisce il servizio meteo (e purtroppo questo accade non solo in Italia!), diffondendo nel cielo le sue dannatissime "striscie chimiche", da almeno 21 anni e cioè dal 1995, con l'avallo di questo governo infame! Fandonie? Perchè non provate a volgere il vostro sguardo in alto, cosa che la stragrande maggioranza di voi ha cessato da tempo immemorabile di fare, osservando quel che succede sulle vostre teste e traendone le vostre conclusioni, semprechè nel frattempo le vostre facoltà mentali non vi siano andate in pappa? O preferite tenervi il vostro paraocchi, magari gioendo del fatto che, grazie al maltempo artificiosamente creato, potete già pensare di farvi la vostra settimana bianca da sci-muniti, per ritemprarvi delle fatiche delle vostre vacanze estive (vedasi le fin troppo copiose nevicate sull'alto Appennino dei giorni scorsi, francamente anomale per la prima decade di ottobre), con somma gioia, ovviamente, degli operatori turistici? Come mai, quando questi dannati velivoli cessano di transitare nei cieli, ci si ritrova con un cielo terso e limpidissimo, completamente sgombro di nuvole, accompagnato da un sole splendente e temperature in salita, come fino al primo pomeriggio dell'altro ieri, mercoledì 12 ottobre, qui a Bologna (ma penso anche a quei 3 giorni altrettanto splendidi di settembre, durante i quali, guarda caso, non ho visto transitare in alto alcunchè, a parte gli aeromobili civili), poi, dopo poco tempo che li ricominci a scorgere a tessere i loro reticoli di striscie nell'aere, inevitabilmente, ecco riformarsi improvvisamente cumuli di nubi dal nulla, il cielo che si oscura sempre più spesso, la temperatura che comincia a calare, quindi so già quel che mi debbo aspettare per i giorni successivi e tutto si sta svolgendo, a cominciare da ieri, giovedì 13, come fin troppo facilmente prevedibile, ovvero cielo coperto con abbondanti precipitazioni e temperature in drastica picchiata, quasi invernali, mentre un paio di giorni fa, al contrario, erano quasi estive. Coincidenze? Sarà! E' da un bel pò che non perdo più tempo a seguire i vari meteo sui canali radiotelevisivi, carta stampata od in rete, tanto mi risulta sempre più una colossale presa per i fondelli, mi basta volgere il capo verso l'alto per capire dove si va a parare, alla faccia del supposto surriscaldamento del pianeta, quante balle ci vomitano addosso, qui ci arrostiscono o ci assiderano allegramente e beatamente a seconda dei loro porci comodi, con il nostro beneplacito o, nella migliore delle ipotesi, indifferenza, ridotti come siamo ad una massa di omuncoli rincretiniti dai vari social-network e giocattolini ipertecnologici, creati apposta per renderci quello che siamo, in un mondo sempre più spudoratamente adulterato e manipolato, al quale siamo volutamente incapaci di ribellarci, ridotti ad un livello di subumanità infinito. Probabilmente sarà per il fatto di aver sempre abitato agli ultimi piani degli stabili, ma io non ho mai perso l'abitudine a differenza di voi umanoidi che camminate sempre a capo chino, di guardare in alto, persino quando scendo in strada, inoltre, a mettermi la pulce nell'orecchio, fu proprio, una ventina d'anni fa, un articolo del defunto settimanale "Avvenimenti", al quale avrebbero dovuto far seguito altri, mentre invece, altra strana coincidenza, dopo poco tempo, questo periodico chiuse definitivamente i battenti, chissà perchè! E pensare che fin dai tempi di Ustica, avremmo dovuto aver ben chiaro in mente che questi farabutti prezzolati dell'aeronautica militare italiana, sono capaci di qualunque nefandezza, ma quanta gente è strapagata a questo mondo per rovinarci l'esistenza! Sarò una voce nel deserto, sarò tacciato di essere come minimo un pazzo demente, io mi ritengo semplicemente un povero diavolo stanco di subire passivamente questo continuo degrado nel quale ci avviluppiamo sempre di più, arcistufo di trovarsi in mezzo ad una massa di lobotomizzati cerebrolesi incapaci di abbozzare una benchè minima reazione. Mi piacerebbe tanto di aver preso una colossale cantonata, però quello che vedo, al contrario, non fa che rafforzare questa mia idea balzana. Se non mi volete credere, allora, fate, come già detto, un piccolissimo sforzo, alzate lo sguardo in cielo più di frequente e traetene le vostre personali conclusioni, basta veramente poco, se almeno vi è rimasto un minimo di facoltà intellettive, altrimenti continuate pure a meritarvelo questo mondo, però abbiate la decenza di non lamentarvene, poi! 

sabato 8 ottobre 2016

Sbiliguda veniale, due antani, scavic, la supercazzora brematurata, con lo scappellamento a destra...

Ma come mai, domando e dico, con tutto codesto profluvio di affollati festival della filosofia, della scienza e compagnia bella, che spuntano come funghi da ogni dove, trovando regolarmente ampio spazio nei mass-media, la stupidità generale e generalizzata, continua a dilagare inesorabilmente più che mai? Forse per una bizzarra legge di compensazione? Magari, per invertire la nefasta tendenza, si dovrebbe allora organizzare, in opportuna sede, un bel convegno di cosmoscemonologia applicata, in ossequio all'esimio dottor Pangloss, con i dotti relatori producentesi in un continuo sdilinquimento linguidinale, per il sommo sollazzo del numeroso pubblico che certamente vi accorrerebbe a frotte. Quanta fame di cultura, in questi tempi di ignoranza spudoratamente conclamata, ma per caso costoro ci avessero un verme solitario nello stomaco? Mi piacerebbe tanto sapere se, qualcuno di coloro che si sono andati a sciroppare queste squallide sequele di masturbazioni narcisistiche pubbliche, all'insegna dell'onanismo più sfrenato e sfrontato, da parte di questi mefitici soloni (nel senso anche di grandi, immensi sòla) immeritatamente strapagati, autentici parassiti della psiche, ne abbia tratto un qualsivoglia spunto che gli sia stato anche solo minimamente utile, nella vita quotidiana reale, poichè ne dubito fortemente, salvo assai improbabili smentite, dico bene? Ed allora, perchè andare masochisticamente a stracciarsi i marroni, magari pagandoci pure il biglietto d'ingresso, a cotali squallide scempiaggini? Ricorderò fin che campo, un'intervista ad un ultra ottuagenario, arzillo direttore d'orchestra austriaco, su un mensile musicale nostrano (della quale ho già ripetutamente accennato in precedenza), il quale, alla fatidica (ed invero insulsa) domanda, "Qual'è la cosa più importante per l'uomo?", rispose, prontamente e saggiamente, "La prossima colazione!", soggiungendo più oltre che la filosofia è un lusso per chi ha la pancia piena, ogni volta di più trovo questa affermazione, veramente impagabile! Quando andate ad assistere a simili (in)dotte manifestazioni, chi, fra relatori e pubblico, sono coloro con "la pancia piena" e chi coloro con la pancia "un pò meno piena" se non addirittura "cronicamente vuota" (e tale resterà anche al termine, ovvio, mentre, al contrario, quelli con "la pancia piena", si faranno l'ennesima abbuffata alla faccia di voi gonzi che li andate a sentir sproloquiare)? Provate un poco ad indovinare, non vi viene nemmeno un pò di mal di stomaco al solo pensiero? Più la miseria dilaga, più abbondano simili eventi, chissà perchè! Questi immondi soloni (Raffaele Morelli, Massimo Cacciari - fu pessimo sindaco di Venezia, tra l'altro, a riprova che, quando si deve passare da concetti fumosi ed astratti, all'atto pratico, ovvero alla vita reale, simili soggetti si rivelano, come minimo, inadeguati alla bisogna -, Paolo Crepet, Vittorino Andreoli ed altri illustrissimi e numerosissimi mentecatti assortiti), sono i medesimi che vomitano sguaiatamente le loro sconcezze letterarie in libreria, autentici parti escrementizi basati su scempiaggini tipo il potere della mente, l'influenza della postura ed altre corbellerie assortite, con le quali ti vorrebbero far credere di migliorare la vita. In effetti, la vita migliora, ma non quella dei fessi che li comprano e/o li leggono, piuttosto, nell'ordine, quella: a) degli autori medesimi, naturalmente; b) dei loro editori; c) degli stampatori; d) dei distributori; e) dei librai; f) dei mercatini dell'usato, dove questi libri finiscono persino troppo facilmente nel giro di brevissimo tempo; g) dei servizi pubblici di nettezza urbana, una volta che questi libercoli approdano al loro naturale ed inevitabile destino, intasando i cassonetti, ovvero aumentandogli notevolmente il lavoro e quindi i profitti. Anche in questi giorni, in libreria, mi sono imbattuto nell'ennesimo ammasso cartaceo incentrato sul tema, altamente "originale ed innovativo", della felicità e su come ottenerla, vergato dall'ennesimo trombone, un francese del quale non rammento il nome, ma ha ben poca importanza, un trombone sfiatato che, in quanto filosofo, pretende, come i suoi simili, di detenere la verità assoluta, quando al mondo esistono soltanto verità relative e chi dichiara il contrario, a qualsiasi titolo, non può che essere un volgarissimo millantatore. A parte la scarsa fantasia di questa pletora di ciarlatani unti e bisunti, che rimestano all'infinito, nelle loro vacue argomentazioni, la solita brodaglia sempre più sciapa ed allungata, giustamente, Vittorio Feltri, li definì "terziario inutile" (in questa categoria ci si possono tranquillamente includere anche psicoterapeuti, psicologi, psichiatri, sessuologi, dietisti, dietologi, alimentaristi, economisti, ecc., ecc.), visto che, nonostante il loro "imprescindibile" apporto, o forse proprio in "virtù" del medesimo, il mondo intero continua imperterrito a precipitare allegramente e coscientemente nel baratro. "Lasciateci a battere le mani / sono arrivati i re dei ciarlatani...", questo ritornello facente parte della sigla che accompagnava gli spettacoli teatrali di Dario Fo, trasmessi illo tempore da mamma Rai, mi ronza sempre più spesso, di questi tempi, nel mio cervellino fritto e rifritto, chissà come mai!