martedì 30 dicembre 2014

Squassamenti.

Mai forse come quest'anno, Bologna è più che mai deturpata,sventrata, sia in centro che in periferia, da una pletora di cantieri che sbucano come funghi da ogni dove, riducendola letteralmente ad un groviera, nonostante il comune che lamenta pubblicamente miseria, ma che, chissa com'è, i soldi da dare alle cooperative "rosse" per rovinare la città, li trova sempre e comunque! Questi cantieri essi stessi, sorti per i più svariati pretesti, assurgono al simbolo di un contesto sociale ed ambientale, sempre più in disfacimento, in decadenza totale. Qui (e probabilmente anche altrove) le contraddizioni stanno aumentando in maniera esponenziale, implodendo progressivamente. Il mese scorso, mentre svolgevo il mio compito di scrutatore al seggio elettorale, la presidentessa e una scrutatrice, disquisivano allegramente di agriturismi, pranzi e ricevimenti vari, parlando di cifre dell'ordine di 1500 euro con assoluta noncuranza, come fossero bruscolini, facendomi sentire per l'ennesima volta, un pezzente capitato per sbaglio in un consesso di ricchi sfondati, tanto per cambiare (a parte il fatto che, la figlia della presidentessa, occupava l'incarico di segretaria del seggio, mentre un'altra giovane scrutatrice era la sorella di un'altra operante nel seggio accanto, alla faccia del nepotismo! Certo che poi, se si pensa anche che la giovane segretaria, sia in procinto di laurearsi come architetta, soltanto destreggiandosi al computer, ma essendo totalmente incapace di tracciare una semplice linea retta sulla lavagna, allorquando occorreva scrivere gli elenchi del numero di votanti e delle schede, fa tristemente riflettere sul livello infimo a cui sono arrivate queste università, sempre più volgarissimi laureifici, sfornanti una massa di cretini titolati. In America, per definire se uno sia più o meno affidabile, si usa porre questa domanda: "Comprereste un'auto usata da quest'uomo?". Orbene io dico: "Vi fareste progettare un qualsivoglia stabile da una persona che sì e no si destreggia con programmi di simulazione tridimensionale al computer, ma è completamente incapace di tratteggiare una banalissima linea retta col gesso, su una comunissima lavagna?" Vorrei proprio sperare di no, anche se temo fortemente il contrario! Anche perchè queste simulazioni al computer, per quanto possano essere sofisticate, non riescono a surrogare al 100% la realtà, al massimo riescono a darti un'idea preliminare, ovverossia parziale, della effettiva fattibilità di un dato progetto. Ne ho avuto la riprova, parecchio tempo addietro, in ambito fermodellistico, quando sono stati introdotti anni fa, sul mercato, dei modelli frutto di questa procedura, poichè le ditte interessate volevano ovviamente risparmiare tempo e denaro, senza dover realizzare, analogamente ai treni reali, un prototipo da rodare sul campo, prima di passare alla produzione effettiva. Difatti, questi modelli, una volta giunti nei negozi e testati dagli stessi negozianti e dagli incauti che si precipitavano ad acquistarli, evidenziavano immediatamente le loro autentiche magagne di progettazione, poichè sovente sviavano in curva o sui tratti deviati degli scambi, perdendo talvolta pezzi per strada, quando addirittura non deragliavano ad ogni piè sospinto od era persino, in casi estremi, impossibile il solo poggiarli sulle rotaie, in barba all'alto prezzo di vendita, costringendo le case produttrici a ritirarli successivamente dalla circolazione, impegnandole così in onerose sostituzioni gratuite! Per cui se già i risultati di queste simulazioni tridimensionali al computer, si rivelavano catastrofici per dei trenini elettrici, figuriamoci per degli edifici! O forse sono troppo ingenuo, o cretino?). E' da un gran pezzo che, a rovistare nei cassonetti dell'immondizia, vedo non solo barboni, ma anche un numero crescente di persone ben vestite e non soltanto anziane, vedo esercizi commerciali che chiudono i battenti o si spostano in sedi più defilate e periferiche, ma vedo altri esercizi commerciali all'insegna del lusso più sfrontato, pieni zeppi di gente, imballi di costosissimi computer e televisori all'ultimo grido, poggiati nei paraggi dei cassonetti, ieri in via Rizzoli, ho visto uscire da un negozio, un soggetto con in mano l'imballo del suo 'Apple' appena acquistato, vedo case sfitte e case occupate, palazzi lussuosi ed edifici fatiscenti, gente sfrattata, gente sfarzosamente elegante, vedo Ferrari, Maserati, Lamborghini, Suv e macchinoni vari in aumento, vedo stranieri ed extra-comunitari che si gingillano con i più costosi smartphone ed I-pad (ma come faranno ad avere una tale disponibilità economica, domanda ovvia?), che salgono sul "Freccia Rossa", persino nella zona del centro storico in cui abito continua ad esserci il tipico esodo natalizio di quelli con le seconde e le terze case, gran parte dei miei conoscenti, si arrabattano, chi più chi meno, fra crescenti difficoltà economiche, anche la mia sorte altalenante, non sembra conoscere requie. Il tutto risulta sempre più come un frullato impazzito, troppe incongruenze! Troppi squilibri che collidono vicendevolmente! E' un coacervo inestricabile di assurdità! La popolazione di questa città è caratterizzata dall'avere troppi anziani incartapecoriti (statisticamente anzi sarebbe il centro abitato con il maggior numero di vecchi, in Italia, il che incide profondamente sulla plumbea atmosfera generale), ma anche troppi giovani bamboccioni, troppi stranieri, forestieri ed extracomunitari prepotenti ed arroganti, troppe donne (me ne sono accorto anche stando al seggio elettorale, gli uomini, me compreso, si contavano veramente a malapena sulle dita di una mano), troppi studenti, troppi ricchi con la pancia piena fino a scoppiare, per contro troppo pochi bolognesi nativi, per lo più abbruttiti,  incattiviti e smidollati. E' tutto nella norma, è la scoperta dell'acqua calda, nulla di nuovo sotto il sole. C'è chi afferma che proprio quando tutte le contraddizioni di un sistema sociale emergono con sempre maggiore perentorietà, che sia proprio questo il sintomo della sua imminente dissoluzione. Magari fosse, lo preferirei comunque all'attuale persistere di questa atmosfera perennemente stagnante nella quale inutilmente ed assurdamente ci dibattiamo, quali che fossero le sue conseguenze a posteriori, ma penso e temo, ahimè, che si tratti persino di un'affermazione financo ottimistica. Ho da parecchio tempo l'impressione di assistere, in realtà, ad una lentissima, dolorosissima, inesorabile agonia, soprattutto per noi comuni mortali, di certo non ne arriverò ad intravedere nemmeno la fine, per quanto possa ancora campare, non auspicando certo di vivere ancora a lungo, vista l'assenza di qualsivoglia prospettiva. Probabilmente tutte queste contraddizioni le rileverei anche, almeno in buona parte, nel resto della nazione, ma avendo sotto gli occhi soltanto l'orrido carcere bolognese, nel quale, volente o nolente, sono costretto almeno in parte dalla sorte, ad albergare, questa è l'unica visuale che posso avere. Uno dei tanti luoghi cittadini che si può assumere come simbolo delle contraddizioni attuali, è costituito dalla piazzetta Prendiparte, dove in poche decine di metri quadrati, sono concentrate una serie di situazioni in contrasto stridente l'una con l'altra. Al civico 4, la sede della Caritas, accanto a quest'ultima, al civico 5, il "bed & breakfast" sciccoso della Torre Prendiparte, all'angolo, al 6, uno stabile di proprietà della Curia occupato abusivamente da un sedicente collettivo di giovani studenti, di fronte alla Caritas, l'opulento complesso ove ha sede proprio la Curia, oltre che le emittenti "Tv Nettuno" e Radio Nettuno". Insomma basta guardarsi un poco intorno, per scorgere una miriade di controsensi. Ma nonostante ciò, ottusamente, non rinunciamo affatto anche alle usanze più deleterie, tipiche di questo periodo festivo, a cominciare dall'uso smodato dei famigerati petardi (veramente soldi buttati in fumo!), autentico flagello di queste giornate, "grazie" ai quali ogni anno termina e principia all'insegna della più svaccata demenzialità, cascasse il mondo! Da aggiungere, assieme al Festival dell'Unità al P(o)rco Nord, al Festival di San Remo, al "decrepito" Napolitano, al "moccoluto" Allevi, allo smunto umàrel Beppe Maniglia e ad altre amenità assortite, fra le "certezze gr(rrrr)anitiche di questa epoca altrimenti alquanto incerta.  Anzi, a proposito del "decrepito", ci sarebbe anche da aggiungere il suo messaggio di fine anno agli italiani, a reti "mummificate", altra certezza gr(rrrr)anitica, caso mai non bastassero già le altre........... Buon anno???? 

venerdì 21 novembre 2014

Da una casa di morti (Incarico basilare 5: ulteriori riflessioni a margine).

Il grigiore, l'uggiosità, che ci attanaglia metereologicamente da giorni e che sembrerebbe non volerci concedere tregua alcuna, parrebbe aver contagiato indelebilmente anche cose e persone, inondandoci in un grigiore esistenziale senza scampo; viene proprio da chiedersi se si tornerà mai più a veder risplendere il sole, in tutti i sensi. Ripensando a quel che ho passato in quell'autentico carcere dell'anima che si è rivelata essere la parrocchia, dove ancora "opero", se così si può dire, come "aiutante generico" (sic!), tutto lì mi sembra immondizia (umana, morale e materiale), non solo il ciarpame che con l'aiuto del soggetto, trasmutatosi nel corso di poco più di un semestre, da "ministro laido" a "fariseo", "gran capo dei farisei", "Inculcator", ed ora "Inculcator Cortese" (essendosi apparentemente un poco ammorbidito nei miei confronti, pur non manifestando più, naturalmente, la sua espansività iniziale nei miei confronti; solo che, a differenza del noto brigante Stefano Pelloni, il famigerato "Passator Cortese" scorrazzante nella Romagna tardo-ottocentesca, l' "Inculcator Cortese", al raffronto, fa assai più magra figura, essendo completamente privo del benchè minimo carisma, sia pure in negativo, riducendosi ad essere un comunissimo criminale da strapazzo, uno smunto ladruncolo di anime), con un camaleontismo da far perfino invidia allo "Zelig" di Woody Allen (chissà quali altre trasformazioni potrebbe tenermi in serbo, per dilettarmi anche in futuro, non sto più nella pelle al solo pensiero!), ma anche tutte le cose e le persone che vi gravitano intorno, mi provocano la stessa nauseabonda, repellente sensazione. Se questa è la moralità dei sedicenti cattolico-cristiani praticanti (e sottolineo "inculcanti"!), allora me la metto tranquillamente tutta in saccoccia! Adesso, però, credo di aver capito perchè il nostro sia solito donare, alle potenziali vittime ancora dimoranti sotto un tetto come il qui presente, la 'famosa' scarpiera dell'Ikea: prima ce la regala, poi ci fa le scarpe! Tutto giusto e sacrosanto, il conto torna! In questi giorni, il derelitto, come prevedibile, improvvisamente piagnucola miseria, non rendendosi conto di parlarsi addosso, dopo le palate di quattrini da lui gettate al vento, ho il forte sospetto che trattasi del tipico bolognese, talmente povero, che l'unica cosa che non gli manca è proprio il denaro! Comunque sia, ennesimo soggetto che mi fa vergognare di esserci nato, in questa maledetta fogna, da aggiungere alla mia personale e sempre più nutrita, purtroppo, galleria degli orrori metropolitani. Nel giro di poco tempo, il luna-park iniziale si è progressivamente trasformato in una sorta di ottovolante imbizzarrito, dal quale sono precipitato sbattendoci bruscamente il grugno e piombando in un'atmosfera da "deserto dei tartari", anche se a tratti il mio isolamento viene interrotto, in questi giorni, da sporadiche comparse dell'esimio personaggio e di qualcuno dei figuri gravitantigli intorno. Non dico che da questa dannata borsa-lavoro mi aspettassi certo una rivoluzione copernicana, riguardo alla mia disastratissima esistenza, obiettivamente sarebbe stata una pretesa invero eccessiva, mi illudevo però che almeno siglasse un piccolo giro di boa, un mutamento di vento, un piccolo segnale che anche per me le cose iniziassero a prendere finalmente una direzione diversa, più positiva, dalla consueta, tristissima mia quotidianità, in ossequio al noto proverbio "da cosa nasce cosa", ed invece, eccomi, a poco a poco, rigettato al mio punto di partenza, al mio limbo perenne, senza capo nè coda, ma probabilmente era da stupidi, sperare che fosse altrimenti. Mi viene in mente Giovannino Guareschi, quando descrive, in un suo libro, la vecchia maestra elementare della scuola del paese, in procinto di andarsene in pensione. Fino al giorno prima, lei pensa fermamente che, con tutto quello che le è capitato nella sua lunghissima carriera d'insegnante, potrebbe scriverci tranquillamente un libro. Poi, giunta al momento fatidico del suo pensionamento, si rende improvvisamente conto che tutto si riduce al semplice fatto che un giorno ha iniziato ad insegnare, ed un altro giorno ha terminato, tutto qui, nulla di più, nulla di meno. Anche per me è la stessa cosa, alla fine, un giorno l'ho iniziata ed un altro giorno la terminerò, questa benedetta incombenza, niente altro, alla fine si resta sempre con un pugno di mosche in mano, tutto scorre senza lasciare traccia alcuna, nè in bene, nè in male, la propria esistenza non evolve in alcuna direzione, restando permanentemente bloccata, imprigionata in uno squallido nulla di fatto. In questo frangente, inoltre, ho avuto l'ennesima riconferma della totale caducità delle relazioni umane, impossibile anche solo ipotizzare di poter creare un rapporto almeno decente con chicchessia! Tirate le somme, fra me e costui, il tutto si riduceva ad un dialogo fra sordi, tutto nella norma! Avevo ragione di sentirmi, per l'ennesima volta, sprecato, gettato alle ortiche ed incompreso, i fatti accadutimi, per me, l'hanno ampiamente dimostrato, senza ombra di dubbio! Eccomi qui, dunque, risbattuto nel mio totale, consueto, vuoto esistenziale infinito, avevo già da un pò l'impressione che la mia vita stesse ritornando al cupo grigiore precedente, è sempre tutto così banalmente nella norma, accidenti! Per placare sperabilmente il mio animo straziato, ho accettato di farmi prescrivere dalla psichiatra del centro di salute mentale, degli psicofarmaci, pur essendo perfettamente conscio dei loro effetti collaterali ed avendoli rifiutati in precedenza, ma d'altronde, non intravvedo alternativa alcuna a tutto ciò, per cui la scelta diviene obbligata. Se Berlusconi praticava notoriamente il "bunga-bunga", qui, nell'orrido sito dove il destino mi ha piombato, da un lato c'era (o c'è ancora?), lo svergognato "mungi-mungi" da parte di questi squinternati nei confronti del munificissimo "inculcator cortese", dall'altro l'altrettanto spudorato "magna-magna" da parte di un gruppo di sia pur validi musicisti, formatosi recentissimamente in seno alla parrocchia (e che comunque, in quanto appassionato, cerco in ogni caso, nel mio piccolo, di far conoscere in giro, nonostante ciò, a costo di entrare in conflitto con la mia coscienza) costituito da 8 archi (ma potrebbero anche già essere morti sul nascere, visto il mutato clima, o forse chissà...) che, in virtù dei buoni uffici del "deretano militare" e col pretesto di dar prestigio alla parrocchia, oltre ad usufruire di uno spazio gratuito dove provare ed esibirsi, si sbafavano il rinfresco offerto (anche se l'attuale, quello che si sta approntando in questi giorni, viene fatto decisamente in economia, rispetto ai precedenti, cosa quantomeno auspicabile), a spese sue, dal grand'uomo, ed in più si beccavano l'intero ricavato dei loro concerti ad offerta libera, senza degnarsi di lasciare uno spicciolo che uno alla parrocchia ospitante, con capricci ed indolenze da prime donne e con quel gran fesso del sottoscritto, suo malgrado, ridotto a far da reggimoccolo a simile assurdo contesto, prendendosi per giunta anche insulti e contumelie assortite dallo squilibrato di turno, veramente grandioso! Non escludo, però che, con l'arrivo del nuovo parroco nella chiesa titolare, previsto verso la fine di novembre e per il quale vi è già un certo fermento, anche da parte dell'esimio personaggio, ci possano essere ulteriori mutamenti dietro l'angolo, sperando solo che tutto questo non si traduca in ulteriori brutte sorprese per lo scrivente, non si sa mai! Temo proprio qualche altro giro di vite, avendo anche avuto l'ardire, recentemente, di rifiutare la buon anima sia come "rieducatore" che come "padre", in quest'ultimo caso facendogli anche cortesemente, ma fermamente, notare che di padri mi è già bastato ed avanzato averne uno, quindi non ne sento certo la necessità di un altro, affatto, per carità! E' proprio l'ultima cosa che desidero, aiuto! Qui si tratta di un rapporto fra persone adulte, o così dovrebbe essere, nulla di più, nulla di meno! Se gli altri non possono essere come io vorrei, altrettanto vale per me, non potendo neppure io allora essere come mi vogliono loro, o meglio, costui! Se gli altri sono liberi di comportarsi come meglio credono, allora io sono altrettanto libero di regolarmi in conseguenza! Se io devo accettarli per quello che sono, la stessa cosa deve valere anche per me, nel senso che anche gli altri mi dovrebbero accettare (ma non certo nel significato di tagliarmi con l'accetta, sia pure metaforicamente!) e soprattutto rispettare per quel che sono anch'io! Tutto questo (che dovrebbe essere ampiamente assodato) non può nè deve essere a senso unico, troppo comodo! Nei giorni scorsi mi sono imbattuto in un paio di mie amiche, anche loro sfruttate e malpagate, in borsa lavoro, come custodi in una galleria d'arte moderna comunale, scoprendo che anche loro subiscono angherie simili alle mie, con le loro proteste che cadono regolarmente nel vuoto, ovviamente, anche in questo caso, inascoltate dai responsabili di turno, vittime anch'esse degli "inculcatori" di turno, uno in particolare, un pensionato settantenne ex volontario alla mensa della Caritas, che conoscevo bene anch'io e che pareva la bontà personificata, che ci ha provato con ambedue, anzi con la meno giovane, più vulnerabile in quanto caratterizzata da patologia cronica causantegli periodiche perdite di memoria, non si è ancora messo l'anima in pace, aggiungiamocene un'altro che fortunatamente non conosco, un bolognese col passatempo della 'mano morta', che pensa di cavarsela semplicemente, scusandosi in seguito con gli oggetti delle sue attenzioni, ed ecco delineata in tutto il suo squallore l'intera faccenda, altrettanto squallidamente nella norma! La più giovane delle 2, mi ha anche accennato di un suo amico, anch'egli 'impiegato' in una parrocchia, ed altrettanto schifato di quel che vi succede, per cui, alla fine, nonostante che ambedue, a differenza di me, siano credenti, i loro discorsi e le loro riflessioni, avevano parecchi punti di contatto con le mie, c'è proprio poco da stare allegri! --- P.S.: Da quando ho iniziato a stilare queste note, nel frattempo, il clima psicologico intorno a me sembrerebbe essersi apparentemente stemperato, ciò nonostante non mi faccio troppe illusioni al riguardo, per il momento si naviga a vista (in effetti mi sarei aspettato che il camaleontico "inculcator cortese" si tramutasse ulteriormente magari, prima o poi, nel "convitato di pietra", col dito indice solennemente puntato verso quel reprobo recalcitrante del sottoscritto, al grido di: "Pentiti, pentiti, o dissoluto!", ma per adesso, non si segnalano ulteriori metamorfosi, comunque stiamo in campana, perchè non si sa mai, le sorprese possono essere sempre dietro l'angolo), ad ogni modo, potrebbe essere stato provvidenziale per entrambi il fatto che, proprio in questi giorni, io sia stato convocato come scrutatore al seggio elettorale, per cui dovrei avere ben altro di che occuparmi per 2 o 3 giorni, oltrechè beccandomi sperabilmente qualche quattrino, in luogo di eventuali insulti ed aggressioni da parte di qualsivoglia scombiccherato. Certo è che continuerò a considerarmi sostanzialmente gettato alle ortiche, così come la mia inutile esistenza, rimane decisamente sprecata, ma vorrei sperare, una volta tanto, che a poco a poco, gli eventi mi allontanino progressivamente sempre di più, dalla mia attuale impasse, aprendomi a qualche prospettiva veramente nuova, non ne posso veramente più di sentirmi l'uomo sbagliato nel posto più sbagliato, un pesce fuor d'acqua, annaspante e boccheggiante, avendo continuamente la sensazione di girare a vuoto, di essere l'ultimo dei galoppini, pur sapendo benissimo che tutto questo rientra ampiamente nella norma. Continuerò ostinatamente a rifiutare consolazioni anestetizzanti di natura religiosa e non, essendo troppo conscio della loro intrinseca fallacità, bisogna guardare la realtà per quel che effettivamente si rivela, senza costruirsi quadretti idilliaci e presepi mentali, rimedio (?) assai peggiore del male, preferisco restare nella mia eterna infelicità ed insoddisfazione, piuttosto che ricercare un'artificiosa felicità interiore fondata su basi d'argilla, se non autentico castello di menzogne, destinata perciò a crollare inesorabilmente alla prova dei fatti, appena il destino bussi alla propria porta. L'unico paradiso possibile, se effettivamente realizzabile, non può che essere qui, dove ci troviamo, ma non certo in altri improbabili, immaginifici, ipotizzabili, mondi alternativi, dipende solo e soltanto da noi e basta, qualora lo volessimo sinceramente, collettivamente, non certo da qualsivoglia presunta entità ultraterrena alla quale lasciare tale assurda delega, o vogliamo ancora credere alle favole?  

domenica 9 novembre 2014

Inculcamenti (Incarico basilare 4 - Postludio).

Quel giorno fatidico in cui ho pensato di rendere pan per focaccia all' "idrofobo", ho sbagliato obiettivo, ma d'altronde, senza quell'errore tattico, non sarei mai arrivato a comprendere lo stato effettivo della situazione demenziale nella quale, mio malgrado, mi ritrovo. Ripensando, a mente fredda, alle parole del "fariseo" di venerdì mattina, riguardo alla mia punizione e rieducazione, di colpo mi è balzata agli occhi l'orrida verità: l'autentico, unico nemico effettivo da combattere è proprio solo e soltanto quest'ultimo, non certo l' "idrofobo", nè il "mestruato", anch'essi in realtà vittime inconsapevoli dei suoi vagiti di redenzione, ma troppo stupidi per arrivare a comprenderlo, commettendo così lo sbaglio di farmi le scarpe ad oltranza, anzichè rivoltarsi al loro presunto benefattore, come sarebbe stato giusto ed auspicabile. Ho cercato di analizzare l'effetto che l'altruismo del "fariseo" ha prodotto singolarmente sulle nostre esistenze, arrivando alla conclusione che ha causato soltanto sfracelli su ciascuno di noi, non ci ha reso certo nè migliori, nè più felici, nè ci ha risolto affatto i problemi, proprio perchè non è certo questo il suo reale intendimento;alla fine ha procurato al sottoscritto soltanto una nevrosi perenne con relativa impennata della sua condizione depressiva ed ha trasformato gli altri in una sorta di isterici uterini, di drogati in perenne crisi di astinenza. Il "fariseo" fallito e frustrato come padre e marito, ha creduto di compensare tutto ciò, gettandosi a corpo morto nel più bieco dei fanatismi religiosi, tentando così di crearsi una sorta di famiglia alternativa, virtuale, formata dall'insieme dei suoi beneficati, sorta di figli adottivi, ai quali, da buon "padre", provvede in tutto e per tutto, a patto però che corrispondano in toto alle aspettative che, invariabilmente, nutre su di essi. Le potenziali vittime del "fariseo", devono rispondere ad almeno una delle seguenti caratteristiche: essere mentalmente disturbati, in condizioni di bisogno economico se non estremamente disagiate ed ultima, ma forse la più importante, portare anche un nome (ed eventualmente pure un cognome) evocanti suggestioni bibliche e religiose; se poi le si possiede tutte, allora non c'è proprio scampo! Purtroppo persino il sottoscritto, per sua somma sfortuna, le comprende tutte, in quanto in cura ufficialmente per la depressione al centro di salute mentale, in quanto disoccupato privo di reddito e con un nome e cognome che costituiscono, in tal senso, tutto un programma (se torno a nascere, spero di chiamarmi Mario Rossi!), aggiungiamoci il fatto che il "fariseo", nella sua prima visita esplorativa fattami in casa con un flebile pretesto, proprio poco dopo l'inizio della mia borsa lavoro, notò subito, oltre alla pletora di calendari più o meno sboccati appesi alle pareti di tutto l'appartamento, anche la mia nutrita collezione di video e riviste erotiche e pornografiche, oltre ai miei capi d'abbigliamento alquanto eccentrici, per cui si sarà senz'altro detto: "ecco un altro soggetto perfetto per sfogare le mie smanie redentrici, un'altra pecorella smarrita da riportare sulla retta via, pronta per le mie brame d' "inculcamento", ecc. ecc. ..."; chissà quanti orgasmi multipli a raffica avrà raggiunto, al solo pensiero di potermi condurre per mano nel suo progetto salvifico-redentorio! Si sarà di sicuro fiondato nel primo gabinetto raggiungibile per masturbarsi forsennatamente, una volta uscitomi di casa, ne sono certissimo, questo impotente dell'anima! Tutto ciò spiega anche il perchè l' "idrofobo", rappresenti il suo attuale figlio prediletto, in quanto ancora più disturbato e disagiato, essendo egli un senzatetto che dorme all'addiaccio in un sacco a pelo e soffrendo per di più di patologie all'apparato respiratorio, dall'animo profondamente anticlericale ma con un doppio nome che rappresenta un autentico invito a nozze per il nostro autentico pornografo dell'evangelizzazione la più smaccata: Nunzio Giuseppe (il cognome al contrario è assai più prosaico, ma non si può certo avere tutto dalla vita ed in ogni caso quel doppio nome, basta ed avanza, nevvero?). Effettivamente il "mestruato", un assai più banale Fabrizio, godeva di minori quotazioni in tal senso, pur essendo di tipologia simile, in quanto, ahimè per lui (o piuttosto per sua inconscia fortuna?), dotato di un nome e cognome decisamente più prosaici. Fra la feccia gravitante intorno al "fariseo", mi sono guardacaso imbattuto pure in un Michele ed un Raffaele, mentre le quotazioni scemano ulteriormente per un Massimo, attestandosi prossime allo zero assoluto per un Franco, avente anche il "torto" di essere un buonissimo soggetto e perciò non bisognoso di alcuna opera di redenzione. Una volta ghermita la nuova vittima, parte il percorso d'iniziazione all'inculcamento, costituito, al principio, di aiuti e coccole a non finire, condito con copiosissime elargizioni monetarie del cui effettivo uso da parte del nuovo oggetto delle sue premure non si perita affatto, anzi se sa che vengono letteralmente buttate dalla finestra è ancora più soddisfatto (l'errore di quel deficiente del sottoscritto fu quello di mostrargli che, nel suo caso, venivano utilizzate in primis per il pagamento di tasse e bollette, provocandogli un certo disappunto con relativa accusa di eccessiva venalità, il che la dice lunga sull'omuncolo in questione), che portano il beneficato di turno, alla stessa stregua di un drogato, ad uno stadio di totale dipendenza psicologica ed economica nei confronti di questo individuo, causando oltretutto la gelosia e la cattiveria degli altri ex-beneficati, autentiche anime in pena incapaci di rassegnarsi al mutato stato delle cose, con relativi sms pieni di insulti e minacce (talvolta anche verbali e de visu) indirizzati al sovranamente indifferente ex-benefattore, sordido buonista, crudelmente insensibile alle loro vibranti grida di dolore! Eh già, poichè il prosieguo di detta pacchia è subordinato al totale assoggettamento alla sua missione d'inculcamento, il che significa che se il soggetto si mostra riottoso, la sua generosità ovviamente scema progressivamente sempre di più, fino ad annullarsi del tutto, mentre, al contrario aumenta vertiginosamente la percentuale di presa per i fondelli da parte di codesto sodomita pietistico. Se poi ci si ribella come nel mio caso, arriva anche il castigo divino a base d'isolamento totale, punizione e rieducazione, per il "cattivo" comportamento tenuto e per "insegnarti" a stare al mondo, assatanato che non sei altro! Ovviamente, è tutto per il tuo bene, o ingrato! Fra i trascorsi del "fariseo", vi è anche l'aver effettuato il servizio di leva nel corpo dei paracadutisti, ambiente notoriamente dalla mentalità fascistoide e di essere stato per parecchi anni impiegato come grigio burosauro bancario; se si aggiunge che il mentecatto si autodefinisce soldato di cristo, magari farà anche parte della famigerata "militia christi", non c'è da meravigliarsi affatto che riveli, con simili precedenti, la tipica mentalità oscurantista, retrograda, reazionaria, conformista tipica del cattolico-cristiano praticante, l'equivalente di un integralista islamico, per la quale chiunque non la pensi come lui, è contro di lui e la sua religione, è un infedele da stroncare senza pietà alcuna, naturalmente. Certo, come ex-bancario, deve anche avere accumulato parecchi scheletri nell'armadio, con relativi sensi di colpa e da ciò probabilmente origina il suo asfissiante buonismo. Nel mio caso, il suo progetto d'inculcamento, lo comincio a capire adesso, cercando di mettere insieme i pezzi di questo puzzle impazzito, consisteva, dopo avermi anestetizzato come gli altri poveri malcapitati con la sua "immensa generosità", nel fatto che dovessi, in onore al cognome che porto, fare anch'io opera di evangelizzazione, ovvero accogliere nel mio seno questi soggetti mentalmente disturbati che volutamente mi affiancava, dicendomi persino che avrei potuto convertirmi, magari diventare financo sacerdote, che il signore aveva un progetto su di me ed altre panzane assortite, con saltuari ascolti forzati della famigeratissima "radio maria", quando mi riaccompagnava a casa o mi portava in giro con sè in auto, emittente secondo lui che avrei dovuto preferire a "Radiotre" e al genere di musica prevalentemente trasmessovi, o anima impura (si è per giunta premurato d'informarmi d'essere amico proprio di quel Sergio Valzania, uno dei peggiori direttori in assoluto, in passato, di questa emittente, tipico bolso intellettualoide sinistrorso catto-comunista, con la puzza sotto al naso e nemico della musica classica che, durante la sua reggenza, era di fatto fortemente penalizzata in favore di masturbatorie e prolisse cronache di boiate tipo "via francigena", "santiago de compostela", con contorno di cavolate pseudo-letterarie assortite e cosmoscemonologia applicata -per dirla con Voltaire-, caratterizzato anch'egli, guarda caso, da paturnie pseudo-religiose)! Tutto ciò venendo da lui proferito con tono gioviale, ironico, apparentemente scherzoso e giocoso, mi aveva ingenuamente indotto a non dargli eccessivo peso, avendogli chiaramente dichiarato il mio sostanziale ateismo, ma mi rendo conto di essermi praticamente tirato la zappa sui piedi. Or ora mi sto chiedendo con raccapriccio, sarò obbligato prossimamente ad indossare il cilicio, dovrò magari mettere pure le calze autoflagellanti? In questa atmosfera punitiva e carceraria, potrò anch'io, novello Silvio Pellico, almeno scrivere "Le mie prigioni"? O forse sarebbe meglio "Le mie pigioni"? Mi attende lo Spielberg (non mi riferisco al noto regista) dietro l'angolo? Ascensore per il patibolo? O per l'inferno? Quanto vorrei essere l'angelo sterminatore o l'anticristo e far tabula rasa di tutti e tutto, invece resto soltanto un povero diavolo debole ed indifeso reo unicamente di aver disatteso le assurde aspettative del suo presunto benefattore, cosa comunque destinata invariabilmente a verificarsi con tutte le sue vittime, passate, presenti e future. Con simili presupposti, il giocattolo, prima o poi, si rompe, nessuno potrà umanamente essere per così dire all'altezza di aspettative così deliranti, lasciando di botto, abbandonati a sè stessi ed in preda all'isteria più delirante e piagnucolosa, i suoi ex-beneficati. Il "fariseo" trasmutatosi in "inculcatore", o meglio in "Inculcator", novello cyborg da far risultare l'obsoleto "Terminator" roba da educande, arma letale, o piuttosto fecale, dell'odierno catto-cristianesimo, pretende obbedienza cieca ed assoluta e totale assoggettamento ai suoi deliri progettuali presuntamente salvifici, dai suoi numerosi figli adottivi, che si devono dimostrare docili e mansueti ai suoi voleri, non contrastando i suoi disegni divini, altrimenti sono cavoli amarissimi, per dio! L'ultima volta che l'ho visto mi è sembrato un tantino nervosetto, forse la sua patina d'indifferente imperturbabilità si sta lentamente sgretolando, pareva un tantino infastidito dalla musica sinfonica che stavo ascoltando, o forse è l'ennesima illusione? Non potendo contare su alcun tipo di giustizia terrena ed ultraterrena, l'unica mia speranza resta quella di vederlo progressivamente sempre più travolto dalla controversia familiare relativa alla vendita dell'appartamento di proprietà della madre defunta, che gli ha già provocato un consistente indebitamento, magari finisse anche lui per stracci e fosse costretto a rivolgersi alla Caritas, in tal caso quante grasse risate che mi farei, anzichè le lacrime amarissime che attualmente patisco! Sapendo che "Inculcator" legge anche quanto scrivo nei miei 2 blog, purtroppo temo che per me il destino sia proprio inesorabilmente segnato, di sicuro dovrò aspettarmi altre ritorsioni da parte sua, nei prossimi giorni. Non solo, d'ora in avanti, visto il nome e cognome altamente pericolosi che disgraziatamente porto, dovrò stare decisamente alla larga da parrocchie et similia, essendo fortemente, per questo motivo, a rischio agguati da parte di qualche altro "Inculcator" fanatico invasato in fregola, madonna santissima! Certo che quel paio di dementi che mi ha disgraziatamente voluto mettere al mondo, mi ha fatto proprio un bel pesce d'aprile! Spero di sbagliarmi, ma l' "Inculcator" attuale, potrebbe non mettersi l'anima in pace, fintantochè non mi avrà fatto terra bruciata intorno. Qualcuno conosce il film degli anni '80, "Cercasi Gesù" di Luigi Comencini, con un giovane Beppe Grillo nella parte del protagonista? Beh, io mi sento quasi come quel personaggio derelitto! Ma che ci vada lui, piuttosto, a farsi inculcare, quello squallidissimo umanoide del "gran capo dei farisei", solerte "Inculcator", assieme ai suoi familiari, parenti, amici, conoscenti, simili, antenati e discendenti! Una bella "inculcata" di gruppo! Ma che si "inculchino" vicendevolmente! Magari! Quanto a me, trattato da uomo da marciapiede, violentato, stuprato nell'animo, da cotal consesso di umanoidi, vedrò in futuro, di regolarmi diversamente, lo auspico proprio! 

mercoledì 5 novembre 2014

Triste, banale, scontato epilogo (Incarico basilare 3/Capitolo finale).

In questi giorni ho scoperto che l' "idrofobo", tempo addietro ci aveva provato con la "smorfiosa" badante polacca, ricevendone un secco diniego, che non aveva affatto mandato giù, inducendolo ancora di più a sfogare i suoi pruriti sessuali mal repressi, martirizzando il sottoscritto condannato ad esserne così il capro espiatorio e questo spiega la recrudescenza di questi ultimi giorni; ovviamente il "fariseo" sapeva e taceva, probabilmente la stessa cosa si doveva essere verificata, a suo tempo, anche con il "mestruato" che anche lui sbavava dietro la "smorfiosa", ed ecco uno dei motivi per cui anche quest'ultimo sfogava i suoi malumori su di me: alla fine, mi trovo in questa situazione per colpa di un paio di dementi in fregola ed una stupida mignotta ubriacona che prima li stuzzicava e poi gli si negava, con la connivenza del "fariseo". Mi sembra proprio di essere piombato per caso nel mezzo di un romanzetto rosa di quart'ordine, non è giusto che debba risentire delle tresche altrui ed invece non è così. Inoltre, quel deficiente del "deretano militare" mi ha detto che lui mi chiama "Hunziker" non solo perchè non si ricorda il mio nome, ma per significare che sono una persona "bella dentro"; qui ti prendono per i fondelli in una maniera inimmaginabile! Se questi sono i cattolico-cristiani, sarebbe proprio meglio farne tabula rasa! Non so se mettermi a ridere od a piangere! Sembra che sia riuscito ad ottenere di poter fare le mie ore mattutine finalmente in santa pace, se non fosse che il prezzo da pagare per ciò, oltre a non poter più contare su aiuti extra di qualsivoglia natura (cosa che peraltro avevo già messo in conto), sia anche il fatto di essere stato praticamente isolato, in quanto adesso le mie ore le passo completamente solo, abbandonato a me stesso, senza sapere cosa fare e senza che si faccia viva un'anima e temo che d'ora in avanti sarà sempre così. Secondo me, questo mira ad indurmi a stare sempre a casa, rinunciando definitivamente così sia al rimborso mensile che ai contributi supplementari, annullandomi in pratica questo benedetto/maledetto tirocinio formativo o borsa lavoro che dir si voglia; è proprio ciò che vogliono, giunti a questo punto, il "fariseo" ed i suoi accoliti, desiderosi di liberarsi il prima possibile di un rompiscatole ignobile che ha osato contrastarne il divino disegno. Se ti ribelli al tuo destino predeterminato di pecora, basta farti il vuoto intorno e, senza colpo ferire, il gioco è fatto, sei invariabilmente sconfitto, gli avversari hanno regolarmente la meglio. L'intera mia esistenza è una sequela di sconfitte, tutto nella norma. Tirando le somme, nel mio caso, la sfortuna che mi perseguita, non mi aveva affatto lasciato, si era presa soltanto una pausa di riposo ed ora che è tornata, sono cavoli amarissimi, tanto per cambiare! Da quanto tempo ci si prendeva gioco di me, senza che me ne rendessi perfettamente conto, ma sembra proprio che la vita non possa essere altrimenti. Questa altalena di continue illusioni e disillusioni mi strazia profondamente l'animo, ma non ci posso fare un bel nulla, naturalmente. Può darsi che, con l'anno nuovo, mi spostino di parrocchia, ma, visti i precedenti, il timore di cadere dalla padella nella brace, è altamente probabile, perciò non so proprio cosa augurarmi, le mie residue illusioni essendo svanite definitivamente. Ho toccato con mano quanta autentica immondizia morale si celi all'interno di una di queste stramaledettissime chiesucole, non so proprio se potrei reggere altri affronti del genere. Per l'ennesima volta, con grande amarezza, mi ritrovo solo ed abbandonato, unica nota di consolazione, sia pure effimera, la radio, che oggi a mezzogiorno ha trasmesso una musica perfettamente in sintonia col mio stato d'animo attuale; del resto, nei miei momenti peggiori, ho sempre fatto ricorso alla musica, unica ciambella di salvataggio della mia anima ferita, spero che almeno quella non me la tolgano, allora sì che ne morirei. La giornata prevalentemente piovosa ed uggiosa, al contrario, ha acuito il mio malessere psicologico, sembra proprio capitata apposta! Il suicidio, anche a livello concettuale, irrita perchè mette a nudo l'ipocrisia imperante nella nostra società! Quanta cattivissima coscienza per ogni dove! Fermate il mondo, che voglio scendere! / Mi sono successivamente imbattuto nel "fariseo", il quale mi ha così confermato di essere in stato di punizione (come si usa nell'esercito, dice lui), adducendo il fatto che tutti, secondo il suo dire, mi ritengono colpevole, cosa peraltro possibilissima ed ampiamente nella norma, stante il bigottismo, l'ipocrisia, il nauseante conformismo di questi sedicenti cristiani-cattolici; secondo lui, adesso sarei addirittura un reietto da rieducare, figuriamoci, nessuna meraviglia, è tutto così squallidamente grottesco ma altrettanto sordidamente nella normalità! A questa sorta di onanista della redenzione, pervertito del proselitismo ad oltranza, pornografo dell'inculcamento forzato, stupratore di anime, non gli basta di attirare come una calamita tutti i peggiori bastardi che si aggirino nei paraggi, adesso pretende pure di rieducarmi, ovverossia di insegnarmi a stare al mondo, un altro poco e qui si arriva alla lobotomizzazione, altro che "trattamento sanitario obbligatorio"! Magari con l'aggiunta di qualche "salutare" elettroshock e detenzione obbligatoria in un gulag gestito da "comunione e liberazione", con "radio maria" a tutto volume 24 ore su 24! Ma vaffangulag! Se resto ancora in questo loculo indegno, fra un po' mi ritrovo nuovamente tra le balle l' "idrofobo" o qualche altro soggetto similare, ne sono certissimo! Ad ogni buon conto, ho tranquillamente dichiarato al "fariseo" che continuo a non considerarmi colpevole, quindi dovrò senz'altro aspettarmi qualche altra tranvata, prossimamente; ho accettato di farmi prescrivere degli psicofarmaci dalla psichiatra del centro di salute mentale, così spero che detti medicinali mi aiutino almeno ad attuare finalmente, una volta per tutte, i miei propositi suicidi, tanto che senso ha continuare a vivere così? Il "fariseo" mi ha detto che anche lui, quando lavorava in banca, subiva soprusi ed angherie dai colleghi, però direi con una piccola differenza, nel senso che il suo stipendio fisso (e sottolineo fisso!) era senz'altro di gran lunga superiore al mio miserrimo rimborso spese di borsalavorista precario, così come lo è altrettanto la sua attuale pensione, viste le generosissime e copiosissime elargizioni con cui gratifica i suoi beniamini e viste anche le migliaia di euro sborsate di tasca propria, già solo a livello di materiali, per far restaurare all' "idrofobo", gli scuri e gli infissi della parrocchia, tacendo di rinfreschi (pappatorie) vari ed altre amenità! Al peggio veramente non c'è limite! Qualora la Caritas accettasse almeno di raddoppiarmi il compenso, allora forse potrei anche sopportare insulti, minacce, aggressioni, punizioni, rieducazioni e prese per i fondelli varie, oppure no?    

venerdì 31 ottobre 2014

Come volevasi dimostrare (Incarico basilare 2- La vendetta).

Era proprio nell'aria già da tempo. L' (ir)responsabile della mia "borsa"(!) "lavoro"(?) o "tiro-cinio forma-tivo" che dir si voglia, ovvero questa sottospecie di sarchiapone nel quale mi trovo avviluppato, ha perseverato fino a livelli intollerabili, nella sua pratica sadomasochisticamente buonista di foraggiare e incoraggiare la miserabile, squallida fauna di parassiti barboni, di cui ama soavemente circondarsi, facendomi trovare sempre più spesso in situazioni decisamente sgradevoli e spiacevoli, a livello, per intenderci chiaramente, di autentiche molestie psicologiche e sessuali nei miei confronti, attuate da questi umanoidi anche in sua presenza, procurandomi una crisi depressiva dietro l'altra, stante il fatto che vengo regolarmente preso di mira da questi rifiuti umani. Il motivo di tutto ciò è banale, ovvero per la semplice ragione di avere ancora un tetto sulla testa, codesti senzatetto ti vedono come un usurpatore, un nemico da combattere ad oltranza; insomma, ai loro occhi, risulta intollerabile che io venga, per così dire, "gratificato" da un sarchiapone, pardon, intendevo dire una "borsa lavoro", nemmeno dovrei andare alla mensa della Caritas, secondo costoro! La verità nuda e cruda, è che se tu aiuti, anche minimamente, uno di questi fetidi umanoidi, questi si montano regolarmente la testa, divenendo sempre più prepotenti, arroganti, aggressivi, strafottenti, attaccandosi come un'ostrica al loro incauto benefattore, il cui aiuto viene regolarmente sprecato per abbandonarsi alla droga, all'alcool, al fumo, alle macchinette da gioco mangiasoldi e via di questo passo; sono bugiardi, infidi di natura, sputano nel piatto in cui mangiano, irrimediabilmente corrotti nell'anima ed irrecuperabili, non c'è pezza che tenga! Se non auspico la riapertura di Auschwitz, è soltanto perchè non troverei giusto far ricadere sulla collettività, il costo della loro cremazione! Se tu ascolti le loro storie, scopri invariabilmente, che la causa del loro attuale disagio, è dovuta all'esistenza sconsiderata e dissennata da loro condotta in passato, altro che povere vittime, è loro e soltanto loro la colpa del proprio disagio che ipocritamente addebitano alla società, in questo incoraggiati dal nauseante buonismo della chiesa cattolico-cristiana e di certo laicismo opportunistico e demagogico, tutto lustrini ed ipocrisia; per quel che mi riguarda lo vivo come un'offesa personale, essendo un uomo che cerca di dimostrarsi degno dell'aiuto che eventualmente riceve, principio incontrovertibile, giusto e sacrosanto, che dovrebbe essere naturalmente applicato all'unanimità, senza discussione alcuna, ed invece... Purtroppo i "santi uomini" che si sentono investiti dal sacro fuoco della divina evangelizzazione, come quel gran capo dei farisei che è il mio (ir)responsabile, al contrario, più si imbattono nel gran bastardo di turno, più si prodigano per lui, salvo poi dolersi ipocritamente del fatto che il beneficato di turno gli si appiccichi come una piattola (e ti credo, una volta trovata la gallina dalle uova d'oro, ovvero il tipico fariseo buonista, omuncolo solitamente albergante nelle parrocchie ed in altri siti infernali, ma perchè mai dovrebbero mollare l'osso?), perchè bisogna a tutti i costi recuperare queste povere pecorelle smarrite, dopotutto anche loro sono figli di dio (e soprattutto, dico io, grandissimi figli di puttana!), ed anche perchè sulla povertà ci si specula parecchio, a suon di contributi pubblici e privati; in questo senso, ritengo sempre più la Caritas (a cui lo stato italiano ha praticamente delegato il cosiddetto "welfare", ovvero stato sociale) un autentico "racket dei poveri", traendo il suo strapotere dall'esistenza di questi ultimi, oltrechè dal disagio sociale di coloro come il sottoscritto, che si trovano così ad esserne al contempo complici e vittime, in un meccanismo perverso che non sembra conoscere cedimenti, come ho già affermato in precedenza! Ecco quindi che quel gran pagliaccio di quel fariseo del mio (ir)responsabile, preso dai suoi deliri masturbatori onanistici che più non si può, di santità, ha perseverato nell'infliggermi un'altro dei grandissimi farabutti che lo mungono a più non posso, senza alcun ritegno, non contento di avermene già appioppato un altro in precedenza, un "mestruato" dal quale mi sono beccato, oltre ad insulti ed angherie da codice penale, anche calci e pugni, per cui dal "mestruato" sono passato a questo cane rognoso "idrofobo" che mi ha riservato analogo trattamento, ma ancor più reiterato e prolungato nel tempo, con il beneplacito di quell'avvocato del diavolo che è il "fariseo", ottusamente sordo alle mie insistite proteste, tant'è che, al colmo dell'esasperazione, ho rinchiuso l' "idrofobo" nel cortile buttandogli lo zaino con tutte le sue cose nel cassonetto, purtroppo di lì a poco liberato dal solerte "fariseo", al quale, dopo essermi divertito per un po' a tenerlo sulla corda, ho indicato alla fine l'ubicazione del cassonetto, consentendogli il recupero di questo zaino. Temo però di aver fatto un errore (il solito bietolone che altro non sono!), poichè se ingenuamente speravo così di far valere le mie ragioni, al contrario, questo demente del "fariseo", dalla coscienza sporca come una discarica abusiva, oltre che darmi del pazzo, mi ha accusato persino di possessione demoniaca e ti pareva! Casomai sono un povero diavolo! O forse sarà effetto di Halloween? Vorrà dire che la prossima volta cercherò di fare di più e di meglio, perchè secondo me, non l'hanno ancora intesa! Aggiungiamoci ad ulteriore complemento della descrizione di questo ameno ambientino parrocchiale, la periodica comparsa di un vecchio bacucco ex imbianchino che ti straccia i marroni parlandoti continuamente dei suoi amici defunti, di un cappellano o meglio "deretano militare" che mi prende regolarmente per i fondelli chiamandomi ripetutamente, chissà perché, "Hunziker", con corollario di battutine demenziali, visto che di sicuro non le assomiglio per niente e penso si avrà una chiara idea in quale cumulo d'immondizia morale, oscenamente, indecentemente pornografica, sono disgraziatamente precipitato. Il progressivo voltafaccia del "fariseo" nei miei confronti, si deve perciò al fatto che mi sono rifiutato, dapprima, sia di servire da "terapia" (parole sue) nei confronti del "mestruato", che successivamente di fungere da "valvola di sfogo" (sono sempre parole sue) nei confronti dell' "idrofobo" (oltrechè di fungere da trastullo, in un paio di occasioni, nel senso di beccarmi dei gran gavettoni d'acqua, morsi vari e ripetuti strattoni alla capigliatura, per la diciamo vivacissima nipote tredicenne di una cattolicissima badante ubriacona polacca sposata con prole, con la quale il suddetto "fariseo", anche lui sposato con prole, da bravo cattolico qual si ritiene, intrattiene un'ambigua relazione, nè carne nè pesce); insomma, il suo grande altruismo iniziale nei miei confronti era finalizzato perversamente a questo squallidissimo scopo, al quale, da perfetto reprobo qual sono, ho "spudoratamente" disatteso. Dovevo immaginarlo che dietro a tutto ciò si celasse una qualche fregatura, troppo bello per essere vero, ma come potevo prevedere la situazione peggio di un incubo kafkiano, tale ne è l'assurdità e la mostruosità, in cui sarei progressivamente ed inesorabilmente precipitato? Spero di non imbattermi mai più in questi altruisti della malora, personcine pie e religiose, autentiche mine vaganti, schifose carogne che alla fine ti distruggono! Mi si lasci andare a rotoli per conto mio, che forse è il male minore, a questo punto! Comunque sia, la cosa che maggiormente mi consola in questo momento, è pensare al progressivo declino di questa nefasta istituzione costituita dalla chiesa cattolica, il "vaticulo", autentico bubbone maligno, con la sua cronica carenza di vocazioni e ti credo, sperabilmente destinata all'estinzione definitiva, il che significa che quell'autentico buffone invasato del "fariseo", con le sue smanie orgasmiche di proselitismo, sempre pronto a difendere a spada tratta i sacri dettami, si sta ridicolmente arrampicando sugli specchi difendendo un'istituzione, giustamente e sacrosantemente, in piena ed inesorabile decadenza, come la cronaca dimostra ampiamente; prima o poi, anche lui ci dovrà pur sbattere il grugno! Se Marx saggiamente affermava che la religione è l'oppio dei popoli, io definisco politica e religione nemiche della ragione! Aveva più che mai ragione Monicelli, la speranza è un sordido inganno, tessuto dal potere economico, politico e religioso, per tenerci buoni! Un intollerabile abominio! La religione, in particolare, di qualsivoglia natura, non è null'altro che un sordidissimo anestetico! Ovviamente la mia bravata, ha agitato un poco la (ir)responsabile del centro di salute mentale, in cui sarei in cura (?) per la depressione, con la quale dovrei avere un incontro prossimamente per decidere, spero una volta per tutte, il futuro di questa balordissima "borsa lavoro" (esiste anche il rischio che il "fariseo" per ripicca, oltre a non compilarmi più i fogli presenza mensili, necessari per la riscossione della paga mensile, si trattenga anche il contributo supplementare mensile elargitomi dalla Caritas ai fini del pagamento delle tasse e versato, chissà perchè, direttamente sul suo conto corrente personale, o così afferma quel gran cacciaballe, anche se in realtà la cosa non mi torna affatto, visto che secondo la documentazione da me firmata precedentemente, dovrebbe essere versato sul conto della parrocchia titolare), sperando che non sia la scusa per ammanirmi un "Trattamento Sanitario Obbligatorio" a tradimento. In effetti, devo proprio ammetterlo, temo di avere una grossissima tara, capace di rendermi un individuo socialmente pericoloso, ovvero un cervello ancora perfettamente attivo e pienamente funzionante nonostante tutto e tutti, in barba ai miei detrattori (oltrechè un diavolo per capello, sempre a proposito di possessioni demoniache ed essendo ancora dotato di lunga, folta e rigogliosa chioma, nonostante la non più verde età), colpa inammissibile in un mondo di cerebrolesi, encefalogrammi piatti e compagnia bella. Ma che ci posso fare se, per la nota legge della prevalenza del cretino, poi mi viene la depressione? Trattasi perciò di conseguenza inevitabile! Anzi, a questo punto, dovrei essere io a chiedere i danni morali e materiali, per tutto quello che sto ingiustamente passando per causa altrui! Veramente, ora più che mai, meglio un giorno da leone, che cento da pecore, o sto forse delirando? Magari il "fariseo" ha ragione, anche se mi duole un pochettino ammetterlo. Quel che è certo è che comunque non sono affatto disposto pur di avere un ridicolo rimborso spese mensile, ad inghiottire rospi all'infinito! A tutto c'è o ci deve essere un limite!La mia dignità, ripetutamente offesa e vilipesa, vale molto di più! 

domenica 12 ottobre 2014

Fuori moda?

Da più di una persona, da tempo è stato affermato che lo scrivere su di un blog, come sto facendo anch'io in questo istante, anzi sono talmente megalomane da continuare a suddividere il mio "operato" sulla 'bellezza' di un paio di questi cavoli di blog (prendendosi anche la pena di correggere, integrare, ampliare, limare i propri scritti, anche parecchio tempo dopo la loro pubblicazione), sarebbe praticamente un relitto del passato, roba da dinosauri telematici, insomma, il "sorpasso" sarebbe avvenuto 'grazie' ai cosiddetti "social network", dall'apparenza assai più accattivante, ma dalla sostanza ancora più nulla, secondo il mio modestissimo parere di "passatista della rete", oltrechè assai più frastornanti e frustranti, ma evidentemente è tipico dell'evo attuale, sospingere le masse ogn'ora di più verso faccende dalla sostanza progressivamente sempre più effimera, al fine di favorirne il rimbambimento generale, per motivi facilmente intuibili (peraltro è usuale nella nostra epoca 'bruciare' le cose sempre più in fretta) e dico questo con cognizione di causa, poichè anch'io navigo, di tanto in tanto, tra questi siti, avendo la mia brava paginetta su ciascuno di essi (Facebook, Twitter, Google+, Pinterest, Linkedin, Top Face), rimanendone però regolarmente annoiato dopo poco, ma tutto questo deve essere dovuto, probabilmente, ad una mia anomalia comportamentale, non può essere altrimenti, ne sono certo, anzi certissimo, più che sicuro, che diamine, nevvero? Ad ogni buon conto, mi sono accorto anch'io che, da un pò di tempo in qua, se voglio avere una vaga speranza che qualche anima mi degni di una qualche attenzione almeno in rete, devo per forza cercare di "spingere" ovvero evidenziare i miei 'post' su qualcuno di questi accidenti di "social network", faccenda alla lunga seccante,tanto che ho deciso di smettere di ricorrere a questo odioso ed umiliante (almeno per me), stratagemma, in futuro, visti i magri risultati, anzi direi proprio che non ne sia valsa affatto la pena; mettiamoci pure il fatto che potrei essere anch'io con i miei argomenti, non più degno di alcun interesse, forse anche il fatto che i miei 2 blog si presentano scarni, poco suadenti graficamente oltrechè privi di orpelli audiovisivi, per i quali mi mancano i mezzi e le capacità tecniche, oltrechè economiche (soprattutto per quel che concernerebbe il pagamento dei relativi diritti d'autore), forse nessuno ha più tempo nè voglia di leggerti, forse sono i tempi in cui viviamo, forse siamo tutti troppo impegnati a scrivere nei propri blog personali da non avere il tempo nè la voglia di leggere quelli altrui, forse non è nulla di tutto questo, forse, forse, forse......... Sia quel che sia, ti ritrovi invariabilmente sempre più isolato, eternamente perso in questo vuoto siderale che ci ostiniamo a chiamare "vita", ciò nonostante credo proprio che continuerò imperterrito a vomitare scempiaggini in totale libertà, come ho sempre fatto in questi anni, nei miei 2 insulsi blog, perlomeno senza censure, almeno spero, unico vantaggio di questo mio vaniloquio; alla fine tutto si riduce ad un banalissimo sfogo personale, come da norma, ma vorrà dire che continuerò pervicacemente ed ostinatamente, ad essere "fuori moda", tanto chi vuoi che se ne accorga, no? A chi potrebbe mai importarne, giustamente? Ma di certo, nel frattempo anche i "social network", queste benedette 'reti sociali', saranno diventati obsoleti, sostituiti da qualche altra nuova facezia che al momento mi sfugge, senz'altro destinata anch'essa a divenire superata nel giro di pochissimo tempo, rendendo queste mie riflessioni, vetuste, fatue, superflue, anche queste già sorpassate in partenza dagli eventi e così via di seguito, all'infinito............... P.S.: trovo alquanto sospetto che Google mi sbatta sotto al naso, il loro ausilio "Google AdWords", ovviamente a pagamento, col quale pubblicizzare, evidenziare e sospingere, dandogli maggior visibilità in rete (almeno così ti vogliono far credere), il proprio blog. Per la serie "A pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca!"...

martedì 30 settembre 2014

La vita è tutta un'agenzia.

Agenzia delle entrate, agenzia delle imposte, agenzia delle tasse, agenzia assicurativa, agenzia di pratiche auto, agenzia stampa, agenzia di distribuzione, agenzia investigativa, agenzia matrimoniale, agenzia d'incontri, agenzia immobiliare, agenzia di onoranze funebri, agenzia di collocamento, agenzia di lavoro interinale, agenzia del catasto, agenzia dello spettacolo, agenzia di rappresentanza, agenzia d'investimenti, agenzia di moda, agenzia di viaggi, agenzia d'informazione, agenzia d'informazione turistico-alberghiera, agenzia farmaceutica.........

domenica 28 settembre 2014

Cul de sac.

Ci leghiamo troppo alle cose che ci circondano, castrandoci con le nostre stesse mani. Ma anche questo rientra malauguratamente nella norma. Se non mi sentissi condizionato dall'appartamento nel quale ancora dimoro, con tutti gli annessi e connessi, dovrei andarmene di volata da dove mi trovo ora, senza pensarci un attimo, ed invece... Se mi sentivo in carcere, quando risiedevo a Cesena, continuo a sentirmici anche adesso che abito nel mio luogo nativo, Bologna; nell'un caso e nell'altro, ho solo la certezza di continuare a sprecarci la mia esistenza, però, a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, almeno posso constatare di essere quasi un privilegiato, poichè perlomeno una certezza ce l'ho! Se non ci si facesse condizionare, meglio imprigionare, dalle cose materiali, sarebbe logico, una volta assodato ciò, cambiare posto, continuamente, fino a quando non si trovi un luogo che ti offra almeno uno straccio di prospettiva, od altrimenti, stramazzare una volta per tutte, qualora ti si esauriscano le energie e buona notte al secchio! Potrei anche chiamare in causa la mia non più verde età (al verde ci sono soltanto le mie finanze, in perenne fase "ecologica", purtroppo!), con tutti i relativi acciacchi, ma mi rendo conto che mi sto solo arrampicando sugli specchi, (peri)pateticamente. Mi ha fatto sorridere, giorni fa, seduto al bancone di un bar cittadino a bermi un caffè, l'ingresso nel locale, di una coppia, lui e lei, di baldi giovinotti, imberbi aspiranti attori, che ha interpellato i gestori, per avere informazioni sulle "agenzie" di spettacolo della zona e su come contattarle, aggiungendo che avevano un "progetto" da proporre (e ti pareva, tanto per cambiare, ma che originali! La vita, oggidì, è tutta un continuo "progetto", parola magica al pari di "agenzia", luogo dove tutto si fa, fuorchè "agire"!). Anzi, ho fatto una certa fatica a non ridergli in faccia, a questi ingenui sprovveduti dei quali ignoro la provenienza, ma se avessero avuto un minimo di sale in zucca, avrebbero dovuto capire subito che in questo loculo di città, non c'è trippa per gatti, poichè se si vuole avere ancora qualche vaghissima speranza di riuscire in tale ambito, bisogna continuare a puntare alle piazze milanesi e romane, non certo perdere tempo qui. Questo posto dà solo del gran fumo negli occhi, a cominciare dal Dms/ex Dams (parlo con cognizione di causa, avendolo frequentato per un brevissimo periodo, parecchi anni fa, quando ancora abitavo a Cesena, andandomene via disgustato, una volta compresone l'andazzo), ricordo benissimo, anni fa, la lettera di una ragazza a "Il Resto del Carlino", che affermava che con la sua fresca laurea del Dams, al massimo ci si poteva pulire una certa parte del corpo, facilmente intuibile, ma detta istituzione, con le sue lauree posticce, serve solo a patentare i "cognomi celebri" che così giustificano la loro permanenza immeritata nel settore, a loro volta servendole da volano pubblicitario; quanto alla Cineteca, la maggior parte del suo prestigio, lo deve all'imprimatur della famiglia Chaplin, altrimenti sarebbe ben poca cosa! Nè muta il quadro generale la presenza della sede regionale Rai che serve solo a far sì che, a volte, si girino talvolta in esterni, soprattutto nel centro storico della città, delle scene di qualche stramaledettissima "fiction", con ulteriori intralci al già congestionatissimo traffico cittadino, ma col grosso della produzione che si svolge altrove, in luoghi che ben più contano! Conobbi un idiota locale di mezza età che, per il solo fatto di avervi partecipato qualche volta come comparsa, se la tirava da maledetti, manco fosse un Laurence Olivier! Piaccia o no, anche Bologna, nonostante l'effimera effervescenza di superficie, è una città morta, così come lo è Cesena, non cambia nulla! E' un immenso vuoto a perdere, nonostante la tronfia prosopopea che la caratterizza! Ma vallo a dire a questa massa di balordi provenienti da ogni dove, che continuano ad arrivare speranzosi di chissà che cosa! Qui ci si balocca sterilmente, continuamente, senza alcun costrutto. Prova ne sia il luogo dal quale sto vergando questo delirante scritto, l'atrio del museo d'arte moderna "Mambo", in via Don Minz(i)oni, dove dalla giornata di ieri, un gruppo di baldi e gasatissimi giovincelli italiani e stranieri, coadiuvati a volte dall'autrice del tutto, si stanno producendo in una stramba installazione sonora senza capo nè coda (una "performance"?), con l'ausilio di un paio di vecchi registratori a bobine, "connessi" da un nastro magnetico giuntato ad anello, un altrettanto vetusto microfono collegato ad uno di essi ed un trio di casse acustiche, una delle quali priva di altoparlanti, ribadisco una cosa di cui, al sottoscritto, sfugge completamente qualsivoglia nesso, salvo un certo lesionamento di attributi, visto che a tratti il volume sonoro di questo gorgoglìo/ululato/latrato indistinto, raggiunge livelli veramente insopportabili, in aggiunta all'invadenza ed ai berciamenti di questi giovinastri, ma probabilmente, anzi di sicuro, trattasi di arte assoluta e sono io che, come al solito, da vecchio matusa, non capisco un tubo, ottusamente chiuso nei miei più retrivi preconcetti, "sordo" al richiamo dell'innovazione e del progresso, embè! A parte gli ennesimi soldi (pubblici? Privati?) buttati alle ortiche, un ulteriore sintomo della "stupidità" intrinseca di Bologna! Sogna, sogna, sogna.........

sabato 27 settembre 2014

La (plus que) lente.

C'è chi mi dice che la mia visione pessimistica, sia dovuta a una mia lente d'ingrandimento deformante interiore, che altererebbe la mia percezione della realtà, facendomela vedere più fosca del dovuto, mah! Prima banalissima constatazione, questa persona non soffre delle mie difficoltà economiche, strana coincidenza, od anche questo è colpa della mia lente? Seconda stupidissima constatazione, mi dice pure che sono troppo attaccato al denaro, però qualora volessi praticare un'attività artistica a livello amatoriale, come fa lui, mi informa che occorre, persino in questo caso, pagare una tassa d'iscrizione, insomma senza soldi non si combina un tubo, lo stesso vale per qualsivoglia attività sportiva, ma forse è solo questa dannata lente che mi conduce a tale conclusione. Diversi mi dicono che ho un aspetto da personaggio dello spettacolo, che avrei una "faccia da palco" (vi prego, non fate i maligni!), ma, ammesso e non concesso che ciò sia vero, che non corrisponda, come assai probabile, a una decisa presa per i fondelli, a questo punto sorge spontanea la banalissima domanda: che cavolo ci sto a fare qui, in questa landa desolata, a farmi menare il naso come un idiota, da cani e porci? Qui il conto non torna, qualcosa non quadra, allora! Perchè devo continuamente vergognarmi di essere nato qui a Bologna? E dove dovrei andare? Non in quel posto, spero! E' la lente, non c'è pezza, è la lente che mi fa farneticare a ruota libera! E' lei la colpevole di tutto quanto! E' sempre lei che mi rende inaccettabile vivere in un contesto sempre più aberrante, di solitudine sconfinata, d'incultura, d'indeterminatezza assoluta, di menefreghismo totale, di disumanità e buonismo dilaganti, di totale mancanza di rispetto reciproco, una continua violenza psicologica all'insegna dell'umiliazione più perfida, vigliacca, sottile, strisciante (qui ti uccidono anche col sorriso e i modi gentili ed amichevoli), è lei, è lei, sì, sì! O no? Sono io forse? E' la lente che mi fa sentire sempre più marginalizzato, impossibilitato ad esprimere le mie, per quanto minime, potenzialità, ma pur sempre di potenzialità inespresse si tratta, è proprio così? So di non essere l'unico a sentirmi in tali condizioni, non per niente qui da noi, la fuga di cervelli è maggiore che altrove, il lavoro viene concepito dalla massa unicamente nel senso manuale, quello intellettuale non esiste proprio, quindi siamo sempre nella norma, purtroppo! Ah, accidenti a questa maledettissima lente!

domenica 21 settembre 2014

Codice a (s)barre.

Kafka, Sartre e Orwell, al confronto, erano degli ingenui ottimisti! Per un vasetto di Nutella, poco ci è mancato che non mi ritrovassi ostaggio, prigioniero, in uno di quei "non luoghi", rientranti nella categoria dei centri commerciali, pazzesco! Questa mia piccola grottesca disavventura, svoltasi nel primo pomeriggio di venerdì 19 settembre, ha avuto come teatro l'IperCoop "Centro Lame" di via Marco Polo a Bologna. All'interno dell'ipermercato mi ero preso un vasetto da 1 kg. di Nutella, alimento del quale vado ghiottissimo e pregustando la gioia dell'imminente sbranamento casalingo, mi ero regolarmente portato nella zona delle casse automatiche, ove, dopo aver provveduto, sotto lo sguardo della commessa, al regolare pagamento del medesimo, ritirando il regolamentare scontrino che, recente novità introdotta da quei "geni-tali" di responsabili della baracca, per arginare la piaga dei furti, reca all'estremità inferiore, un codice a (s)barre, da passare su un sensore che ti apre un cancelletto, consentendoti così di uscire dalla zona casse e quindi dall'ipermercato, mi stavo, per l'appunto, proprio apprestando, tenendolo in mano, all'espletamento di tale ridicola "formalità", degna di un burosauro incancrenito. Sennonchè quel giorno, nonostante i miei ripetuti tentativi, il sensore sembrava rifiutarsi di leggere questo benedetto codice a (s)barre, rimanendo acceso sul rosso e quindi bloccandomi l'uscita. Alla signora anziana nel frattempo appressatasi dietro di me, ignara del tutto, ho spiegato brevemente la faccenda, al che lei ha ripescato faticosamente dall'interno della sua sporta, il proprio scontrino, passandolo sul sensore, con identico risultato. Dopodichè ha successivamente tratto un secondo scontrino, ma non c'è stato alcunchè da fare. A quel punto, abbiamo interpellato la cassiera, rimasta ad osservare indifferente, ottenendo come risposta, in tono sprezzante: "A me non importa, voi potete uscire soltanto passando il codice a barre sul sensore!" Mi è venuto spontaneo obiettarle che non ci poteva trattenere come fossimo dei prigionieri, che trattavasi di autentico sequestro di persona, avendo oltretutto regolarmente pagato la merce acquistata, come i nostri scontrini dimostravano, ma costei, in tono ancor più arrogante, ribadiva: "Non m'interessa! Qui prima la gente usciva anche con un televisore in mano, senza pagare!" A parte i dubbi sulla veridicità di tale affermazione, ma quand'anche fosse vero, che colpa ne avevamo noi poveri malcapitati, tanto più che un televisore non mi sembra un oggetto così piccolo da potersi mettere in saccoccia o cacciarsi dentro al giubbotto così facilmente, soprattutto se contenuto all'interno del suo imballaggio, sì da passare inosservati sfuggendo alle maglie del servizio di vigilanza, delle cui eventuali carenze non si può farne duolo a noi onesti consumatori, soltanto che mi sono astenuto da queste mie ulteriori obiezioni, anche perchè finalmente l'ennesimo tentativo dell'anziana signora, aveva fatto accendere la luce verde, aprendo così il funesto cancelletto e restituendoci alla tanto agognata libertà; ciò non toglie che fossi furente e che poco ci è mancato che non sbattessi il vasetto da 1 kg. di Nutella, sul grugno di quella grandissima cretina di cassiera, peccato anche che nei paraggi mancasse, ovviamente, qualsivoglia ufficio reclami, poichè avrei avuto una gran voglia di fare una piazzata, ma tant'è! In questa assurda circostanza, secondo me, si sono configurati i reati di abuso di potere e sequestro di persona, anche se vi potrà sembrare esagerato, ma in tal caso, rifletteteci bene! E' mai possibile rischiare seriamente di rimanere ostaggi, prigionieri, in un ipermercato, per un vasetto di Nutella, ribadisco debitamente pagato e non di certo sgraffignato da un bancone? Veramente pazzesco, io dico! Scandaloso, aggiungerei, trattandosi di autentico sopruso, una vera e propria violenza psicologica nei riguardi delle persone, denotante una totale mancanza di rispetto nei confronti del prossimo, purtroppo tipica del periodo attuale, all'insegna dell'arroganza più sfacciata! La Coop sei tu, come dice la pubblicità? Ma vogliamo scherzare? Altro che "falce e carrello", siamo in libertà vigilata, se va bene! Ho sempre deprecato il comportamento aggressivo di quei gruppuscoli anarcoidi, provenienti dai centri sociali, dediti alle loro famigerate "spese proletarie", però adesso sarei quasi tentato di aderirvi, visto che qui ci trattano a pesci in faccia! Ma anche questo piccolo episodio, secondo me, s'inscrive sempre più, in un clima generale dal sentore terroristico-intimidatorio, nel quale siamo impercettibilmente e progressivamente precipitati, prova ulteriore ne sia quel che mi è successo la mattina successiva, sabato 20, prendendo l'autobus, dopo aver regolarmente (!) timbrato (obliterato!!!) il biglietto (titolo di viaggio!!!) sull'apposito marchingegno (obliteratrice!!!) ed essermi messo a sedere. Dopo qualche istante, si sono improvvisamente materializzati dal nulla, la bellezza di 3 controllori 3, in borghese, che oltre a bloccare le persone in procinto di scendere dal mezzo e passandoci tutti quanti al setaccio, si sono sentiti in dovere di farci un predicozzo sulla necessità di "obliterare regolarmente i titoli di viaggio", altrimenti guai a noi, al che una signora giustamente ha replicato: "Qui si rompono le scatole a quelli che pagano!", ma i nostri intrepidi "eroi" dell'Atc/T>per, gr(rrr)anitici ed immarcescibili, ovviamente, non hanno fatto una piega, il tutto rientra nella norma, "giustamente"! C'è ancora qualche bello spirito che si crede di essere in una democrazia? Sono stanco di pagare sempre più faticosamente tasse e gabelle ai miei peggiori nemici (condominio, comune, provincia, regione, stato), non illudetevi, ci tassano persino l'aria (inquinata!) che respiriamo, o cosa credete che siano gli "ecocontributi"? Non li si odierà mai abbastanza, per il male che ci fanno, ma al contempo, non disprezzeremo mai abbastanza noi stessi, poichè glielo consentiamo! Non per niente, il simbolo grafico della guida cartacea agli spettacoli estivi di Bologna, "Bé - Bologna Estate", è proprio una pecora! Seguite la pecora, pecoroni! Tutto nella norma! A parte il fatto che, anche dal punto di vista meteorologico, il cosiddetto clima mediterraneo, sembra sia andato definitivamente a farsi benedire, altro che paese del sole! Il porto delle nebbie, piuttosto!

sabato 20 settembre 2014

Io ballo da solo.

Siamo alle solite, meglio soli che male accompagnati! Tutto sempre nella norma, tanto! Da giovane ero particolarmente timido, introverso ed esageratamente bacchettone, tant'è che alle medie, adesso mi pare quasi incredibile, venivo soprannominato l' "eremita". Col trascorrere del tempo sono, o meglio sarei, diventato l'esatto contrario, sennonchè mi sorge fortemente il dubbio di avere sbagliato completamente e sto cercando, con fatica, visto che la mia attuale indole mi spingerebbe naturalmente al contrario, di ritornare alle origini del mio "eremitaggio". Temo proprio di non poter mai raggiungere quel sommo equilibrio, quella sovrana saggezza, che ti consente di accettare il prossimo per quello che è, senza mai attenderti alcunchè da quest'ultimo, unica ricetta per metterti al riparo dalle inevitabili illusioni e disillusioni, con corollario di fregature assortite. Troppe volte essendo stato redarguito per la mia eccessiva esuberanza, rendendomi sempre più conto che, nonostante la mia difficile situazione, suscitavo sin troppo facilmente l'invidia e la cattiveria altrui, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, dovrei dedurne che evidentemente valgo qualcosa, altrimenti non credo che costituirei l'oggetto di simili 'gratificazioni', però, al contempo, penso che, se veramente le cose stessero così, allora, in ossequio alla nota legge de "la prevalenza del cretino", per dirla con Fruttero e Lucentini, tutto ciò sancirebbe, in maniera inequivocabile, la mia definitiva condanna a morte, almeno in senso figurato! Non ho quindi altra alternativa che tirare i remi in barca, defilarmi per quel poco che mi è possibile dalla consueta, normalissima atrocità del quotidiano, non ritengo che alcuno sia in grado di suggerirmi altre vie, anche perchè so comunque sbagliare da solo, il mio sarà un atteggiamento vigliacco, rinunciatario ed infantile, ma purtroppo non so cos'altro ci potrei fare, essendo uno dei tantissimi predestinati alla "sfiga" più nera, unica "certezza gr(rrrr!)anitica", autentico "faro nella nebbia" in mezzo al limbo nel quale inutilmente e vanamente mi dibatto. Questo è l'unico antidoto che posso reperire, non c'è pezza! In questo mondo, dalle mille possibilità negate, dove sei costantemente marginalizzato, impossibilitato perennemente dal poter esprimere le tue eventuali potenzialità, rospo particolarmente indigesto da inghiottire, soprattutto quando ti rendi conto da piccoli indizi di non essere certamente l'ultimo della classe, non ti resta che cercare di sopravvivere alla meno peggio, vedendoti costantemente sopravanzare da cani e porci, lo so benissimo che affermarlo è la quintessenza dell'ovvietà, che faccio la scoperta dell'acqua calda! Il mio vorrebbe essere uno sciopero dell'anima, ma temo di star delirando, fosse così semplice! Alluciniamoci così, senza candor...!

sabato 6 settembre 2014

Incarico basilare.

Durante il lunghissimo periodo della mia vita che ho trascorso nel cesenate, in occasione di alcune gite parrocchiali, conobbi un simpaticissimo cialtrone di nome Almezio (in Romagna sono speciali per appioppare nomi di battesimo estremamente bizzarri, pensate che, all'epoca, ero in cura anche da un dentista che si chiamava Teopompo Magni!), bazzicante le parrocchie della zona e perciò conosciutissimo in tale ambito, che, a tutti coloro che gli domandavano quali mansioni ivi svolgesse, rispondeva regolarmente che trattavasi, il suo, di un "incarico basilare" (?). Allora, tenero virgulto, non capii quale oscuro arcano si celasse dietro cotale forbita locuzione, ma adesso, purtroppo, temo proprio di essere arrivato a svelarne l'enigma, mio malgrado! Difatti, non avrei nemmeno lontanamente mai immaginato, a più di 40 anni di distanza, risiedendo attualmente a Bologna, che anch'io, un giorno, sarei diventato, forse non ancora per molto, un "incarico basilare", che è come a dire, rossinianamente parlando, un "pappataci" (in realtà, risulterei, sul documento cartaceo che ho firmato, con la qualifica di "aiutante generico", ma direi che decisamente questa definizione non muti affatto la triste sostanza della realtà, tutt'altro, ahimè!). Ovvero faccio parte di quella moltitudine di emerite nullità rientranti nelle categorie, o per meglio dire inserite in quei cosiddetti "progetti di recupero" del genere "borsa lavoro" (più "borsa" che lavoro, ovviamente!), "tirocini formativi" (che non formano alcunchè, in realtà), "lavori socialmente (in)utili", "volontariato" (ma de chè, ahò?) con annesso rimborso spese e compagnia bella, limbo nel quale ti puoi trovare cacciato, quando non puoi più sperare, in primis per motivi meramente anagrafici, in qualsivoglia collocazione nel cosiddetto "mercato del lavoro" (mercato delle vacche), semprechè tu sia fortunato, pure! Perchè una delle assurdità ricorrenti di questa stramba situazione è che ti devi ritenere persino privilegiato di poter godere di una simile opportunità, così ti dicono tutti quanti e sulle prime anche tu, tutto sommato, ne convieni con loro. Solo che, col passare del tempo, ti rendi conto che la realtà è ben diversa, che sei immerso in una chimera, un 'assurdismo' dentro l'altro, come in un gioco di scatole cinesi, dentro al quale ti dibatti senza sapere come uscirne, poichè l'alternativa è la miseria più nera. Nel mio caso, quello che, almeno all'inizio, come ambiente di, per così dire, "lavoro" (sono in una parrocchia), poteva sembrare perlomeno una sorta di divertente, bizzarro, sgangheratissimo, scombiccherato, coloratissimo "hellzapoppin' ", con un'atmosfera quasi da gita scolastica (troppo bello per poter durare a lungo, come peraltro presagivo!), si è trasformato praticamente in un incubo kafkiano, una fantozziana boiata pazzesca, sei continuamente menato per il naso, hai a che fare con personaggi uno più assurdo dell'altro, ciascuno di loro sempre più perso in deliranti baloccamenti,  in un contesto allucinante, fai cose ancora più assurde, quando va bene, o meno di niente addirittura, quando va male, questo può andare bene giusto per i parassiti che tirano a campare alla meno peggio, altrimenti è frustrante e avvilente in modo straziante e straniante, o sono io che sono anormale, sono un ingrato che sputa nel piatto in cui mangia, ma avrei una gran voglia di farla finita, visto che, almeno secondo alcuni, dovrei persino augurarmi, in futuro, di averne altre di simili "occasioni", benessum! Ogni volta che sento la parola "progetto", divento come il ministro della cultura nazista Goebbels, che portava la mano alla pistola, in tutte le occasioni nelle quali si  proferiva la parola "cultura"! Fermate il mondo, che voglio scendere! Inoltre arridàteme il "Cynar", contro il logorio della vita moderna! Quel "carciofo" del mio "(ir)responsabile", si sta rivelando sempre più inaffidabile e voltagabbana, il tipico soggetto iper-attivo-super-impegnatissimo-per-ogni-dove-superficiale-e-facilone, il suo è un altruismo buonisticamente posticcio, morbosamente malato, patologico, maniacale, è una tipica banderuola che illude e disillude il prossimo continuamente, apportando più sfracelli che benefici, certamente, inoltre si imbarca spesso e volentieri in faccende assurde ed anche economicamente onerose (a tal guisa informo che mi è toccato persino, in un determinato frangente, di dovergli prestare dei soldi, 150 euro per la precisione, fortunatamente restituitimi un paio di giorni dopo, d'accordo, ma vi lascio immaginare il mio patema d'animo nel frattempo, d'altronde non potevo certo inimicarmi il mio "benefattore"! Di questo passo, prima o poi, finirà che sarò io a dover scucire dei quattrini, per proseguire questo "benedetto" tirocinio "formativo" fino alla fine, ma  che cavolo!!!!!!), dalle quali, ovviamente, non sa come venirne a capo, è sempre pronto a salire su un pulpito per dispensare "sani consigli" a destra e a manca, guardandosi bene dal mettere ordine, innanzitutto, nella sua vita privata, alquanto discutibile, bislacca e disordinata, all'insegna dell'ipocrisia più sfacciata, è ovviamente prodigo di "aiuti" nei confronti di certi farabutti da galera, che difende pure a spada tratta, ma tanto siamo pur sempre nella norma no? Per cui, cretino che altro non sono, cos'altro potrei aspettarmi da un simile consesso, viste comunque le premesse già insite in partenza in queste faccende? Ti accorgi anche che, intorno a te, sono troppi, coloro che prosperano sul tuo disagio, ma è tutto sempre stramaledettamente nella norma! Quanto vorrei essere io stesso il mio "progetto", senza ingerenza alcuna, così dovrebbe essere, altrochè! A che livelli subumani ci siamo fatti ridurre! Ammesso e non concesso che esista un dio, non abita più qui, certamente! Dobbiamo veramente rassegnarci all'ineluttabilità del fato, a questo futuro senza prospettive? Domande retoriche! Il bello è che, secondo certi 'soloni' (grandissimi "sòla"), queste faccende mirano ad una sorta di "ricrescita psicologica", "ricreazione" del soggetto disagiato, questo è quello che ci vogliono far credere ma, nella migliore delle ipotesi è come concedere un'effimera proroga ad un predestinato alla condanna a morte, poichè con i pochi soldi che si prendono è comunque impossibile fronteggiare adeguatamente il "Moloch" che ci attanaglia l'esistenza (tasse e gabelle in primis!), se non per un breve periodo, quando va bene! Se si volessero veramente aiutare le persone bisognose, occorrerebbe spronarle e coadiuvarle in un percorso che le porti a camminare con le proprie gambe, a rendersi autonome e indipendenti, anzichè farle passare da una dipendenza ad un'altra, ma è chiaro che ciò contrasta con i nemmeno troppo reconditi interessi di queste organizzazioni "caritatevoli", con tutto il loro corollario di "conventicole" di svariata natura, operanti all'insegna dell'assistenzialismo più deteriore, nella più ottimistica delle ipotesi! Anche in questo caso, mancando per l'appunto le alternative, si finisce col sentirsi al contempo, complici e vittime di un sistema perverso, impossibile da sconfiggere, immarcescibile, inamovibile, lapalissiano! Sudditi per l'eternità, ma è ciò che ci meritiamo, d'altronde! Il bello è che mi è stato detto che, la parrocchia nella quale "svolgo" le mie "mansioni", sarebbe persino una delle "migliori" della zona, come ambiente "lavorativo" ed il guaio è che probabilmente hanno ragione loro, per la serie "al peggio non c'è mai limite", veramente! Personalmente, ogni giorno di più, mi sento uno dei tanti morti che camminano, con una perenne sensazione di vuoto pneumatico, un continuo "cupìo dissolvi", nella migliore delle ipotesi si sopravvive ma non si vive; voltairrianamente mi chiedo, ma questo è veramente "il migliore dei mondi possibili"? Veramente non c'è alternativa alcuna a questo disastro totale? O è quello che ci vogliono far credere, per poterci dominare più facilmente? Ma che domande stupide ed insulse! Tanto è sempre tutto nella norma, nevvero? / Sto veramente per raggiungere lo zenith dell'annientamento totale, altro che lo "straniamento brechtiano", scrivo sui miei 2 blog, delle facezie, dei vaniloqui, che non legge più nessuno (e perchè mai dovrebbero, giustamente?)! Il che è bello ed istruttivo! Prosit! Avere le mestruazioni irregolari, accompagnate da demenza senile ed arteriosclerosi galoppante con andro(meno)pausa alle stelle, ed in più, non bastasse il resto, l'aggiunta di un tocco di "sana" schizofrenia come classica ciliegina sulla torta, è un coacervo infernale ed esplosivo, che non auguro ad alcuno, nemmeno al mio peggior nemico, pensate un pò! Che convulsione epilettica! Ma continuiamo ad andarcene allegramente e baldanzosamente a rotoli, visto che non ci si può far nulla! Il che è brutto e distruttivo! Quanto aveva ragione Monicelli, la "speranza" è solo un diabolicissimo inganno! Quanto a me, una volta che gli oggetti dei miei strali avranno letto quel che ho scritto in questa sede, mi aspetto ovviamente che mi facciano terra bruciata intorno, per cui, per dirla con Bergonzoni, predisponiamoci al micidiale! Io speriamo che me la cavo!

sabato 3 maggio 2014

Squallido fallimento.

Completamente incapaci di relazionarci in qualsivoglia maniera nella vita quotidiana. Così ci siamo ridotti, ma non ne sembriamo minimamente preoccupati, anzi del fatto di essere scesi a livelli abissalmente subumani, non ce ne potrebbe importare di meno, tanto ci possiamo masturbare allegramente con i cosiddetti "social network" e le relative, numerosissime amicizie virtuali, di nome e di fatto e perciò stesso per nulla impegnative e rischiose, tutto nella norma, tanto basta riempirsi la bocca di parole come comunicazione, amicizia, amore e compagnia bella, dotandoci dei gingillini tecnologici più svariati, con i quali ci balocchiamo ostentatamente, onanisticamente, finendo immancabilmente con l'alienarci del tutto dal contesto ambientale, ma cosa vuoi che importi. Quando va bene, una conoscenza fra esseri in carne ed ossa (parlare di amicizia è decisamente eufemistico!), si esaurisce mediamente nell'arco di un semestre (ad essere molto "fortunati"!), la 'persona' (?) che fino a un attimo prima si comportava da grande amico nei tuoi confronti, improvvisamente, senza alcuna apparente ragione, non ti si fila più nemmeno a puntargli una pistola alla tempia, ma è tutto normale, non preoccupiamoci, questi omuncoli sembrano proprio fabbricati con lo stampino, inutile anche solo ipotizzare una rinascita del nostro supposto 'bel paese', con una tale (dis)umanità generalizzata, se siamo anime morte, il contesto non può non risentirne, ma allora dovremmo prendercela innanzitutto con noi stessi, se la situazione generale, continuerà inevitabilmente, allegramente, ad andare sempre più a rotoli (altro che 5 piani di morbidezza!). Tutto ciò lo sappiamo benissimo, ma ipocritamente adottiamo la politica dello struzzo, come da consuetudine. E' vero, dovrei esserci abituato, dovrei essere ormai corazzato, vaccinato a tutto ciò, stante la frequenza con cui accade, tanto non puoi cambiare lo stato delle cose, ma è difficile, non ci riesco proprio e ricado regolarmente nelle mie autolesionistiche paturnie, pur sforzandomi di prenderla con ironia, cercando di pensare che, pur nella mia disastrata situazione personale, sembrerebbe almeno essersi aperto, salvo smentite future, un piccolo spiraglio per uscire, almeno in parte, dalle mie difficoltà economiche, la qual cosa, di questi tempi, non è poco, per cui, forza e coraggio, tiriamo pure avanti, se non posso rivoluzionare il contesto, spero almeno di rivoluzionare un pochettino la mia squinternata esistenza, anche se la sensazione di vuoto interiore rimane cosmica, ma non è così soltanto per me, augurandomi almeno che il clima meteorologico freddo e uggiosissimo di questi giorni, che sembra fatto apposta per spingerti ancor di più nella depressione più tetra, ceda finalmente il posto, in maniera più stabile, a giornate più serene e soleggiate, col maltempo decisamente ridotto a livelli fisiologici, almeno quello ce lo si conceda, che diamine, ma dov'è finito il clima mediterraneo? Me lo sono sognato? E' un effetto delle striscie chimiche prodotte dagli apprendisti stregoni che solcano il cielo giornalmente, imperterriti e indisturbati (tanto alcuno di noi omuncoli dell'evo moderno iper-tecnologico, osa più volgere verso l'alto il cranio, per osservare il cielo, per quel che serve, dico bene no?). Ah, il "Bel Paese"! Terra dei cachi, veramente! Possibile che non ci sia alternativa alcuna a questo squallido fallimento? Non faccio altro che domandarmelo sterilmente, stupido idiota! Il che è bello ed istruttivo. Continuiamo a meritarcelo questo brutto mondo, mi raccomando! Il che è brutto e distruttivo! / Questo è il mondo delle mille possibilità negate!

venerdì 11 aprile 2014

Chiedo scusa!

Scusatemi, ma non posso proprio fare a meno di sottoporre alla vostra attenzione, questa mia futile considerazione. Periodicamente mi ritrovo a dover constatare che non ci sono più i mascalzoni di una volta. Pensando al giovane maniaco palpeggiatore, molestatore di donzelle inermi, che ha imperversato qualche tempo fa qui a Bologna, catturato all'estero e rispedito al mittente, il quale, dopo aver negato inizialmente l'evidenza, una volta messo alle strette, ha chiesto scusa alle sue vittime, pensando al falso prete (in realtà un ex-oste con precedenti penali, che risponde al cognome di Senatore, guarda caso, nomen omen) che, sempre qui in città, dopo aver fondato, tempo addietro, un'opera pia posticcia (ordinando pure altri sacerdoti), ottenendone in cambio elargizioni di denaro, spacciandosi in altre occasioni anche per un militare (dando prova, in questo come in altri frangenti, anche di un rimarchevole camaleontismo, degno di uno zelig di alleniana memoria), minacciando le sue vittime, ne ha combinate più di Carlo in Francia, insomma, una volta sbattuto in galera, eccolo chiedere, anche lui, improvvisamente tremebondo, scusa per le sue innumerevoli malefatte (ancora!), dopo averne veramente fatte di cotte e di crude, lo ribadisco! Ma, scusate tanto, ci stiamo prendendo in giro? Mi sembra che, almeno una volta, i farabutti, quando venivano colti in flagrante, avessero più dignità ed espiassero la loro pena, risparmiandoci queste ridicole sceneggiate, o scusatemi tanto, me lo sono sognato? Non importa di quali nefandezze tu ti sia macchiato, che sia un furto di arance, un banalissimo scippo o una strage terroristico-mafiosa, tanto basta chiedere scusa al mondo intero e la tua coscienza è a posto, comunque, no? Ma, scusatemi ancora, scherziamo? Picchiamo i nostri familiari e poi, magari, ce ne scusiamo? Pratichiamo molestie psicologiche ai nostri colleghi di lavoro, tanto basta eventualmente scusarsene! Ci facciamo dispetti reciproci come condomini, poi chiediamo venia! Ci facciamo le scarpe gli uni con gli altri quotidianamente, ma chiediamoci scusa e la pace è fatta! Perdonatemi, vi chiedo umilmente scusa, per questi esempi banalissimi, ma quante volte ci troviamo a dover pronunciare questa frase, nell'arco di una giornata, azzerandone il senso? Chiedere scusa è diventato il tormentone quotidiano dell'evo moderno, quasi una moda. Prendiamoci reciprocamente per i fondelli, chiedendo continuamente scusa per questo, per quello e per quell'altro ancora, tanto nessuno ci crede! Chiedo scusa per aver scritto queste cretinate! Vogliate sentitamente scusarmi di essermi continuamente scusato, in questo frangente! Scusiamoci così, senza pudor (che delirio! Qual paranoia!), scusate il disturbo! Chiedo umilissimamente, fantozzianamente scusa! Non ho scusanti per il mio comportamento! Scusassimo! Scusassimissimevolmente scusiamoci! Mi scusassero scusabilmente!

domenica 23 marzo 2014

Diamo tempo al tempo!

Qualcuno mi sa dire come mai, nonostante la disoccupazione crescente, aumentano le persone che dicono di non avere mai tempo, per niente e per nessuno? Mi sarò rincitrullito, ma secondo me, ci deve essere qualcosa che non quadra! Persino i barboni si atteggiano a capitani d'industria indaffaratissimi, io mi sento proprio un pesce fuor d'acqua, un povero fesso, visto che non posso dire altrettanto! Avrò sbagliato qualcosa? O forse non è vero affatto che la disoccupazione sia in aumento? Magari sono menzogne spudorate, in realtà sarà vero l'incontrario, starà cioè diminuendo addirittura, stante il fatto che, come non mai, m'imbatto sempre più in persone continuamente indaffaratissime, almeno a parole, questo significa che la cosiddetta crisi è un'invenzione totale, partorita dalla mente bacata di certi disfattisti nichilisti fannulloni! Questi zuzzurelloni, allora la devono piantare di creare inutile ansia nell'opinione pubblica, anche i disoccupati in realtà sono occupati, anche se non si sa bene a far che cosa, ma è una quisquilia irrilevante! A giudicare dalle parole e dagli atteggiamenti, oggigiorno sembrerebbe esserci addirittura sovrabbondanza di occupazione, perciò non c'è alcunchè di cui lamentarsi, no? Sarò un povero disgraziato, però a me i conti continuano a non tornare affatto, evidentemente qualcosa continua a sfuggirmi, stante il fatto che l'occupazione, ovvero l'essere continuamente impegnati in multiformi attività di qualsivoglia natura, non importa se reali o fittizie, esplode letteralmente da tutti i pori, o così pare, nevvero? Spasmodicamente protesi a crearci degli impegni, perchè abbiamo paura di dover fare i conti col nostro vuoto interiore? Ennesima dimostrazione di egoismo e di egocentrismo, visto che tale modo di essere costituisce un debole pretesto per infischiarcene del prossimo? Realtà o finzione? Tutto nella norma? Sì, però che palle!!!

martedì 11 marzo 2014

Al ladro! Al ladro!

Ogni 2 minuti in Italia viene svaligiato un appartamento. Le forze di polizia sono impotenti e gli italiani si difendono e si armano come possono. Così almeno titolava enfaticamente, più o meno, la copertina del settimanale "L'Espresso" in edicola nei giorni scorsi. A parte il gusto simpaticamente perverso con il quale i mass-media nostrani contribuiscono ad alimentare le nostre psicosi collettive e di cui la copertina de "L'Espresso" costituisce un ulteriore, preclaro esempio, ci sarà senz'altro qualcosa di vero in queste affermazioni, però la mia personale, scontata, inevitabile conclusione è che, se non si viene derubati in una maniera, lo si viene in un'altra, ovvero non c'è scampo per nessuno! Giorni fa, mi son trovato a passare di fronte alle vetrine del negozio di una ditta di sistemi antifurto, "Fedeli", in viale Pietramellara, qui a Bologna. In una di queste vetrine, campeggiava un vistoso cartello nel quale si mettevano in guardia i potenziali clienti sul fatto che, le cosiddette chiavi a doppia mappa e relative serrature non siano più da considerarsi sicure, in quanto i ladri sarebbero dotati di attrezzature adeguate in grado di violarle in tutta rapidità e silenziosità, suggerendo di sostituirle prontamente con quelle a cilindro! Ma quanta premura disinteressata! Scommettete che fra un poco ci informeranno gentilmente che anche quelle a cilindro non sono sufficienti, 'suggerendoci' di sostituirle con quelle elettroniche? Dopodichè ci diranno che anche quelle elettroniche non bastano più, prospettandoci qualche altra diavoleria? Non bastasse l'incubo dei ladri in casa, ci dobbiamo far spennare come polli, ossia 'derubare' anche da costoro, semprechè ci restino ancora dei quattrini da spendere? Splendido! Qui l'unica cosa certa è che nessuno è al sicuro! Poichè i primi a sapere come violare i sistemi antifurto sono proprio coloro che li progettano, li fabbricano e li vendono! Questo è poco ma sicuro! Analogamente all'ambito informatico, nel quale coloro che creano i virus, sono i medesimi che ti appioppano il relativo antivirus (con quelli gratuiti volutamente fallosi e che, chissà perchè, ti rimandano sempre a una versione "pro", più evoluta e naturalmente a pagamento), state pur certi che fra ladri e ditte di antifurto esiste la medesima correlazione, cioè si aiutano gli uni con gli altri, dove ci sono i primi non possono che esserci i secondi e viceversa (altra categoria che ha tutto l'interesse a fomentare l'aumento generalizzato della criminalità, è ovviamente anche quella costituita dagli istituti di vigilanza privati). Se le forze di polizia vanno in malora, costoro senz'altro ne beneficiano! Ennesima riprova, se mai ce ne fosse ancora necessità, del fatto che, a questo mondo c'è sempre chi lucra sulle disgrazie altrui! Anch'io, poco più di una decina d'anni fa, subii un tentativo di furto in piena estate ed in pieno giorno, con me e mia madre anziana e malandata presenti in casa in quel momento, la qual cosa ci indusse ovviamente a far aggiungere, in seguito, un cancelletto metallico davanti alla porta dell'appartamento, con relativo, cospicuo esborso da parte nostra. Il fatto è che possiamo blindarci fino all'inverosimile, finanze permettendo, ma se ci pensate bene, otterremo soltanto il risultato opposto a quello sperabile, rendendoci, al contrario, sempre più vulnerabili e prigionieri di questo sistema di potere perverso, che non aspetta altro che renderci sempre più schiavi dei suoi voleri, complici anche i mass-media che in queste faccende ci vanno decisamente a nozze! Questa cosiddetta crisi si rivela sempre più una manna per i malfattori in generale! Arriverà mai il giorno in cui, prendendo finalmente coscienza del sistema aberrante in cui siamo precipitati, ci stuferemo finalmente di farci menare così sfacciatamente per il naso, ribellandoci e rovesciandolo una volta per tutte? Domanda retorica!

Illuminismo.

Dal lontano 1912, nella caserma dei pompieri della cittadina di Livermore, in California, è accesa pressochè ininterrottamente una lampadina elettrica assai particolare. Vi venne a suo tempo collocata in pompa magna dalle locali autorità, in quanto sancì l'arrivo dell'energia elettrica in quel ridente centro abitato. Rimase spenta alcuni anni fa, per una mezz'ora circa, il tempo occorrente per essere traslocata dalla vecchia alla nuova sede del corpo dei pompieri locale. Di questa particolare lampadina, ne hanno parlato anche riviste scientifiche dal taglio divulgativo, cioè adottanti un linguaggio chiaramente comprensibile ad un largo pubblico e non solo agli addetti ai lavori, normalmente reperibili anche in edicola, ultimo in ordine di tempo il mensile "Focus", che l'anno scorso, l'ha menzionata all'interno di un articolo concernente la cosiddetta 'obsolescenza programmata' di molti generi di consumo. Pare che il filamento di questa lampadina, ovviamente ad incandescenza, la cui unica cosa che la differenzi da quelle di ultima produzione è la sua potenza naturalmente molto più bassa, sia a base di fibra di carbonio anzichè del più consueto tungsteno, ma chiaramente non è stato possibile verificarlo, poichè per esaminarla, occorrerebbe praticamente distruggerla. Si sa per certo che lampadine di questo tipo non sono mai state messe in commercio (ma che strana coincidenza!), per contro si ha notizia che, in epoca meno remota, alcuni prototipi sono stati realizzati dalla Navra nell'allora Germania dell'Est. Comunque sia, la durata media delle lampade ad incandescenza, con il consueto filamento di tungsteno, prodotte all'inizio degli anni '20 del secolo scorso e regolarmente in commercio, oscillava fra le 10.000 e le 30.000 ore. Senonchè, nel 1924, negli Stati Uniti, ci fu una riunione a livello mondiale di tutti i produttori di lampadine, con conseguente formazione di un consorzio denominato "Phoebius", tramite il quale venne deciso, di comune accordo, di abbassare la qualità dei filamenti e quindi di diminuire la durata effettiva delle lampadine. Nel 1941, questo consorzio venne processato e condannato da un tribunale degli Stati Uniti, ma tutto questo non servì a un bel niente, poichè nel dopoguerra e precisamente nel 1948, i produttori si riunirono nuovamente e a furia di ulteriori abbassamenti qualitativi congiunti ecco che ci ritroviamo noi consumatori con la scadentissima qualità delle ultime generazioni di lampade ad incandescenza, alla mercè di un mercato sempre più immorale, pronto "premurosamente" a proporci, o meglio ad imporci delle "alternative" che, nel caso delle lampadine, trattasi principalmente delle alogene e di quelle cosiddette a risparmio energetico, sbandierandone la loro presunta maggior durabilità rispetto a quelle ad incandescenza (ma se avete letto con attenzione ciò che ho scritto in precedenza, ne potete desumere facilmente che si tratta di una pietosissima bugia). Queste ultime attualmente vengono prodotte esclusivamente nei tipi adatti per l'illuminazione interna di fornelli e frigoriferi, ma per il resto sembrerebbero essere sparite completamente dalla circolazione, purtroppo! Sarà anche vero che le nuove lampadine abbiano un'efficienza energetica e quindi dei consumi minori, ma sulla loro effettiva durata, nutrirei dei seri dubbi. A parte il fatto che il prezzo di un'alogena è mediamente il doppio di quello di una ad incandescenza, mentre quello di una a risparmio energetico è almeno il doppio di quello di un'alogena, queste nuove lampade mi sembrano presentare alcune idiosincrasie, per non dire proprio delle incompatibilità con gli impianti elettrici preesistenti delle abitazioni, a differenza di quelle di vecchio tipo, se a ciò si aggiunge il fatto che simili porcherie vengano prodotte in prevalenza nell'estremo oriente, il quadro è completo. Innanzitutto quelle cosiddette a risparmio energetico non tollerano la presenza di variatori di tensione e crepuscolari, non sopportano inoltre frequenti accensioni e spegnimenti ravvicinati, mentre quelle alogene che non dovrebbero soffrire di simili inconvenienti, sembrerebbero tollerare di più gli interruttori a pulsante rispetto a quelli a pressione, suppongo per via del leggero ritardo con cui i primi inseriscono o interrompono il flusso della corrente elettrica, almeno per quel poco che ho potuto constatare. Insomma, nel mio caso, avendo un impianto elettrico completamente rifatto con materiali di prima scelta da una ditta serissima, come testimoniato dal dettagliatissimo e completissimo libretto d'impianto (placche, prese, pulsanti, variatori ed interruttori sono della costosissima linea "Living" della B-Ticino), nell'anno di grazia 2000 e quindi non certo in epoca preistorica, con cavi elettrici dalla sezione di 4 mm. quadrati nella linea principale destinata alla cosiddetta "forza motrice" e da 2,5 mm. quadrati nella linea secondaria destinata all'illuminazione, quindi ben oltre le specifiche minime a norma europea che prescrivono rispettivamente cavi da 2,5 e da 1,5 mm. quadrati, usando, tra gli altri, anche alcuni faretti dicroici, pensavo erroneamente che, almeno con le alogene, non avrei dovuto avere grossi problemi, visto che quelle a risparmio energetico le avrei dovute, per forza di cose, stante la presenza di variatori, escludere a priori. E invece così non è stato, purtroppo stranamente l'impianto elettrico del mio appartamento sembra non gradirle affatto, non si accendono proprio, mentre se me le faccio provare nel negozio dove le ho acquistate, funzionano! A costo di risultare esagerato, le ritengo una vera e propria fregatura, alla fine. Siccome so che in molte case ci sono impianti elettrici ben più vetusti del mio, non dovrei essere l'unico ad avere simili problemi, o no? A questo punto mi sorge un dubbio, non è che l'immissione sul mercato di questi nuovi tipi di lampade al posto delle vecchie, ha come reale obiettivo recondito ma non troppo, quello di costringerci a spendere altri soldi per rifare nuovamente di sana pianta gli impianti elettrici, compresi quelli di epoca relativamente recente come il mio? Significa anche che dovrei sbarazzarmi di tutti i lampadari, piantane, appliques e abat-jour con interruttore a pressione, acquistate nel corso dell'ultima dozzina di anni? Non ci sarebbe affatto da meravigliarsi, poichè nell'era dell'imperante "usa-e-getta", è naturale che il mercato non abbia alcun interesse a fornirci di beni durevoli, in ossequio alla legge dell'obsolescenza programmata. Vi ricordate il recente esborso supplementare al quale ci hanno costretti con l'introduzione del digitale terrestre? Vi ricordate la balla della presunta inalterabilità e indistruttibilità del compact disc, al momento del suo lancio? Soltanto per menzionare le prime cose che mi vengono in testa! No? Allora siete proprio di memoria corta, perciò continuiamo pure a farci volutamente ingannare e spennare come polli, almeno fino a quando i soldi non finiscono, dopodichè ci facciamo un paio di risate, incuranti del fatto che tutta questa marea di rifiuti "usa-e-getta" creino notevoli problemi di smaltimento, riciclaggio ed inquinamento, con relativi costi che si ripercuotono sull'intera società, come già ampiamente testimoniato anche da varie fonti ben più autorevoli del sottoscritto! Consumate e vi ritroverete consumati! Il che è bello ed istruttivo!